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Serie A 26/01/2018, 07.48

La Germani Basket Brescia saluta Franko Bushati: "Rispettata la sua scelta"

Le parole in conferenza stampa

Serie A
"Non poter continuare a sognare con uno dei figli più amati per noi non sarà facile". In questa frase di Matteo Bonetti, Patron del Basket Brescia Leonessa, c’è tutta l’essenza della conferenza stampa che si è svolta oggi per salutare Franko Bushati, che da oggi cambia casacca, dismettendo quella della Leonessa indossata per sette brillantstagioni. Alla conferenza stampa, che si è svolta presso l’Aula Magna della LABA – Libera Accademia di Belle Arti, alla presenza della guardia albanese, del Presidente Graziella Bragaglio, del Patron Matteo Bonetti, del General Manager Sandro Santoro, di Coach Andrea Diana, di Mauro Ferrari, Amministratore Delegato della Germani Trasporti, e di gran parte dei compagni di squadra con cui Bushati ha condiviso fino a oggi la meravigliosa stagione che sta vivendo la Leonessa.

"Io sono il meno indicato a parlare, perché sono una persona che vive di passione - il pensiero del Patron Matteo Bonetti -. Franko per me non è un giocatore qualsiasi, ma è parte della mia famiglia. Non ho mai creduto che potesse partire, ma per noi prima di ogni cosa viene la persona: per questo rispettiamo la sua decisione, anche se con tanta tristezza nel cuore. Franko qui ha vinto tutto, ci ha dato una mano straordinaria a diventare quello che siamo oggi e avrà per sempre la nostra maglia tatuata sulla pelle. Adesso dovremo fare uno sforzo in più, perché gli impegni sono tanti e importanti e vogliamo continuare a fare bella figura ed essere orgogliosi di ciò che stiamo facendo. Ma non poter continuare a sognare con uno dei figli più amati per noi non sarà facile".

"Siamo primi in classifica, alla vigilia delle gare di Coppa Italia e finora abbiamo vissuto una parte di stagione fantastica - spiega Graziella Bragaglio, Presidente del Basket Brescia -. Ma noi siamo una squadra in cui tutti vincono e tutti perdono e oggi siamo tristi perché salutiamo un giocatore importante per la storia di questa società. Io vorrei che tutti i giocatori avessero le caratteristiche di Franko: egoisticamente avremmo potuto trattenerlo, ma la filosofia della nostra società non è questa. Noi vogliamo far crescere i nostri giocatori e fare in modo che stiano bene. Credo che nella sua scelta ci sia una buona dose di coraggio, lo stesso che ha messo in campo tutti i giorni qui a Brescia. In questo momento lui ritiene che ciò che ha dato a noi debba essere dato a un’altra squadra, nella quale provare a vivere le emozioni che questa società ha vissuto due anni fa. Per questo gli faccio il mio personale in bocca al lupo, pur convinta che in questo momento importante che stiamo vivendo lui avrebbe potuto dare ancora tanto".

"Chiunque fa questo mestiere sa di poter vivere anche momenti di questo tipo - spiega Sandro Santoro, General Manager del Basket Brescia Leonessa -. La settimana scorsa abbiamo respinto il primo assalto, questa settimana non è stato possibile farlo e l’iter del trasferimento si è accelerato nel momento in cui è arrivata una telefonata ufficiale da parte della società che poi oggi se ne è assicurata le prestazioni. Diamo a Franko la possibilità di realizzare un suo desiderio e io credo che la sua scelta sarà un grande stimolo per noi dirigenti e per la squadra, che è consapevole di dover sopperire a ciò che lui è riuscito a realizzare per fare in modo che Brescia diventasse una realtà importante come è diventata oggi".

"Franko è un giocatore che è cresciuto sempre, di stagione in stagione, e con lui ho condiviso tanti momenti - afferma Andrea Diana, coach della Germani -. Oggi va via un pezzo importante della nostra squadra, perché lui si è fatto sempre trovare pronto. Non è una questione di minutaggio, ma ciò che verrà a mancare a noi e ai nostri tifosi è l’apporto umano e la carica che ci ha sempre trasmesso. Franko in questi anni ha ottenuto il rispetto dei compagni e dello staff tecnico e questo è un particolare che nessuno potrà mai togliergli, perché lo ha fatto attraverso il lavoro e il sacrificio".

"In questi giorni ho capito l’affetto incredibile che mi circonda qui a Brescia - spiega Franko Bushati -, a cominciare dai miei compagni di squadra, che sono stati i primi a capire la mia decisione. In questi ultimi due anni sono cresciuto tanto e ho iniziato a provare un grandissimo rispetto per loro e per quello che fanno in campo. Le ultime settimane per me sono state un po’ strane: mi sono sentito un po’ come un animale in gabbia e ho capito che così non sarei stato d’aiuto ai miei compagni. Mi è stato proposto di restare qui a vita e credo che al mio posto tante persone avrebbero preso una decisione diversa dalla mia. Io, invece, ho pensato che non sarei stato in grado di firmare quel contratto, mi sentivo come se avessi potuto vivere di rendita. Ho sempre vissuto di adrenalina e vivo nel dare e ricevere emozioni. So che qui mi amano e io amo questo posto e per me sapere di essere così tanto considerato rappresenta una vittoria molto più grande che vincere un campionato".

"Bisogna essere fieri e felici di quello che si è sentito a questo tavolo, perché oggi in Italia lo sport è sempre di più ridotto a una questione di business - la chiusura di Mauro Ferrari, Amministratore Delegato di Germani Trasporti -. Sentire il Presidente e il titolare di una squadra di Serie A in testa alla classifica emozionati perché se ne va un giocatore è qualcosa di particolare, così come la presenza dei suoi compagni di squadra che sono venuti a salutarlo. Definirei quella di Franko una scelta di sfacciata follia, che però personalmente apprezzo: sono convinto che nella vita talvolta bisogna metterci la faccia e prendere delle decisioni difficili. Lui vuole rimettersi in gioco e noi dobbiamo rispettare e onorare la sua scelta".
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E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 14 Commenti
  • JohnFo 27/01/2018, 17.20
    Citazione ( Leretic 26/01/2018 @ 14:19 )

    Ovviamente la critica non era nei confronti di Udine, che ha fatto come tutte le altre squadre, visto che gli viene permesso. Converrai comunque che un sistema in cui lo stesso giocatore può incassare di più con lo status di dilettante che con que ...

    Certo! Ma stigmatizzo il fatto che non e' da oggi o da 5 anni. Lo e' da 40. Il nero lo hanno sempre fatto, ora di meno sicuramente, almeno nelle serie superiori.

  • Leretic 26/01/2018, 14.19
    Citazione ( JohnFo 26/01/2018 @ 11:41 )

    Udine i fondi li ha e, potendo, li spende, non ci vedo nulla di male. Il giocatore poi magari vuole stare in campo piu' di 10 minuti e sente di perdere tempo, a 30+ anni, stando in panca. Ottima add per i friulani, girone est avvincente ed ancora piu ...

    Ovviamente la critica non era nei confronti di Udine, che ha fatto come tutte le altre squadre, visto che gli viene permesso.
    Converrai comunque che un sistema in cui lo stesso giocatore può incassare di più con lo status di dilettante che con quello di professionista ha qualcosa di sbagliato alla base.

  • Pocy71 26/01/2018, 13.06 Mobile

    In seria A1 aveva il minutaggio che spettava impensabile andare oltre, avrebbe dovuto gestirsi e quindi abbassare l'intensità do fatto sulla distanza non è da seria A1.


    Resta un giocatore al quale sono affezionato comprensibile la $celta , Udine è anche un ottima piazza. Da tifoso non il timing perché lascia cambi senza minuti nella F8.


    Come società nulla osta dopo le F8 incentivando a dare il meglio con premio partita. Successivamente libero sperando che Udine sia del gruppo il prossimo anno

  • JohnFo 26/01/2018, 11.41

    Udine i fondi li ha e, potendo, li spende, non ci vedo nulla di male. Il giocatore poi magari vuole stare in campo piu' di 10 minuti e sente di perdere tempo, a 30+ anni, stando in panca. Ottima add per i friulani, girone est avvincente ed ancora piu' duro (Hollis a Bg, ad esempio)

  • Leretic 26/01/2018, 11.19
    Citazione ( bubu170 26/01/2018 @ 09:48 )

    Però è sempre stato così anche fino una decina d'anni fa, quando l'allora LegaDue era professionistica e allora molti giocatori, per via della tassazione, preferivano giocare in B1 per prendere più soldi. Poi sicuramente sarebbe meglio un A2 più ...

    Infatti, e il problema non credo sia solo del basket. Per me sentire che un "dilettante" può arrivare a percepire 5000€ (netti) e più al mese è un'assurdità. Sarei curioso di sapere come vengono fatte figurare a bilancio certe cifre. Cifre che, in una visione ideale del movimento sportivo italiano, dovrebbero essere destinate all'attività "di base" e giovanile, che sarebbe lo scopo fondamentale delle società dilettantistiche.

  • Bronk5 26/01/2018, 11.12 Mobile
    Citazione ( giomoi 26/01/2018 @ 10:31 )

    C'è il grande e contrastato tema di cui parlano qua sotto i post precedenti, però vorrei evidenziare che le parole riportate nel resoconto della conferenza stampa mi sembrano davvero non banali. Sì, un filino di retorica è inevitabile, ma spesso ...

    Verissimo

  • Lozio 26/01/2018, 11.03

    Il tipo di giocatore che vorrei sempre nella mia squadra per la grinta e la capacità di spaccare le partite

  • giomoi 26/01/2018, 10.31

    C'è il grande e contrastato tema di cui parlano qua sotto i post precedenti, però vorrei evidenziare che le parole riportate nel resoconto della conferenza stampa mi sembrano davvero non banali. Sì, un filino di retorica è inevitabile, ma spesso in circostanze simili ci trovi proprio solo quella, con frasi e dichiarazioni preconfezionate e a volte ridicole. Invece trovo appropriato il modo in cui Brescia e Bushati si sono salutati pubblicamente, anche senza nascondere del tutto qualche punto di vista diverso riguardo all'evento. Spero sia stato davvero così e la scelta del giocatore (discorso economico a parte) mi sembra comunque rispettabile perchè presuppone il desiderio di rimettersi in gioco nuovamente quando invece avrebbe potuto rimanere lì più o meno bello paciarotto a fare la "bandiera". Per come la penso io, bravo Franko (che a Brescia potrà sempre tornarci a testa alta) e brava Leonessa per come ha gestito il commiato.

  • bubu170 26/01/2018, 09.48
    Citazione ( Leretic 26/01/2018 @ 08:51 )

    Io ipotizzo che sia sempre il solito discorso: in legadue a un certo tipo di giocatori, ai margini delle rotazioni in A1 e a cui le squadre della massima serie possono offrire poco più del minimo, arrivano molti più soldi a scendere di categoria, p ...

    Però è sempre stato così anche fino una decina d'anni fa, quando l'allora LegaDue era professionistica e allora molti giocatori, per via della tassazione, preferivano giocare in B1 per prendere più soldi. Poi sicuramente sarebbe meglio un A2 più elitaria con meno squadre e più restrizioni/controlli

  • bigshot 26/01/2018, 09.29 Mobile
    Citazione ( Leretic 26/01/2018 @ 08:51 )

    Io ipotizzo che sia sempre il solito discorso: in legadue a un certo tipo di giocatori, ai margini delle rotazioni in A1 e a cui le squadre della massima serie possono offrire poco più del minimo, arrivano molti più soldi a scendere di categoria, p ...

    Cfr. Guidone Rosselli

  • Spel81 26/01/2018, 09.00 Mobile
    Citazione ( Leretic 26/01/2018 @ 08:51 )

    Io ipotizzo che sia sempre il solito discorso: in legadue a un certo tipo di giocatori, ai margini delle rotazioni in A1 e a cui le squadre della massima serie possono offrire poco più del minimo, arrivano molti più soldi a scendere di categoria, p ...

    [ link ]

  • Leretic 26/01/2018, 08.51
    Citazione ( gnappoty 26/01/2018 @ 08:14 )

    Io questa scelta non l'ho capita

    Io ipotizzo che sia sempre il solito discorso: in legadue a un certo tipo di giocatori, ai margini delle rotazioni in A1 e a cui le squadre della massima serie possono offrire poco più del minimo, arrivano molti più soldi a scendere di categoria, per l'effetto della diversa tassazione.
    Petrucci, invece di dire cattivoni all'a1 e bravi all'a2 per l'utilizzo dei panda, si dovrebbe chiedere se sia normale che una serie inferiore possa, alla fine dei conti, avere più attrattiva economica (ovviamente drogata dal falso dilettantismo attribuito alla serie).

  • Brindisinelsangue 26/01/2018, 08.44 Mobile

    In effetti

  • gnappoty 26/01/2018, 08.14 Mobile

    Io questa scelta non l'ho capita