Nel derby tra Brescia e Cremona il vincitore è lo sport
Squadre, dirigenze e tifosi esempi di fair-play autentico
Spettacolo di sport autentico, ieri, sul parquet e sulle gradinate del PalaGeorge di Montichiari.
Partita combattuta all’insegna della lealtà sportiva sul rettangolo di gioco, e sugli spalti, da dove, per l’intera durata della gara, come pure nel pre e nel post, le rispettive tifoserie hanno tifato a favore e mai contro.
Quando nel finale di gara, il risultato era ormai segnato a favore della Vanoli, il tifo dei 4000 tifosi bresciani si è rinvigorito ulteriormente a favore dei propri beniamini, mentre altri si avvicinavano agli appassionati cremonesi per complimentarsi della prestazione maiuscola messa in atto: ‘Che bella squadra avete, che partita che avete giocato!’.
E i 400 sostenitori cremonesi? Contraccambiavano: ‘Anche voi avete una bella squadra, e anche di più!’, mentre intonavano cori di vittoria a favore dei propri giocatori, soprattutto all’indirizzo di coach Meo Sacchetti, il quale, da quando è giunto a Cremona, raccomanda continuamente ‘tifo a favore e mai contro’.
Eppure la rivalità tra le due province confinanti, annovera una rivalità pluridecennale, che affonda le proprie radici negli anni ottanta, allorquando le rispettive squadre si affrontavano in ambito cestistico, come pure sui campi di calcio, sfociando, attorno a questi ultimi, pure in episodi di violenza di tristissima memoria.
Anche recentemente, il 20 ottobre scorso, presso lo stadio Zini di Cremona, per l’intera durata della partita Cremonese-Brescia sono stati intonati cori contro da ambo le fazioni.
Ieri, il derby tra Brescia e Cremona più bello di sempre: ha vinto lo sport.