David Cournooh: Essere virtussino è un onore
Le parole del neo giocatore Virtus
“Do il benvenuto a David”, esordisce il presidente Alberto Bucci, “che ha sogni importanti legati al basket, e mi auguro che qui possa realizzarli. Abbiamo iniziato presentando i dirigenti, che stanno lavorando per costruire una squadra equilibrata e che possa divertire: sarà completamente nuova, ma sarà sempre la Virtus, e questo è alla base di tutto. Dopo dieci anni tornerà in Europa, sarà una grande esperienza e l’occasione per conquistare il cuore dei tifosi”.
“Un giocatore”, spiega il Ds Marco Martelli, “deve avere caratteristiche significative dal punto di vista tecnico e da quello emotivo. David è esperto del nostro campionato, ed emotivamente è pronto a fare un salto in avanti nella carriera. Ha grande fisicità, come ben sanno sia Pino Sacripanti, che l’ha allenato con la Nazionale Under 20, che Giulio Griccioli che lo ha cresciuto da ragazzo a Siena. Nei colloqui che abbiamo avuto con lui ci ha dato ottime impressioni. Ci ha detto sì in poco tempo, e non mi resta che auguragli di continuare nel suo percorso, migliorandosi sempre”.
“Ho accettato senza perdere tempo”, sono le prime parole di David Cournooh da virtussino, “perché mi piace il progetto che mi è stato esposto e perché so cosa significhi giocare per una società gloriosa come la Virtus. Essere qui oggi è un onore, e ne sono felice. Nella passata stagione sono venuto a giocare al PalaDozza con Cantù, e ho visto bene che ambiente c’è alla Virtus. Non vedo l’ora di provare quell’emozione con addosso questi colori. Giocherò anche in Europa, non lo facevo da due anni, e per me è importante, perché mi dà la possibilità di crescere ancora. A ventotto anni penso che sia una grande occasione per farlo. Ho scelto il numero 25, e c’è un perché: io sono molto religioso, e quel numero rappresenta un versetto della Bibbia che per me è fonte di ispirazione e di conforto. Al coach ho promesso disponibilità e dedizione alla squadra, che in fondo sono le chiavi con cui va inteso il basket, secondo me. I nuovi compagni di squadra? Sono sincero, molti non li conosco se non per le immagini di gioco, lì ho visto ciò che hanno fatto giocando in Europa. Ma proprio per questo non vedo l’ora di iniziare a lavorare insieme a loro. Io non sono uno che parla molto, non faccio proclami né promesse. Ma a chi mi a scelto e ai tifosi posso assicurare una cosa: il sudore e il lavoro non mancheranno mai, da parte mia”.