Paolo Galbiati: La proposta di Torino un attestato di fiducia nei miei confronti
L'assistente di Larry Brown a Torino: Volevamo anche giovani italiani. Abbiamo offerto delle opportunità per crescere. Oltreoceano la proposta è stata scelta senza remore, qui no. Un dispiacere
Rinnovo. La proposta della Società è stata un bell'attestato di fiducia nei miei confronti. Mi ha fatto molto piacere, significa che credono in me. La persona di cui mi fido di più e il cui nome tengo per me mi ha detto di rimanere a Torino perché è una società con grandi margini di crescita e dove posso continuare a fare il mio percorso. Dopo Banchi avrò come maestro una "Leggenda" E in più la città mi piace.
Larry Brown. Ha fame di conoscere gli aspetti del nostro basket e discutiamo su come vorrebbe che giocasse la squadra. Non lo dico per circostanza, ma sentire così curioso e propositivo un uomo con la sua esperienza, le sue capacità e il suo carisma fa capire che sei al cospetto di un grandissimo e che devi cercare di fare da carta assorbente.
Squadra. Mettere mano alla squadra con lui è stato interessante quanto massacrante. Siamo partiti dal presupposto che coach Brown voleva in squadra tanti giocatori di 195-200 cm, atletici, in grado di difendere forte e cambiare su ogni situazione. Volevamo anche giovani italiani. Abbiamo offerto delle opportunità per crescere. Oltreoceano la proposta è stata scelta senza remore, qui no. Un dispiacere.