Galli: Se ci sfaldiamo, allora non ce la faremo a salvarci
L'assistente di Spiro Leka a Pesaro: Se invece remiamo tutti dalla stessa parte possiamo farcela. Guai a dare per morta, o già salva, una squadra con 12 partite da giocare
Massimo Galli, detto “Cedro”, assistente di Spiro Leka a Pesaro, analizza il momento per il Resto del Carlino dopo il ko con Bologna: «Se mi avessero chiesto un parere alla vigilia avrei detto: andiamo a Bologna a giocare una grande partita, perché la settimana di allenamento era stata super. Ma un approccio così, in un palasport del genere, non è ammissibile: le scuse della gioventù, alla terza di ritorno, sono finite. Per questo siamo delusi. Non possiamo pensare che la gente ci sostenga, se approcciamo le partite in questo modo».
Serve una reazione: «La depressione non deve far parte del dna di Pesaro, perciò non dobbiamo permettere che serpeggi nell'ambiente. Per salvarsi bisogna rimanere fiduciosi e uniti, nonostante si possano avere idee diverse e posizioni differenti, perché le spaccature sfaldano un ambiente. E se ci sfaldiamo, allora non ce la faremo a salvarci. Ma se invece remiamo tutti dalla stessa parte possiamo farcela. Guai a dare per morta, o già salva, una squadra con 12 partite da giocare. Vale per noi, ma anche per gli altri».
Serve una reazione: «La depressione non deve far parte del dna di Pesaro, perciò non dobbiamo permettere che serpeggi nell'ambiente. Per salvarsi bisogna rimanere fiduciosi e uniti, nonostante si possano avere idee diverse e posizioni differenti, perché le spaccature sfaldano un ambiente. E se ci sfaldiamo, allora non ce la faremo a salvarci. Ma se invece remiamo tutti dalla stessa parte possiamo farcela. Guai a dare per morta, o già salva, una squadra con 12 partite da giocare. Vale per noi, ma anche per gli altri».
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A. Maggi
@AlessandroMagg4
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