Nobel Boungou Colo: Ho voglia di dare un mio contributo alla squadra ed alla società
Le prime parole dell'ala della Fiat Torino
Dopo due allenamenti effettuati nelle fila gialloblù e la rifinitura di questa mattina, Nobel Boungou Colo è pronto a scendere in campo questa sera contro Pesaro, all’Adriatic Arena. Così si è presentato l’altro giorno a Venaria al termine della seduta di squadra: “Considero il campionato italiano di assoluto livello, basti dire che Milano disputa l’Eurolega e Reggio Emilia è salita nei quarti di EuroCup. Sono rimasto subito colpito dall’interesse di Torino nei miei confronti e non mi sono fatto pregare per raggiungere i miei nuovi compagni. La Fiat Torino è una squadra forte, anche se sta attraversando un momento difficile, e lo ha dimostrato in questa prima parte di stagione sia nella Lega che sfiorando il salto nei quarti della 7Days EuroCup”.
A quando risalgono i tuoi inizi con il basket?: “Sono stati piuttosto tardivi. Inizialmente giocavo al campetto con mio zio e mio fratello, due appassionati, e come tutti mi cimentavo con il calcio. A quindici anni la prima vera squadra cestistica, in quel di Parigi, poi ho bruciato le tappe, arrivando nella nazionale maggiore francese a 26 anni e dopo aver fatto tutti i vari step intermedi. Sono stati fondamentali in questo percorso di crescita i bravissimi allenatori che ho incontrato, soprattutto a Orleans”.
Cosa ti aspetti da questa nuova esperienza?: “Ovviamente di far bene ed andare il più in là possibile in quanto a risultati. Ora dobbiamo riprendere la marcia in campionato per conquistare i playoff e provare ad andare oltre. Intanto dietro l’angolo ci sono le Final Eight di Coppa Italia”. Definisciti come giocatore: “Direi completo, in grado di difendere, attaccare il ferro, tirare e dare energia”. Quali tuoi compagni già conoscevi?: “Mbakwe per averci giocato contro l’anno scorso nella semifinale del campionato russo e Vander Blue con il quale ho giocato in Summer League alcune stagioni fa”. Giocatore di carattere, in alcune circostanze esuberante. Cosa dici al riguardo?: “Non sopporto le ingiustizie e a volte per questo mi inalbero. Nel complesso sono una persona tranquilla e mi definisco un timido. Ho molta voglia di dare il mio contributo alla squadra e alla Società”.
Single e padre di un bimbo di tre anni, Colo era già stato in Italia quando militava nel Limoges, affrontando tra le altre formazioni Milano e Cantù. Ora è pronto a vivere le stesse sfide ancora più intensamente.
A quando risalgono i tuoi inizi con il basket?: “Sono stati piuttosto tardivi. Inizialmente giocavo al campetto con mio zio e mio fratello, due appassionati, e come tutti mi cimentavo con il calcio. A quindici anni la prima vera squadra cestistica, in quel di Parigi, poi ho bruciato le tappe, arrivando nella nazionale maggiore francese a 26 anni e dopo aver fatto tutti i vari step intermedi. Sono stati fondamentali in questo percorso di crescita i bravissimi allenatori che ho incontrato, soprattutto a Orleans”.
Cosa ti aspetti da questa nuova esperienza?: “Ovviamente di far bene ed andare il più in là possibile in quanto a risultati. Ora dobbiamo riprendere la marcia in campionato per conquistare i playoff e provare ad andare oltre. Intanto dietro l’angolo ci sono le Final Eight di Coppa Italia”. Definisciti come giocatore: “Direi completo, in grado di difendere, attaccare il ferro, tirare e dare energia”. Quali tuoi compagni già conoscevi?: “Mbakwe per averci giocato contro l’anno scorso nella semifinale del campionato russo e Vander Blue con il quale ho giocato in Summer League alcune stagioni fa”. Giocatore di carattere, in alcune circostanze esuberante. Cosa dici al riguardo?: “Non sopporto le ingiustizie e a volte per questo mi inalbero. Nel complesso sono una persona tranquilla e mi definisco un timido. Ho molta voglia di dare il mio contributo alla squadra e alla Società”.
Single e padre di un bimbo di tre anni, Colo era già stato in Italia quando militava nel Limoges, affrontando tra le altre formazioni Milano e Cantù. Ora è pronto a vivere le stesse sfide ancora più intensamente.
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