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Serie A 15/04/2011, 10.30

Cantù: intervento di Anna Cremascoli

La proprietaria parla di valori e futuro

Serie A

-La Provincia di Como-

«Il nostro Progetto consiste nel creare una squadra che rappresenti in Italia e in Europa quelli che sono i valori per noi fondamentali: orgoglio per la maglia, altruismo (la squadra prima dei singoli, sempre e comunque) e il credere sempre nei propri sogni. Il modello di squadra è il cuore del nostro Progetto, poi dal quale ne derivano i vari obiettivi che noi ci prefiggeremo, ma il fattore che conta di più è il come cerchiamo e cercheremo di raggiungerli. Aggiungo, senza mai smettere di credere nei propri sogni». Anna Cremascoli, proprietaria della Pallacanestro Cantù, si è resa autrice di un intervento di particolare spessore durante la mini crociera con gli sponsor illustrando agli stessi su quali basi sarà costruito il futuro del club. E per far ciò si è richiamata al concetto delle "6P". 
La prima, il Progetto, è quella con la quale ha esordito. Ecco le altre. Programmazione: «Programmare è forse la cosa più difficile in una società sportiva - ha riferito - perché bisogna avere le idee chiare prima degli altri, e questo è un settore dove troppo spesso ci si lascia sovrastare dalle emozioni positive o negative di una singola partita: errore gravissimo, bisogna avere la lucidità per analizzare un medio periodo, non un singolo evento. Inoltre, occorre avere la capacità economica per permettersi di ragionare nel medio-lungo periodo. Noi ci riteniamo dei privilegiati perché abbiamo trovato un main sponsor prestigioso come Bennet, unito a una serie di altri partner, tutti fondamentali, che hanno deciso di credere in noi ed affiancarci per più anni: quindi con la sicurezza di non essere soli ci possiamo permettere di programmare». 
P come Persone: quelle rappresentate dai giocatori, dallo staff tecnico e societario oltre che «dalle nostre due figure chiave, Bruno Arrigoni e Andrea Trinchieri - ha sottolineato -. General manager e allenatore sono per noi al centro di qualsiasi progetto: siamo convinti di avere due fuoriclasse, perfetti e assolutamente comple- mentari tra loro. Il primo passo della nostra programmazione è stato certamente l'assicurarci la loro presenza per i prossimi anni, sicuri che il loro mix di saggia esperienza e impulsiva voglia di spaccare il mondo siano un binomio vincente. L'obiettivo è costruire con l'uno e far gestire dall'altro le squadre delle nostre prossime stagioni, certi che entrambi riusciranno a massimizzare nel migliore dei modi i budget che metteremo loro a disposizione». 
La quarta P ha una duplice valenza: Palazzetto e Pubblico. «Non voglio soffermarmi sulla questione del vero e proprio Palazzetto (anche se è ovvio che il nuovo palazzetto ci cambierà la vita) - ha segnalato - ma per abitudine preferisco dare peso a quello che già ho. Credo che mai come quest'anno sia chiaro a tutta Italia il nostro vantaggio competitivo nelle partite casalinghe: un Pubblico fantastico, che tutta Italia ci invidia e che quindi noi dobbiamo considerare come una risorsa preziosa e cercare di valorizzare al meglio e ovviamente incrementare». 
C'è poi la P di Partner, ha rimarcato Anna Cremascoli rivolgendosi direttamente agli sponsor «perché rappresentate il battito del cuore della nostra società, perché siete coloro che permettono che tutto questo viva. E il nostro grazie ve lo diciamo a modo nostro: con una squadra che vi faccia appassionare, fatta di uomini prima che di giocatori, e che associ alla vostra società un'immagine positiva e di valori importanti». 
«L'ultima P è la Passione! - ha concluso -. Il minimo comun denominatore che lega tutto e tutti e che tinge di biancoblù il nostro progetto, la programmazione, le persone, il pubblico e i partner. Vi assicuriamo che noi di passione ne abbiamo da vendere e questo è il vero segreto di Cantù: è ciò che permette a tutti di andare oltre i propri limiti.. .e i risultati credo incomincino a vedersi». 

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E. Carchia

E. Carchia

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