Fotsis e Nicholas parlano della sfida al PAO, Milano sul mercato?

L'Olimpia Milano, come comunicato ieri dalla società, dovrà fare a meno di Malik Hairston per almeno altri 15 giorni con l'ala americana che non sarà sicuramente al meglio per la Final Eight di Coppa Italia 2012 in programma a Torino dal 16 al 19 febbraio.
Con Hairston fuori, la società di Giorgio Armani, potrebbe rivolgersi ancora al mercato, come riporta La Gazzetta dello Sport.
Intanto stasera l'Emporio Armani affronta il Panthinaikos campione d'Europa dove giocavano fino allo scorso anno sia Antonis Fotsis che Drew Nicholas, lontani parenti (soprattutto il secondo) dei giocatori ammirati con la maglia del PAO.

"Il Panathinaikos è una grande squadra, non importa chi c'è o chi se n'é andato via - dice Fotsis a La Gazzetta dello Sport - , il sistema è solido, produce sempre una grande pallacanestro. Veniamo da una serie di partite negative ma ripartire nelle Top 16 è qualcosa di completamente nuovo da cui ricominciare, e deve rappresentare la svolta che aspettiamo. Abbiamo perso partite dopo essere stari in vantaggio di 20 punti, ognuno di noi è consapevole della situazione e si sta applicando ogni giorno per risolvere il problema. E' vero che il campionato italiano è più duro di quanto non fosse negli ultimi anni quello greco dal quale proveniamo e che se non dai il 100% sempre, per tutta la gara, perdi. Può essere cambiato il nostro ruolo, ma in qualsiasi posto vai, sei costretto a farne degli aggiustamenti. Milano è un buon gruppo che deve ancora riuscire a dare il meglio.Dare la colpa alla differenza di impegno necessario in Italia o in Grecia sarebbe solo una scusa. Le nostre difficoltà sono reali, se mi chiedete se sto giocando bene è ovvio che no. Ma secondo me si sta esagerando nel valutare il nostro momento negativo. Non esiste una situazione al 100% buona o cattiva e Milano, in questo momento, ha ancora tutte le opportunità davanti a sé, in Europa, in coppa e in campionato. Non ha senso drammatizzare quando possiamo raggiungere tutti i nostri obbiettiv".

"Mi piacerebbe dire che conosco i motivi dei nostri alti e bassi perché sarebbe più facile evitarli - ammette Drew Nicholas sempre a La Gazzetta dello Sport -. Problema mentale? C'è sicuramente una componente psicologica ma le cause, come sempre in queste situazioni, sono più di una. Per quanto mi riguarda, ho uno strano feeling: non mi ricordo un periodo così difficile al tiro. E il mio gioco è segnare. E' chiaro che è diverso giocare nel Panathinaikos, dove sono stato per tre anni entrando in un sistema già collaudato al millimetro, o a Milano dove il gruppo si è appena formato e siamo ancora coi lavori in corso".