Esposito: 'Vittoria tutta della squadra'
Le parole del coach di Pistoia
Coach Esposito commenta con viva soddisfazione il secondo colpo esterno stagionale della sua The Flexx: del resto, la vittoria contro Torino segna un altro passo pesantissimo (dopo il successo su Venezia di sei giorni fa) nella corsa alla salvezza. Il tecnico dei biancorossi, di fronte a telecamere e microfoni dichiara: "Nella preparazione in settimana la nostra idea era quella di venire a giocare fuori casa una partita, almeno dal punto di vista dell'atteggiamento, come non riuscivamo a fare dall'esordio in campionato. Indipendentemente dal risultato a me interessava la mentalità e il piglio della squadra. Direi che sono stato accontentato e anzi -sorride Esposito- abbiamo anche esagerato all'inizio! Al di là dei primi minuti, la cosa che più mi rende soddisfatto è la reazione della squadra quando Torino è stata capace, più per meriti propri che per demeriti nostri, di rientrare: per la prima volta fuori casa siamo riusciti a continuare a costruire buoni tiri e a mantenere, nonostante il livello degli avversari fosse nettamente cresciuto, una buona intensità difensiva. Abbiamo accusato un po' di stanchezza a fine terzo periodo, ma è da mettere in preventivo perché stiamo giocando e ci stiamo allenando con uno straniero in meno".
A proposito delle difficoltà legate all'assenza di Diawara, il coach spiega: "Oggi più che mai è stata la vittoria della squadra e mi preme sottolineare, accanto alla prestazione dei veterani, anche il grande lavoro di ragazzi esordienti in serie A come Della Rosa, Barbon e Onuoha, partito in quintetto perché ho pensato che contro un giocatore come Vujacic forse Mian avrebbe potuto fare più fatica e spendere qualche fallo. Siamo in un buon momento, anche fisico: adesso cerchiamo di fare più punti possibili in queste sei gare e poi vedremo dove saremo arrivati. Sono poi contento -prosegue Esposito- di aver vinto anche la lotta a rimbalzo, contro una squadra atletica come Torino: questo ci ha permesso di attaccare anche in transizione e non sempre a difesa schierata. Adesso due giorni di pausa e poi andiamo a preparare la partita con Pesaro che sarà difficilissima, ma che in caso di risultato positivo potrebbe darci la quasi matematica salvezza".
Chiusura sul cambio di passo della The Flexx nel girone di ritorno: "Stiamo diventando finalmente una squadra: meglio tardi che mai -dichiara il tecnico- ma ricordiamoci quelli che sono stati i primi sei mesi della nostra stagione. E' ovvio che finché non diventi squadra non può assimilare la mentalità dell'allenatore e non puoi creare la chimica indispensabile per affrontare un campionato come quello di serie A. Sono contento, non solo dei risultati, ma anche dell'atteggiamento che il gruppo sta mostrando da un mese e mezzo a oggi: adesso dobbiamo continuare, perché finire il campionato in un modo o in un altro, indipendentemente dai punti in classifica, fa tutta la differenza del mondo, anche per la carriera dei giocatori"...
A proposito delle difficoltà legate all'assenza di Diawara, il coach spiega: "Oggi più che mai è stata la vittoria della squadra e mi preme sottolineare, accanto alla prestazione dei veterani, anche il grande lavoro di ragazzi esordienti in serie A come Della Rosa, Barbon e Onuoha, partito in quintetto perché ho pensato che contro un giocatore come Vujacic forse Mian avrebbe potuto fare più fatica e spendere qualche fallo. Siamo in un buon momento, anche fisico: adesso cerchiamo di fare più punti possibili in queste sei gare e poi vedremo dove saremo arrivati. Sono poi contento -prosegue Esposito- di aver vinto anche la lotta a rimbalzo, contro una squadra atletica come Torino: questo ci ha permesso di attaccare anche in transizione e non sempre a difesa schierata. Adesso due giorni di pausa e poi andiamo a preparare la partita con Pesaro che sarà difficilissima, ma che in caso di risultato positivo potrebbe darci la quasi matematica salvezza".
Chiusura sul cambio di passo della The Flexx nel girone di ritorno: "Stiamo diventando finalmente una squadra: meglio tardi che mai -dichiara il tecnico- ma ricordiamoci quelli che sono stati i primi sei mesi della nostra stagione. E' ovvio che finché non diventi squadra non può assimilare la mentalità dell'allenatore e non puoi creare la chimica indispensabile per affrontare un campionato come quello di serie A. Sono contento, non solo dei risultati, ma anche dell'atteggiamento che il gruppo sta mostrando da un mese e mezzo a oggi: adesso dobbiamo continuare, perché finire il campionato in un modo o in un altro, indipendentemente dai punti in classifica, fa tutta la differenza del mondo, anche per la carriera dei giocatori"...
© Riproduzione riservata