Pino Sacripanti: Ho scelto la Virtus in un attimo. E' un orgoglio essere qui
Stefano Sacripanti, per amici e appassionati di basket semplicemente Pino, varca qualche minuto dopo mezzogiorno la porta della palestra Porelli
Stefano Sacripanti, per amici e appassionati di basket semplicemente Pino, varca qualche minuto dopo mezzogiorno la porta della palestra Porelli. E’ il suo ingresso ufficiale in casa Virtus, davanti ai media e ad oltre un centinaio di tifosi venuti apposta per dargli il benvenuto. Siede al centro del campo, il nuovo coach di Virtus Segafredo, accanto al vicepresidente bianconero Giuseppe Sermasi e all’amministratore delegato Alessandro Dalla Salda. Racconta di una scelta maturata in poco tempo, e dell’entusiasmo con cui è pronto ad affrontare la nuova avventura.
“Oggi è un giorno importante per la Virtus, si apre un ciclo”, commenta il vicepresidente bianconero, Giuseppe Sermasi. “Ringrazio Stefano per aver accettato la nostra proposta e per essere entrato in casa Virtus. Questa è la nostra casa. Ringrazio tutto il CdA che ci ha permesso di fare questa scelta”.
Alessandro Dalla Salda, Ad bianconero, spiega i dettagli del contratto che legherà il nuovo coach alla società. “Pino Sacripanti ha firmato un contratto di due anni, con uscita a favore del club alla fine della prima stagione. Avevo detto che avrei voluto un profilo internazionale, non necessariamente straniero. Pino ha personalità, le sue squadre giocano molto bene, e ha allenato in piazze storiche e con tanta pressione. Le sue squadre danno sempre il 110%, non si arrende mai, ed ogni vittoria contro di lui te la devi sudare. E’ vincente, perché ha vinto titoli, ma da 18 anni consecutivi guida squadre in serie A, con un’esperienza internazionale. La Virtus tornerà in Europa e serviva un tecnico che sapesse cosa significa abbinare campionato e coppa. Volevo un allenatore full-time, che possa dedicare al club 24 ore su 24, soprattutto nel periodo strategico da oggi a inizio campionato”.
Tocca a Pino Sacripanti. Questa, del resto, è la giornata dedicata a lui, e l’affetto del popolo bianconero lo ha già colpito.
“Vi ringrazio per questa accoglienza. Come è andata questa trattativa? Ho ricevuto una telefonata a mezzanotte, ci siamo incontrati il giorno dopo e ho accettato subito. Ho detto al mio procuratore che era la mia prima scelta e si doveva fare subito. Perché questa è Basket City, qui si respira la pallacanestro. Vengo da tre anni molto belli ad Avellino, ma le avventure finiscono, e oggi provo un grande orgoglio all’idea di poter allenare la Virtus”.
“Noi dovremo essere all’altezza della passione dei nostri tifosi, dovremo riportare la squadra all’altezza che merita, giocare faccia a faccia con tutti senza aver mai paura di nessuno. Lavorare con Alessandro Dalla Salda, di cui ho grandissima stima, è una cosa molto bella”.
“Giocheremo due competizioni. Il campionato italiano, naturalmente, con l’obiettivo di arrivare tra le prime otto e poi giocarcela ai playoff. In Europa mi sono trovato impegnato da tanti anni, è difficile ma stimolante, fa crescere una squadra in brevissimo tempo, e sarà importante avere giocatori pronti. L’obiettivo è passare il primo turno di questa Basketball Champions League, credo ci siano tutti i presupposti per fare bene”.
“Partiamo da tre giocatori che sono sotto contratto, Baldi Rossi e Aradori, che ho conosciuto bene nell’Under 20 e nella Nazionale maggiore, e Pajola che mi pare abbia fisico e attitudine per fare bene ad altissimo livello. Ricomincio da tre, come diceva Troisi”.
“Pippo Inzaghi, mi dite, ha detto che per il Bologna era pronto a firmare per dieci anni. Per quanto mi riguarda, non ho nemmeno guardato l’offerta del club, ho firmato subito. Ma la mia carriera dice che sono sempre stato molti anni nello stesso posto, ci si affeziona e c’è senso di appartenenza. Spero di rimanere a lungo anche qui”.
“La cosa più importante da fare adesso è mettere un giocatore accanto all’altro e non uno sopra l’altro. Cercheremo di fare un mercato che crei una buona chimica. Vedremo, ma la mia prima idea è di mettere insieme giocatori in maniera intelligente, e che siano contenti del ruolo. Il resto è prematuro, è stato tutto così veloce. Da oggi pomeriggio sono qua per lavorare alla Virtus”.
“Il mio basket? Credo sia essenziale il più possibile, e spero sempre di usare al meglio le caratteristiche dei giocatori. Amo un basket spumeggiante, far correre la squadra e far divertire il pubblico. Anche perchè a Bologna c’è un grande clima, un grande pubblico, e conto tanto sul suo aiuto”.
“Strategie di mercato? Dobbiamo confrontarci, mi piacerebbe inserire giocatori chiave, che possano anche sopportare la pressione di Basket City. Ci vuole un po’ di esperienza, mixata a gioventù e atletismo. Sono abituato ad appuntarmi i giocatori che mi piacciono, nel corso della stagione: inizierò da quelli”.
“Allenare alla Virtus ha un grande significato. Qui c’è solidità, ed una piazza esigente. In tanti mi hanno messo in guardia dall’enorme pressione che c’è a Bologna. Sono pronto. E il messaggio che mi sento di mandare ai tifosi è che noi daremo tutto, lavorando ventiquattro ore al giorno”.