Michael Bramos: Stare fermi cinque giorni ci ha aiutato
Le parole del greco della Reyer Venezia che parla anche della FIBA Europe Cup: Non è la Champions ma è comunque una vetrina internazionale e va onorata nel migliore dei modi
Michael Bramos ha parlato della pausa in casa Reyer Venezia dovuta alle finestre delle nazionali.
Queste le parole dell’ala americana-greca dell’Umana a Il Gazzettino.
“Stare fermi cinque giorni ci ha aiutato, abbiamo potuto fermarci a rifiatare per recuperare energie fisiche e mentali, ma soprattutto stare un po' con la famiglia. FIBA Europe Cup? Vincere è il nostro lavoro. Certo l'Europe Cup non è la Champions ma è comunque una vetrina internazionale e va onorata nel migliore dei modi. Non solo per rispetto nei confronti della maglia che portiamo, ma anche perché rappresentiamo l'Italia in Europa e il nostro dovere è dare sempre il cento per cento” ha detto Bramos che ha anche parlato di Austin Daye. “Sta crescendo, è solo questione di tempo affinché ritrovi la forma fisica. Entrare in un sistema già collaudato è sempre difficile, ma sta migliorando e presto lo si vedrà anche in partita”.
Queste le parole dell’ala americana-greca dell’Umana a Il Gazzettino.
“Stare fermi cinque giorni ci ha aiutato, abbiamo potuto fermarci a rifiatare per recuperare energie fisiche e mentali, ma soprattutto stare un po' con la famiglia. FIBA Europe Cup? Vincere è il nostro lavoro. Certo l'Europe Cup non è la Champions ma è comunque una vetrina internazionale e va onorata nel migliore dei modi. Non solo per rispetto nei confronti della maglia che portiamo, ma anche perché rappresentiamo l'Italia in Europa e il nostro dovere è dare sempre il cento per cento” ha detto Bramos che ha anche parlato di Austin Daye. “Sta crescendo, è solo questione di tempo affinché ritrovi la forma fisica. Entrare in un sistema già collaudato è sempre difficile, ma sta migliorando e presto lo si vedrà anche in partita”.
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