Cantù: Mauri e Zomegnan incontrano i tifosi per la massima trasparenza
Incontro in casa Pallacanestro Cantu
«Questo incontro – inizia Zomegnan - nasce per aprire le porte della Pallacanestro Cantù e per inaugurare l’era della trasparenza. E l’era della trasparenza va inaugurata alla fine di un campionato, con l’inizio e la preparazione di quello successivo. Finita la stagione – che ha dato frutti insperati - adesso è il periodo delle chiacchiere, che si rincorrono anche gratuitamente e noi non vogliamo condizionare gli interlocutori della comunicazione, ne tantomeno rincorrere le stupidaggini che sistematicamente vengono a galla. Abbiamo la serenità di aver lavorato con convinzione su alcuni temi portanti della gestione di una società e quindi, all’insegna di quella che vuole essere la massima trasparenza, diremo anche su che cosa abbiamo lavorato. Ci siamo focalizzati su che cos’è la Red October Cantù, nell’ambito del basket nazionale e internazionale. Alle spalle di questo ci deve essere una società con dei valori, con una credibilità da difendere e da implementare, in questo i risultati hanno fatto da amalgama con questi due concetti fondamentali. È stata fatta una analisi e una sintesi, stabilendo in seguito una strategia. Che poi si rivelerà buona o cattiva si vedrà, però è stato fatto un passo fondamentale per aprire alcune porte che fino a quel momento erano chiuse. Una serata di gala come quella con Intesa Sanpaolo, ad esempio, si è tenuta in una situazione non casuale, in un contesto molto particolare come quello della settimana del Salone del Mobile. All’evento hanno partecipato anche lo staff, la dirigenza, tutta la squadra e gli allenatori. Abbiamo radunato ad una cena delle persone che nel mese di settembre avrebbero volentieri declinato».
«Questo incontro – conclude Zomegnan - nasce con l’intento di informare tutti su quello che si sta facendo, con cadenza fissa due o più volte al mese. Non bisogna cadere nei trappoloni leggendo i giornali oppure su notizie false sui social, vorremmo evitare che discussioni da bar si ingigantiscano. Vogliamo chiarezza e armonia, oltre che avere una visione a medio-lungo termine. Non si tratta di prevenire o censurare ma si tratta soltanto di mettere le cose al proprio posto, all’insegna della correttezza. La società vuole crescere e non si accontenta, a maggio i playoff non erano più un sogno ma realtà».
La parola è poi passata ad Andrea Mauri, il quale ha voluto dire anche lui la sua sulla nuova iniziativa: «Questo incontro, basato sulla trasparenza, nasce per creare un rapporto solido di comunicazione tra stampa, società e tifosi. La società stessa sta facendo un lavoro molto importante e questa occasione può essere quella giusta per raccontare passo dopo passo come stiamo lavorando. Spero che questi incontri creino un clima di condivisione ed un coinvolgimento reciproco tra tifosi e partner. Un palazzetto vuoto non è di nessuna utilità, diverso invece il discorso se si fa una stagione con un palazzetto pieno ed una squadra in grado di trasmettere emozioni. Spero che questa iniziativa in estate possa essere un modo per concentrarsi più su argomenti societari, piuttosto che su discorsi di fantamercato che non riguardano me ed Angelo. Mi interessa molto di più esporre quello che facciamo quotidianamente. Il messaggio che voglio lanciare ai nostri tifosi è quello di cercare di rimettere nel proprio cuore la Pallacanestro Cantù, perché questa è l’identità dei nostri tifosi. È stato un anno dove abbiamo superato diverse difficoltà e siamo consapevoli che ce ne saranno di altre ma daremo il massimo per superarle. Identificandoci nella Pallacanestro Cantù penso che possiamo superare qualsiasi problema. Palazzetto? Siamo ben distanti dagli obiettivi ma, di certo, non siamo allo stesso punto di dove eravamo a gennaio. Il mio personalissimo obiettivo è quello di dare una tempistica sul progetto prima dell’estate e di avere chiaro il programma, già questo sarebbe un ottimo punto di partenza».