Vincenzo Esposito: Il gruppo sta crescendo
Le parole del coach di Pistoia
Settimana non semplice in casa The Flexx. Qualche intoppo di natura fisica ha indubbiamente condizionato la preparazione della gara con Avellino, ma coach Esposito, nella consueta conferenza stampa pre-gara si mostra sereno: "Lavorare sempre con lo stesso gruppo indubbiamente aiuta e porta a un miglioramento delle prestazioni: questo è fisiologico -spiega il tecnico- e non lo dico solo per via della vittoria di domenica scorsa con Cremona. Abbiamo la fortuna di poter contare da alcune settimane sulle medesime facce, senza bisogno di dover continuamente cambiare, inserire nuovi elementi, rinunciare a qualcuno, e questo ci aiuta. Purtroppo qualche problema continua ad esserci, ma sono contento di quello che la squadra mi fa vedere nel corso della settimana. Anche in questi giorni abbiamo dovuto necessariamente lavorare in otto, nove giocatori, a causa dei problemi fisici di Bond e Barbon, che sicuramente non saranno della partita, Mian e McGee che invece speriamo di poter recuperare, eppure devo dire che la qualità degli allenamenti e il livello di competitività sono stati buoni".
Il gruppo cresce non solo tecnicamente: "Quando parlo di miglioramenti -puntualizza Esposito- non parlo solo di progressi sul piano tecnico, ma anche a livello di conoscenza reciproca e coesione del gruppo: siamo in crescita da tanti punti di vista e anche se siamo ben consapevoli della difficoltà della gara di Avellino, andiamo a giocare la nostra partita con fiducia. Affrontiamo una delle capoliste, una squadra costruita con il dichiarato intento di arrivare a giocarsi qualcosa di importante nel corso della stagione, ma quello che chiederò ai ragazzi sarà di giocare 40 minuti con la necessaria intensità e il giusto atteggiamento".
Proprio intensità e atteggiamento potrebbero essere la chiave di volta della gara: "Al di là degli errori, delle percentuali nostre o degli avversari -spiega Esposito- dobbiamo mantenere il livello che spesso siamo riusciti ad avere nell'ultimo mese e mezzo. Avellino, al di là della profondità e della qualità del roster, sarà anche vogliosa di riscattare l'eliminazione dalla Champions League, ma il nostro obiettivo deve essere comunque quello di stare sul pezzo, reagire e lottare di squadra di fronte alle difficoltà".
Esposito poi chiude con uno sguardo sulla classifica: "Indubbiamente rispetto agli scorsi anni, in cui sono stati fatti degli autentici miracoli, quest'anno stiamo soffrendo di più. Personalmente -chiarisce il coach- non sono stupito, ma guardo la classifica e penso che se una o due partite, non cinque o sei, fossero girate per il verso giusto, anche quest'anno forse staremo parlando di qualcosa di diverso"...
Il gruppo cresce non solo tecnicamente: "Quando parlo di miglioramenti -puntualizza Esposito- non parlo solo di progressi sul piano tecnico, ma anche a livello di conoscenza reciproca e coesione del gruppo: siamo in crescita da tanti punti di vista e anche se siamo ben consapevoli della difficoltà della gara di Avellino, andiamo a giocare la nostra partita con fiducia. Affrontiamo una delle capoliste, una squadra costruita con il dichiarato intento di arrivare a giocarsi qualcosa di importante nel corso della stagione, ma quello che chiederò ai ragazzi sarà di giocare 40 minuti con la necessaria intensità e il giusto atteggiamento".
Proprio intensità e atteggiamento potrebbero essere la chiave di volta della gara: "Al di là degli errori, delle percentuali nostre o degli avversari -spiega Esposito- dobbiamo mantenere il livello che spesso siamo riusciti ad avere nell'ultimo mese e mezzo. Avellino, al di là della profondità e della qualità del roster, sarà anche vogliosa di riscattare l'eliminazione dalla Champions League, ma il nostro obiettivo deve essere comunque quello di stare sul pezzo, reagire e lottare di squadra di fronte alle difficoltà".
Esposito poi chiude con uno sguardo sulla classifica: "Indubbiamente rispetto agli scorsi anni, in cui sono stati fatti degli autentici miracoli, quest'anno stiamo soffrendo di più. Personalmente -chiarisce il coach- non sono stupito, ma guardo la classifica e penso che se una o due partite, non cinque o sei, fossero girate per il verso giusto, anche quest'anno forse staremo parlando di qualcosa di diverso"...
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