Pistoia, presentato Kerron Johnson
Questo pomeriggio è stato presentato Kerron Johnson, playmaker americano giunto in estate alla corte di coach Ramagli, proveniente dalla serie A tedesca.
Questo pomeriggio, presso la sede di Pontelungo di ViVal Banca, gold sponsor del Pistoia Basket, è stato presentato Kerron Johnson, playmaker americano giunto in estate alla corte di coach Ramagli, proveniente dalla serie A tedesca.
"So che il coach ha grosse aspettative su di me -sono state le prime parole dell'ex giocatore di Ludwigsburg- e personalmente credo che sia abbastanza normale. Sono un giocatore esperto, faccio il playmaker ed è ovvio che il mio ruolo sia un ruolo di grandi responsabilità, anche per togliere pressione ai miei compagni. Sono stato il secondo giocatore straniero a firmare in estate, il primo americano, ma il coach mi aveva spiegato chiaramente che squadra aveva in mente e anzi mi ha chiesto pure un mio personale parere sui giocatori che stavamo trattando: ho subito percepito una grande fiducia in me e questo non può che avermi fatto piacere. Conosco il mio compito e quello che mi aspetta: è una sfida, ma sono pronto.
Non voglio star qui a parlare di obiettivi, dovremo essere umili e prepararci settimana dopo settimana e questo indubbiamente richiederà del tempo perché dobbiamo dare modo ai nostri giovani di mettersi alla prova e crescere. Mi hanno stupito per il loro atteggiamento, la grinta e la mancanza di paura che fin dai primi giorni di allenamento hanno dimostrato: tutti noi veterani sappiamo che quando ci sarà bisogno di loro, potremo contarci.
Personalmente sono entusiasta di essere qui, perché chiunque sa che la serie A è uno dei campionati più belli e più difficili del mondo. Ci sono allenatori e giocatori di altissimo livello, a cominciare da un coach come Larry Brown: sono convinto che vedremo diversi modi di giocare a basket e mi immagino un campionato con tante belle partite, dove le sorprese saranno sempre possibili. Non vedo l'ora di iniziare"!
"So che il coach ha grosse aspettative su di me -sono state le prime parole dell'ex giocatore di Ludwigsburg- e personalmente credo che sia abbastanza normale. Sono un giocatore esperto, faccio il playmaker ed è ovvio che il mio ruolo sia un ruolo di grandi responsabilità, anche per togliere pressione ai miei compagni. Sono stato il secondo giocatore straniero a firmare in estate, il primo americano, ma il coach mi aveva spiegato chiaramente che squadra aveva in mente e anzi mi ha chiesto pure un mio personale parere sui giocatori che stavamo trattando: ho subito percepito una grande fiducia in me e questo non può che avermi fatto piacere. Conosco il mio compito e quello che mi aspetta: è una sfida, ma sono pronto.
Non voglio star qui a parlare di obiettivi, dovremo essere umili e prepararci settimana dopo settimana e questo indubbiamente richiederà del tempo perché dobbiamo dare modo ai nostri giovani di mettersi alla prova e crescere. Mi hanno stupito per il loro atteggiamento, la grinta e la mancanza di paura che fin dai primi giorni di allenamento hanno dimostrato: tutti noi veterani sappiamo che quando ci sarà bisogno di loro, potremo contarci.
Personalmente sono entusiasta di essere qui, perché chiunque sa che la serie A è uno dei campionati più belli e più difficili del mondo. Ci sono allenatori e giocatori di altissimo livello, a cominciare da un coach come Larry Brown: sono convinto che vedremo diversi modi di giocare a basket e mi immagino un campionato con tante belle partite, dove le sorprese saranno sempre possibili. Non vedo l'ora di iniziare"!
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