Paolo Galbiati: Ho capito che abbiamo fatto una cosa grande ma ancora non l'ho realizzato
Le parole del coach di Torino: In finale mi stavo innervosendo, ma per fortuna avevo mio padre seduto di fronte. Mi ha guardato, si è portato l'indice davanti alla bocca come ha sempre fatto in passato quando serviva e mi ha tranquillizzato
Alla sua quinta partita da capo allenatore, Paolo Galbiati ha sollevato il suo primo trofeo, trascinando la Fiat Torino alla vittoria della PosteMobile Final Eight 2018.
Queste le parole del giovane allenatore che per i 34 anni si è regalato il concerto di Jovanotti, lui grande appassionato di musica e karaoke.
Galbiati ha parlato con Piero Guerrini di Tuttosport dell’impresa fatta dalla Fiat.
Vittoria della Coppa Italia. Ho capito che abbiamo fatto una roba grande, ma non ho ancora realizzato. Però: c'è il concerto di Jovanotti, compio 34 anni, all'arrivo a Torino mi hanno fermato dei signori dell'età di mio padre per ringraziarmi di aver regalato loro la gioia più grande. li ho capito: abbiamo realizzato una follia. Vedere tanta gente, tanti sorrisi. Vedere i miei collaboratori, gli uomini della società Davvero bello.
Nuove gerarchie. E' vero, più equilibrata e più gerarchica. Se ognuno accetterà di fare un passo indietro alla volta per compiere 100 passi in avanti di squadra, come successo a Firenze, allora potremo divertirci. Non è scontato, avremo una partita a settimana, che significa più allenamenti, più noia, più pensiero fisso all'ultima giocata: se andata bene il singolo dovrà confrollare l'eccitazione, altrimenti il contrario. Ma io ho grande fiducia nei ragazzi.
Segreto della finale. Mi stavo innervosendo, ma per fortuna avevo mio padre seduto di fronte. Mi ha guardato, si è portato l'indice davanti alla bocca come ha sempre fatto in passato quando serviva, anche quando giocavo da ragazzo. E mi ha tranquillizzato.
Queste le parole del giovane allenatore che per i 34 anni si è regalato il concerto di Jovanotti, lui grande appassionato di musica e karaoke.
Galbiati ha parlato con Piero Guerrini di Tuttosport dell’impresa fatta dalla Fiat.
Vittoria della Coppa Italia. Ho capito che abbiamo fatto una roba grande, ma non ho ancora realizzato. Però: c'è il concerto di Jovanotti, compio 34 anni, all'arrivo a Torino mi hanno fermato dei signori dell'età di mio padre per ringraziarmi di aver regalato loro la gioia più grande. li ho capito: abbiamo realizzato una follia. Vedere tanta gente, tanti sorrisi. Vedere i miei collaboratori, gli uomini della società Davvero bello.
Nuove gerarchie. E' vero, più equilibrata e più gerarchica. Se ognuno accetterà di fare un passo indietro alla volta per compiere 100 passi in avanti di squadra, come successo a Firenze, allora potremo divertirci. Non è scontato, avremo una partita a settimana, che significa più allenamenti, più noia, più pensiero fisso all'ultima giocata: se andata bene il singolo dovrà confrollare l'eccitazione, altrimenti il contrario. Ma io ho grande fiducia nei ragazzi.
Segreto della finale. Mi stavo innervosendo, ma per fortuna avevo mio padre seduto di fronte. Mi ha guardato, si è portato l'indice davanti alla bocca come ha sempre fatto in passato quando serviva, anche quando giocavo da ragazzo. E mi ha tranquillizzato.
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