Buscaglia: “Contro la Virtus ci servirà un migliore impatto partita”
La Dolomiti Energia domenica alle 18 affronterà a Bologna la Segafredo nel primo turno di ritorno
Il girone di ritorno della Dolomiti Energia Trentino in Serie A PosteMobile si apre con la trasferta di Bologna, dove domenica sera alle ore 18.00 al PalaDozza (diretta Eurosport Player) i bianconeri affronteranno la Segafredo Virtus padrona di casa nel match valido per la sedicesima giornata di campionato. La Virtus di coach Ramagli occupa la settima posizione in classifica e si è qualificata alle Final 8 di Coppa Italia battendo 85-75 la Grissin Bon Reggio Emilia la scorsa settimana: per Sutton e compagni, insomma, si prospetta un’altra partita complicata in cui servirà una grande prestazione di squadra per tornare alla vittoria dopo due stop in campionato consecutivi. Lo pensa anche coach Maurizio Buscaglia, che in sede di conferenza stampa di presentazione del match ha evidenziato alcuni aspetti che saranno fondamentali nel 40’ di gioco in quel di Bologna.
MAURIZIO BUSCAGLIA (Allenatore DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): "La Virtus Bologna è una squadra con tanti giocatori di talento ed esperienza che migliora giorno dopo giorno nel saper giocare assieme. Noi però, per il momento che stiamo attraversando, dobbiamo rimanere soprattutto concentrati su noi stessi e ritrovare un po’ di smalto a livello fisico, mentale e tecnico. Lo sforzo delle 9 vittorie consecutive si sente, ma possiamo e dobbiamo fare meglio di quanto fatto nelle ultime partite, soprattutto nella continuità all’interno dei 40’: per prima cosa dobbiamo giocare meglio la palla assieme, il movimento di pallone e giocatori è la chiave per poter sfruttare le caratteristiche offensive di tutti i nostri giocatori. Altro aspetto determinante sarà riuscire ad avere costantemente 5 giocatori intensi ed attivi in difesa, e farlo con un maggiore e migliore impatto partita: dobbiamo essere subito tutti coinvolti e stare attenti ai dettagli e a quei piccoli errori che nelle partite fuori casa rischiano di pesare ancora di più”.