Capo d'Orlando non c'è, Avellino dilaga 97-69
La Sidigas si aggiudica il posticipo del dodicesimo turno di campionato
Avellino torna al secondo posto in classifica battendo nel posticipo della dodicesima giornata per 97-69. I biancoverdi hanno avuto vita facile al cospetto di una Betaland non in serata, allungando nel secondo quarto grazie al solito Filloy (18 punti e 7 assist) e ad un incredibile 15/16 da due dopo 20' e dilagando al rientro dell'intervallo lungo, nonostante le discreta prove offerte da Wojciechowski e Kulboka. Gli irpini salgono a quota 18 punti in classifica, rimane invece a 10.
Dopo due minuti equilibrati, Avellino prova il primo allungo della partita con le triple di Filloy e D'Ercole per il 10-4. Kulboka risponde con la stessa moneta, ma la Sidigas sembra più in palla e con un gioco da tre punti di Leunen tocca il +9 (18-9 al 5'). Coach Di Carlo prova a cambiare qualcosa buttando nella mischia Atsur e Wojciechowski, ma l'attacco siciliano produce troppe palle perse. Avellino ne approfitta per portarsi sul 22-9, mentre la Betaland si affida ad un time-out per uscire dal momento difficile. Ikovlev sblocca gli ospiti con cinque punti di fila; a ruota lo segue Ihring per il -6 (22-16 all'8'). A mettere la parola fine al primo quarto è Ariel Filloy (13 punti nel quarto) che sulla sirena mette la tripla del 27-18. La Sidigas tocca il +13 (33-20) in apertura di secondo periodo, con Capo d'Orlando che però prova a non mollare la presa affidandosi ad Atsur e Delas. Due giochi da tre punti da parte di Alibegovic e Kulboka valgono il -7 (41-34), ma la Betaland è costretta a rinunciare a Delas, autore del terzo fallo a 3' dal termine del quarto. Avellino però risponde subito con un parziale di 8-0 firmato da Fesenko, Riche Scrubb per il massimo vantaggio sul 49-34. L'Orlandina boccheggia e Rich da oltre l'arco fissa il 52-34 col quale si va all'intervallo lungo.
Wojciechowski è il protagonista al rientro sul parquet, con sette punti di fila che riportano in Capo d'Orlano sul -13 (54-41) al 23'. Fesenko e Leunen sbloccano i padroni di casa e ristabiliscono le distanze sul 63-43 al 26'. Kulboka è l'ultimo a mollare per i siciliani, ma può poco anche di fronte ai due antisportivi fischiati a Alibegovic e Stojanovic che portano i padroni di casa sul +23 (72-49). La reazione dell'Orlandina è flebile e si entra negli ultimi dieci minuti sul 72-52. Dieci minuti senza storia, di puro garbage time, che i padroni di casa sfruttano per allungare ulteriormente fino al 97-69.
Avellino: Zerini 9, Fitipaldo 9, Sabatino, Mavric 2, Leunen 12, Scrubb 9, Filloy 18 (7 assist), D'Ercole 3, Rich 20, Fesenko 7, Ndiaye 8, Parlato.
Capo d'Orlando: Galipò n.e., Alibegovic 3, Maynor 8, Ihring 3, Atsur 6, Kulboka 14, Laganà n.e., Delas 10, Wojciechowski 11, Stojanovic 4, Ikovlev 9, Donda 1.
Dopo due minuti equilibrati, Avellino prova il primo allungo della partita con le triple di Filloy e D'Ercole per il 10-4. Kulboka risponde con la stessa moneta, ma la Sidigas sembra più in palla e con un gioco da tre punti di Leunen tocca il +9 (18-9 al 5'). Coach Di Carlo prova a cambiare qualcosa buttando nella mischia Atsur e Wojciechowski, ma l'attacco siciliano produce troppe palle perse. Avellino ne approfitta per portarsi sul 22-9, mentre la Betaland si affida ad un time-out per uscire dal momento difficile. Ikovlev sblocca gli ospiti con cinque punti di fila; a ruota lo segue Ihring per il -6 (22-16 all'8'). A mettere la parola fine al primo quarto è Ariel Filloy (13 punti nel quarto) che sulla sirena mette la tripla del 27-18. La Sidigas tocca il +13 (33-20) in apertura di secondo periodo, con Capo d'Orlando che però prova a non mollare la presa affidandosi ad Atsur e Delas. Due giochi da tre punti da parte di Alibegovic e Kulboka valgono il -7 (41-34), ma la Betaland è costretta a rinunciare a Delas, autore del terzo fallo a 3' dal termine del quarto. Avellino però risponde subito con un parziale di 8-0 firmato da Fesenko, Riche Scrubb per il massimo vantaggio sul 49-34. L'Orlandina boccheggia e Rich da oltre l'arco fissa il 52-34 col quale si va all'intervallo lungo.
Wojciechowski è il protagonista al rientro sul parquet, con sette punti di fila che riportano in Capo d'Orlano sul -13 (54-41) al 23'. Fesenko e Leunen sbloccano i padroni di casa e ristabiliscono le distanze sul 63-43 al 26'. Kulboka è l'ultimo a mollare per i siciliani, ma può poco anche di fronte ai due antisportivi fischiati a Alibegovic e Stojanovic che portano i padroni di casa sul +23 (72-49). La reazione dell'Orlandina è flebile e si entra negli ultimi dieci minuti sul 72-52. Dieci minuti senza storia, di puro garbage time, che i padroni di casa sfruttano per allungare ulteriormente fino al 97-69.
Avellino: Zerini 9, Fitipaldo 9, Sabatino, Mavric 2, Leunen 12, Scrubb 9, Filloy 18 (7 assist), D'Ercole 3, Rich 20, Fesenko 7, Ndiaye 8, Parlato.
Capo d'Orlando: Galipò n.e., Alibegovic 3, Maynor 8, Ihring 3, Atsur 6, Kulboka 14, Laganà n.e., Delas 10, Wojciechowski 11, Stojanovic 4, Ikovlev 9, Donda 1.
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A. Bonazzi
@Ale_Noir
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