Il comunicato della società
Le parole del coach di Venezia
Ecco la nuova divisa gara che la Happy Casa Brindisi indosserà durante tutti gli impegni ufficiali della stagione 2018/19
Condivido in pieno... Ecco l'articolo in questione: BRINDISI – Il basket mercato impazza ed in casa Brindisi l’acquisto di Adrian Banks ha destato tutti i tifosi, adesso smaniosi di capire come proseguirà il lavoro del duo Vitucci-Giofrè. Così ...
Condivido quando dice che gli americani stanno più volentieri in A2, per più soldi, che in A. Coppe o non coppe.
Tutto qua? Volevo sapere se l'interesse per Martin era reale e se mi dava i numeri del lotto...
dava i numeri.......
Molto ma molto meglio l'articolo di Pezzuto, e non potrebbe essere altrimenti (cit.) :-) Quotidiano e Gazzetta ci campano una settimana con le parole di Giuffré (cit.) :-)
Condivido in pieno... Ecco l'articolo in questione:
BRINDISI – Il basket mercato impazza ed in casa Brindisi l’acquisto di Adrian Banks ha destato tutti i tifosi, adesso smaniosi di capire come proseguirà il lavoro del duo Vitucci-Giofrè. Così, abbiamo fatto il punto della situazione con il D.s. dell’Happy Casa, Simone Giofrè.Come è nata la trattativa con Banks?“Sicuramente il fatto che conoscesse me e Frank ci ha aiutato quando abbiamo deciso di provarci. Personalmente ero piuttosto informato sulle vicende di Adrian e fino a qualche mese fa lo consideravo un affare improponibile. Tra l’altro lui in Israele si trova bene e gli avevano proposto un rinnovo biennale. Penso però che l’abbia stuzzicato il fatto che il livello medio del campionato italiano sia un po’ più alto di quello israeliano”.E forse anche il fatto che qui potrà avere maggiore minutaggio?“Lì era sesto uomo ma in una squadra molto importante, che fatto il paragone con il campionato italiano possiamo dire valga Avellino. Credo che abbiano inciso diverse cose: il fatto che si sia trovato bene sia a Brindisi che con Vitucci, ed anche la circostanza di aver lavorato con me e di aver visto che sono una persona seria, perché quello che gli ho detto ha sempre corrisposto al vero. Ecco, tutti questi tasselli gli hanno fatto maturare la scelta di venire da noi, facendogli compiere anche un sacrificio economico perché in Israele si guadagna meglio che in Italia, a Brindisi. Noi non possiamo che apprezzare questo ed essere contenti perché viene un giocatore esperto, di sicuro valore, che conosce la piazza e che è stato amato dalla stessa”.Con l’arrivo di Banks non c’è più posto per Mesicek, vero?“Volendo si trova posto per tutti. Vediamo. Abbiamo appena iniziato, la squadra è ancora abbastanza vuota nei ruoli”.Lo straniero dalla panchina che spot occuperà?“Teoricamente il sesto straniero sarà il quarto lungo, che avrà uno spazio limitato dietro a Brown, il pivot titolare e Wojciechowski; sostanzialmente servirà in caso di emergenza. Sarà straniero perché di italiani non ce ne sono ed a parità di livello gli stranieri costano meno degli italiani“.Che profilo cercate per la cabina di regia?“E’ uscito il nome di Phil Greene, che è un giocatore al quale ci siamo interessati, così come siamo interessati ad altri nomi che fortunatamente non sono usciti. Noi che abbiamo una disponibilità abbastanza limitata dobbiamo aspettare un po’.Riguardo le caratteristiche, cerchiamo sicuramente un giocatore che abbia più qualità, nel senso che non sarà un realizzatore e basta; non cerchiamo il giocatore da 20 punti. Magari cerchiamo uno da 12 punti che però difenda, perché con Frank vogliamo costruire una squadra di grande aggressività difensiva, in modo che dalla difesa possa nascere il ritmo offensivo. Infatti abbiamo firmato un giocatore come Banks che non è un grande difensore ma che comunque in difesa si applica e non si tira indietro, e uno come John Brown che invece difende per 5, perché è un giocatore che ha una grande intensità. Cerchiamo dei profili del genere, ovvero giocatori che abbiano abilità offensive ma che consentano di costruire una solidità difensiva dalla quale partire”.D’altronde Vitucci ha avuto in passato play molto forti fisicamente come Mike Green o Sundiata Gaines, che sembrano lontani ad esempio da un nome che circola in questi giorni come Pullen…“Esatto. La voce di Pullen non la commento ma le caratteristiche che astrattamente cerchiamo sono quelle descritte prima”.Da Zanelli cosa vi aspettate?“Sarà il cambio del playmaker: è un giocatore che ha grandissima motivazione perché a 26 anni è alla sua prima esperienza in Seria A. E’ assolutamente determinato, è un giocatore di ottimo talento offensivo, ma comunque bisogna tenere in considerazione il salto di categoria: non ci aspettiamo che faccia il Pullen in Serie A, ecco. Nei minuti che giocherà, però, ci potrà dare ritmo, imprevedibilità, canestri dal palleggio, perché è molto bravo a crearsi un tiro da tre punti in arresto e tiro, pressione difensiva. E’ uno dei giocatori di Serie A2 che per quanto fatto vedere negli ultimi anni reputo più interessanti”.Brown sarà il 4 titolare? Che giocatore è?“Sì, sarà il 4 titolare. E’ un ragazzo che vuole sempre migliorarsi, uno maniacale, che sta in palestra per ore. Io l’ho portato a Roma al suo primo anno da professionista e posso dire che è un giocatore di rara intensità e capacità di comprensione. E’ davvero un ottimo giocatore. Sul lato tecnico, invece, ha caratteristiche molto particolari: non è inquadrabile in un vero ruolo perché non è un 4 e non è un 5, è una via di mezzo. Penso che in questi due anni di Serie A2 sia stato il migliore nel suo ruolo e tra i primi 5 in assoluto. Quando c’è un giocatore che reputi forte, anche se ha caratteristiche particolari, lo prendi comunque e provi ad adeguarti. Per noi che abbiamo un budget modesto è un giocatore che valeva assolutamente la pena prendere. Secondo me e secondo Frank è intrigante: non a caso era seguito da squadre di Serie A e da tutta la Serie A2, con società che gli offrivano un sacco di soldi, però era arrivato per lui il momento di cimentarsi con il campionato superiore”.Che pivot immaginate al suo fianco?“Dovrà essere un giocatore che gli darà supporto a rimbalzo, ma in maniera diversa, nel senso che Brown va a rimbalzo in maniera dinamica, l’altro potrà essere anche più di posizione, più statico. Il pivot ci piacerebbe che avesse anche una pericolosità perimetrale, che non venisse battezzato, insomma, quando si trova con i piedi oltre l’arco. I giocatori buoni, con caratteristiche convenzionali, costano di più, quindi nel nostro caso bisogna un po’ inventarsele le cose”.Nic Moore a Roma, Rotney Clarke a Trapani, James White a Cento, Kenny Lawson a Forlì, Marques Green a Piacenza, Adam Smith a Ravenna, Malik Wayns a Treviso, Preston Knowles a Tortona. Che succede in A2?“Sta succedendo che ci sono tre promozioni in Serie A e 5 retrocessioni e tutti vogliono salire o salvarsi. Questo ha fatto sì che l’A2 drogasse il mercato delle squadre di Serie A perché i giocatori preferiscono stare in A2 a più soldi. Noi abbiamo provato a prendere Uglietti ma ha preferito andare a Treviso, in una squadra che dà esposizione, che vuole vincere e che gli ha offerto anche tanti più soldi. Stesso discorso per tanti altri esempi. Questo, purtroppo, fa sì che ci siano di fatto 48 squadre professionistiche, e siccome in A2 ci sono 8 posti a disposizione degli italiani, finisce che in Serie A non ci sono italiani a sufficienza per coprire tutti i posti disponibili. E’ una situazione anomala: nel basket ci sono più posti di lavoro che lavoratori. Siamo schiavi di questi regolamenti che non ci aiutano”.
Bisognerebbe beccare un centrone rookie come lo scorso anno
Perché Rookie? Che poi non era mica Rookie Lalanne.... ed era costato :-). Da quello che vedo si sta andando su giocatori tutti con esperienza in Italia e penso che su questa strada siano orientati.
ecco l'articolo con l'intervista a Giofrè: "È una Happy Casa che morde il freno e che vuole chiudere il mercato nel più breve tempo possibile. Del resto gli ultimi arrivi della guardia Adrian Banks e del lungo John Brown lo testimoniano. Rimangono ...
Molto ma molto meglio l'articolo di Pezzuto, e non potrebbe essere altrimenti (cit.) :-) Quotidiano e Gazzetta ci campano una settimana con le parole di Giuffré (cit.) :-)
Bisognerebbe beccare un centrone rookie come lo scorso anno
Sono fiducioso , Brindisi è una società seria
ecco l'articolo con l'intervista a Giofrè:
"È una Happy Casa che morde il freno e che vuole chiudere il mercato nel più breve tempo possibile. Del resto gli ultimi arrivi della guardia Adrian Banks e del lungo John Brown lo testimoniano. Rimangono ora quattro posti vacanti, che si spera di colmare quanto prima. Le idee sono chiare, le trattative ci sono e sono avviate, l’auspicio è di chiuderle al più presto. Dopo aver chiuso la pratica degli italiani (Alessandro Zanelli, Jakub Wojciechowski, Riccardo Moraschini, Nicolò Cazzolato e Vincenzo Taddeo), adesso ci si concentra sul parco stranieri. «Onestamente non dividerei il mercato in due pani – dice il direttore sportivo della New Basket, Simone Giofrè -. È solo una questione numerica: non esistono giocatori italiani pari al numero di posti dì lavoro per giocatori italiani, dunque prima che spariscano dal mercato è sempre utile cercare di essere aggressivi e fissare i propri obiettivi in relazione alle risorse a disposizione. Noi, dal canto nostro, abbiamo lavorato contemporaneamente su tutti i fronti. Gli italiani sono stati chiusi prima semplicemente per una questione di opportunità». È una “creatura” che con il passare dei giorni viene su. Settimana dopo settimana i pezzi del mosaico hanno iniziato a trovare la loro giusta collocazione. «Abbiamo fissato degli obiettivi per ogni ruolo – prosegue il ds biancazzurro -. In alcuni di questi siamo addirittura riusciti a firmare il primo giocatore della lista (Adrian Banks ad esempio è uno di questi, oltre agli stessi John Brown e Jakub Wojciechowski, ndc)». Sui possibili nuovi arrivi, Simone Giofrè non si scompone. Soprattutto non lascia trapelare alcunché. Si è detto ad esempio di Maarten Leunen, cosi come di Phil Green. «Entrambi giocatori molto interessanti, ma non sono gli unici che seguiamo». C’è poi il capitolo delle riconferme. A cominciare da quella di Blaz Mesicek, la guardia slovena legata ancora da un altro anno di contratto con il club di contrada Masseriola, e magari di Milenko Tepic, ala serba che ha chiuso la sua esperienza brindisina a 8,3 punti di media a partita e 8,4 di valutazione totale. «Mesicek ha espresso la volontà di mettersi in gioco per nuove sfide – dice Giofrè -, vedremo cosa riuscirà a trovare. Tepic è un giocatore duttile che non può non piacere agli allenatori». Si diceva del mosaico che va completandosi. Di strada ne resta da fare ancora un po’, ma si può ben dire di essere a buon punto. «Che squadra sta nascendo? L’impronta dovrà essere quella di una squadra di carattere, affamata e combattiva», taglia corto Simone Giofrè."
Commenta? Manco dieci parole compresi articoli, preposizioni e congiunzioni :-)
Tutto qua? Volevo sapere se l'interesse per Martin era reale e se mi dava i numeri del lotto...