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Serie A 28/04/2018, 17.09

Bongi: "Nel basket non esiste il pareggio, la motivazione non può mai venire meno"

Il vice di Vincenzo Esposito presenta la sfida di domani contro la Virtus: "Sfidiamo un pezzo di storia della pallacanestro italiana e spero che anche in futuro sia possibile continuare ad avere a Pistoia questa opportunità".

Serie A
Con la gara con la Virtus alle porte, è il vice Fabio Bongi a presentare la sfida contro la compagine felsinea, a caccia di punti pesanti per non perdere il treno play-off: "Sarà la nostra penultima partita casalinga -esordisce Fabio Bongi- e giocheremo contro una squadra che in questo momento non attraversa il suo miglior momento a livello di salute. Non conosco con precisione la loro situazione, ma probabilmente la Virtus che verrà a Pistoia sarà priva di due giocatori importanti nel reparto esterni, anche se potrà però contare su un nuovo acquisto come Wilson, già visto l’anno scorso a Torino, che può giocare sia da quattro che da tre, ha grande qualità realizzativa e che aiuterà la Virtus ad aprire il campo. Questa -prosegue Bongi- sarà la prima chiave tattica a cui fare attenzione domani, perché giocatori con Wilson, Ndoja, Baldi Rossi, Lafayette, Stefano Gentile, Lawson da 5 perimetrale sono tutti giocatori che hanno grande feeling dall’arco e dovremo essere svegli. Abbiamo lavorato su questo in settimana, anche se come sappiamo nel ruolo di 5 siamo vincolati per struttura ad avere un giocatore prettamente interno soprattutto dal punto di vista difensivo. Li portiamo malvolentieri sul perimetro, perché scopriamo l’area, che è la chiave della nostra difesa: dovremo quindi trovare i giusti aggiustamenti, contro una squadra che ha soltanto un giocatore interno come Slaughter".

Bongi ha le idee chiare su cosa la The Flexx dovrà aspettarsi: "La Virtus proverà ad appoggiare maggiormente il pallone vicino a canestro, cosa che gli è riuscita meno contro Varese: vorranno chiudere e riaprire la nostra difesa, andando nel pitturato per poi riaprire il campo sugli esterni. Nella metà campo offensiva dovremo provare a correre, perché loro, preferendo giocare a metà campo, non sono una squadra dal ritmo altissimo. Proveremo ovviamente a spingere ogni volta che ne avremo la possbilità, per innescare i nostri punti forti. Un duello importante sarà nello spot di numero 4, dove loro possono ruotare molti giocatori mentre i nostri Gaspardo e Bond saranno chiamati a fare una partita di un certo livello. Ce lo aspettiamo da loro, come da tutti i nostri ragazzi".

Come al solito, in questo periodo dell'anno conteranno non solo gli aspetti tecnici: "Ho sentito parlare di motivazioni -sono le parole di Bongi- ma per come vedo la pallacanestro, indubbiamente dal periodo dell'anno o dal raggiungimento o meno di certi obiettivi, credo che la motivazione non venga mai meno: siamo tutti i giorni a lavorare in palestra, con famiglie lontane e dei sacrifici che siamo chiamati a fare. Siamo ovviamente dei privilegiati, ma abbiamo determinate responsabilità e sappiamo che il nostro futuro prossimo dipende anche dal rendimento di quest’anno visto che i contratti qui in Italia sono solitamente annuali. Tutti tendono a ricordarsi il finale di stagione più di quanto successo prima e non ho mai conosciuto un giocatore che arrivi la domenica non essendo motivato: il duello con l’avversario ti esalta sia che tu giochi al campetto sia che tu scenda in campo in serie A. Nella pallacanestro, a differenza che nel calcio, il pareggio non esiste: questo aspetto fa tutta la differenza del mondo negli equilibri di una squadra. Non puoi permetterti di staccare la spina in uno sport in cui segni a ogni possesso, perché se stacchi la spina per un minuto e mezzo vieni travolto".

La settimana è stata tranquilla e molto serena, complice anche la matematica certezza della permanenza in serie A: "Come sempre -afferma Bongi- la squadra ha lavorato bene. Questo gruppo avrà sicuramente dei difetti, ma non gli si può certo rimproverare una scarsa attitudine al lavoro e alla fatica. Sono anni che non ricordo una squadra così attenta ai dettagli e alla preparazione della partita, forse proprio perché i ragazzi percepiscono le loro difficoltà e sono consci di dover tirare fuori il meglio per competere al massimo livello. Il merito è ovviamente anche del coach, che è riuscito a inculcare questa mentalità fin dall’inizio della stagione, ma il gruppo è sempre stato disponibilissimo".

Bongi volge poi lo sguardo indietro: "Nelle stagioni scorse ci siamo divertiti ad essere la Cenerentola che batteva le corazzate, quest’anno è successo con meno frequenza anche per degli episodi sfavorevoli: penso al finale della partita interna con Reggio Emilia, che è la fotografia di come i centimetri possano cambiare gli esiti di una partita e di una stagione. Ci confrontiamo poi con realtà oggettivamente più attrezzate di e non si può pretendere di controllare tutto, specialmente contro avversari che si sono rivelati più forti: non dobbiamo pensare che quello che è successo nelle ultime stagioni sia la normalità per Pistoia, perché la nostra dimensione, bene o male, è questa".

Indipendentemente dalle considerazioni di natura tecnica e tattica, comunque, la gara con la Virtus riveste sempre un fascino particolare: "Giocheremo contro una squadra affamata, che sull’ossatura della squadra che lo scorso anno ha vinto la A2 ha innestato elementi di qualità tra i quali due dei migliori giocatori italiani di questo momento come Aradori e Gentile. La volontà da parte loro -spiega Bongi- sembra quella di voler tornare ai fasti sdi un passato più o meno recente, e questo sta dando stimolo a tutto il loro ambiente. Noi, per non far sentire troppa pressione ai ragazzi, abbiamo sempre fatto passare il messaggio di curare i dettagli e di dare il massimo, indipendentemente da chi ci troviamo di fronte la domenica. Effettivamente però, giocare contro avversari di questo calibro è qualcosa di eccezionale, sia per i giocatori che per tutto l'ambiente: domani, per gli amanti del basket e di Pistoia, dovrebbe essere una giornata speciale, perché possiamo provare a battere un pezzo di storia della pallacanestro italiana. E spero fortemente che anche in futuro si possa avere ogni settimana questa straordinaria opportunità: da pistoiese -conclude il vice di coach Esposito- avrei pagato, da ragazzo, per vedere tutte le domeniche queste squadre e questi campioni e penso che questo sia un patrimonio da preservare per la città".
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E. Carchia

E. Carchia

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