Alessandro Ramagli: "Noi siamo questi, dobbiamo esserlo per tutta la partita”
Le parole del coach della Virtus Bologna
Coach Alessandro Ramagli arriva in sala stampa contenendo la felicità per una Final Eight tutt’altro che scontata e infine conquistata. Virtus Segafredo andrà a Firenze, e il timoniere bianconero fa un bilancio mettendo in fila tutto, me giustamente partendo dall cose belle.
“Della partita non parlo. E’ finita, non mi interessa più. Piuttosto, mi preme sottolineare un paio di aspetti che riassumono un po’ queste quindici partite giocate. La prima cosa è che noi stiamo utilizzando per il 60% dei minuti disponibili giocatori italiani. Sono davvero tanti, 120 minuti su 200. Non è una cosa banale. E’ una scommessa, la nostra, e tra questi italiani ci sono giocatori importanti che a loro volta hanno fatto una scommessa. Tolti i minuti di Stefano Gentile, che con noi ha giocato 15 partite già lo scorso anno, il 33% dei minuti totali li giocano uomini che l’anno scorso erano in A2. Penso sia giusto sottolinearlo per cominciare a riflettere e capire se e cosa ci potrà servire per migliorare in futuro. Abbiamo 8 partite vinte e 7 perse, con una media inglese di zero che un po’ mi rammarica entriamo alle Final Eight di Coppa Italia, e questo è un obiettivo raggiunto. Sono dati reali questi, non buoni per far parlare i leoni da tastiera”.
Dopo Reggio Emilia, arriverà Trento. Un gruppo che sa produrre momenti di ottimo basket, deve sapersi trovare con continuità. Parola di coach…
“Il prossimo impegno sarà con una avversaria diretta nella corsa ai playoff, dovremo fare un ulteriore salto. Ma credo che una squadra che non si passa la palla, come abbiamo fatto noi all’inizio, non inizia a farlo nemmeno a metà partita. Significa che queste cose noi le abbiamo dentro, dobbiamo trovare il modo per farle funzionare per un’intera partita. Ci sono momenti in cui l’ansia ci avvolge, ma non smetteremo di fare le cose che sappiamo, perché sono nel nostro Dna”.
Una questione di testa, soprattutto.
“I limiti mentali dobbiamo superarli, e scardinarli. resistendo nei momenti difficili giocando di squadra. Non come è successo ad Avellino. Conta ogni singiola azione, conta ogni singolo punto. Dobbiamo riflettere su questo, perché a volte facciamo fatica a capirlo”.
Al giro di boa, proviamo a fare un bilancio attraverso parole e sensazioni del coach.
“Della mia Virtus alla fine sono soddisfatto, il perché ve l’ho detto riportando le cifre di poco fa. Abbiamo attraversato un momento difficile, ne siamo usciti zoppicando ma incolumi, e credo che su questo si sia tutto sommato parlato troppo”.
Insomma, a fine febbraio sarà Coppa Italia, Un primo test significativo.
“Nella Final Eight chi vorrei? L’avversario più forte che c’è…”