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Serie A 16/03/2018, 17.44

Marco Sodini: Con Venezia mi aspetto aggressività senza remore

Le parole del coach di Cantù sulla sfida con Venezia

Serie A

Si è tenuta quest’oggi, presso la sala stampa della palestra “Toto Caimi” di Vighizzolo, la consueta conferenza pre partita di coach Marco Sodini, capo allenatore della Red October Pallacanestro Cantù. Il coach viareggino ha presentato il prossimo match di campionato in programma domenica 18 marzo - palla a due alle ore 19:00 al “Taliercio” di Mestre - contro i campioni d’Italia in carica dell’Umana Reyer Venezia, gara valida per la ventiduesima giornata del campionato di Serie A PosteMobile. Di seguito le parole dell’allenatore biancoblù:


«Affrontiamo Venezia dopo due vittorie consecutive e, di questo, ne siamo molto contenti. Andiamo a casa della squadra campione d’Italia, allenata da una persona come coach Walter De Raffaele che stimo tantissimo, indipendentemente dalla pallacanestro».


UMANA REYER VENEZIA, L’AVVERSARIA

«È un roster con minutaggi distribuiti, che può scegliere ogni volta il proprio assetto in base alla partita. È una squadra di sistema, ben rodata e costruita nel tempo, capace di giocare tantissime situazioni diverse. È una società che è stata portata al vertice della pallacanestro italiana, vincendo uno scudetto lo scorso anno, grazie ad uno staff tecnico di alto livello, oltre al già citato De Raffaele. Sono una squadra che sbaglia poco e con un gioco basato sul controllo degli errori, che vuole macerare a fuoco lento gli avversari. Se possono correre, corrono, altrimenti se non possono correre sono disposti a lavorare per avere la soluzione migliore in attacco da parte dei loro giocatori. Hanno idee ben chiare, normalmente attaccano e aggrediscono le partite immaginando le lacune degli avversari. Affrontiamo una squadra di altissimo livello e che gioca in casa, è una partita che appare proibitiva per noi ma che affronteremo comunque con la determinazione di proseguire il nostro cammino di crescita che abbiamo avuto».


IL PIANO PARTITA

«Cosa mi aspetto dalla mia squadra? Aggressività senza remore, cercando di imporre la nostra pallacanestro, correndo tanto. Venezia è la squadra che produce la miglior transizione difensiva, ovvero la squadra più brava a non far correre gli attacchi avversari in contropiede. Noi, invece, dovremo essere bravi nel far andare la palla. In questa gara sarà più importante il fondamentale del passaggio che quello del palleggio. Poi dovremo avere grande aggressività nell’attaccare le situazioni per cercare di avere tiri aperti, senza rinunciare a nessun tiro aperto. Dovremo cercare di combattere la loro transizione difensiva. Infine, vorrei eliminare quei tempi morti che si sono verificati nelle partite con Avellino e Pistoia: nel primo caso potevano costare una vittoria, nel secondo potevano riaprire una partita già chiusa. Adesso avremo tanti test probanti. Con aggressività e attenzione per tutti i 40’ possiamo pensare di competere, e per vincere è necessario competere».


IL FINALE DI STAGIONE

«La valutazione sul percorso va fatta dopo le prossime cinque gare che ci aspettano, anche perché le aspettative si creano dopo i risultati conquistati. Adesso non possiamo accontentarci soltanto di avere più punti dello scorso anno, non dobbiamo e non vogliamo mollare di una virgola fino al termine della stagione. Da sempre il mese di marzo è un mese spartiacque per chi vuole ambire ad un qualcosa e speriamo che il finale di stagione possa riservare delle soddisfazioni a noi ed ai nostri tifosi».

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E. Carchia

E. Carchia

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