Okeke: Sogno che qualcuno mi dica di andare in campo e dimostrare quello che valgo
Il lungo attende la fine del lungo stop: Ho potuto fare altro, come ad esempio prendere la patente
SUI MESI DI STOP
«Sono stati quasi normali, anche se il basket giocato mi è mancato terribilmente. Sono però rimsto legato a squadra e società, mi hanno coinvolto sempre».
SULLA LUNGA ATTESA
«Ho accettato la cosa, come un infortunio qualsiasi. E ho potuto fare altro, come ad esempio prendere la patente, e leggere un libro che mi aveva regalato Luca Banchi sul rapporto tra Jabbar e coach Wooden».
SUL FUTURO
«Una volta sognavo l’Nba, ora solo che qualcuno mi dica: “vai in palestra e dimostra quello che sai fare”. Spero di poter cominciare presto il conto alla rovescia».