Esposito: "Non abbiamo rispettato né il valore dell'avversario, né il piano partita"
Il tecnico biancorosso deluso dalla prestazione dei suoi: "Abbiamo guardato la classifica e pensato che fosse una partita abbordabile".
E' visibilmente amareggiato coach Esposito al termine della gara con Trento. Al tecnico biancorosso alcune cose nella prestazione dei suoi proprio non sono andate giù: "Non abbiamo avuto rispetto né per l'avversario, né per il piano partita -afferma Esposito- e questo è un errore di una gravità e di una stupidità assoluta. Avevamo davanti una squadra che lo scorso anno ha fatto la finale scudetto, ma probabilmente abbiamo guardato la classifica, abbiamo visto che avevano solo due punti più di noi, e abbiamo pensato a una partita abbordabile. Sono calcoli che una squadra come la nostra non può fare! Sia che si giochi contro il Panathinaikos, sia che si giochi contro l'ultima in classifica, io voglio vedere gente col coltello fra i denti dal primo al quarantesimo minuto: questo oggi non è successo e sono molto arrabbiato e deluso. Non è un problema sbagliare un tiro o leggere male una situazione: lo accetto! Quello che non accetto -prosegue Esposito- è la mancanza di rispetto per l'avversario o per quanto viene preparato in settimana. Ovviamente alla ripresa, martedì, parlerò con grande chiarezza ai ragazzi: devono capire che certe cose non sono tollerabili. I giocatori devono fare quello che viene loro chiesto. Stasera, quando questo è stato fatto, siamo rientrati in partita: il problema è che il piano partita è stato rispettato forse per tre minuti su quaranta"...
Esposito scende poi nei dettagli: "Trento è una squadra di grande energia. Se pensi di andare a fare canestro nei primi dieci secondi dell'azione, trovi enormi difficoltà: non ne è stata capace nemmeno Venezia lo scorso anno... Avevo chiesto ai ragazzi -spiega il coach- di non avere fretta, di attaccare sui venti secondi, perché conosco bene la loro intensità. Questo non è stato fatto, ma anzi ci siamo affidati a individualismi che non sono nelle nostre corde, perché non abbiamo il talento per vincere le partite in questo modo. Non si può parlare di singoli dopo partite come stasera, ma McGee che è stata fuori quaranta giorni, non può pensare di rientrare in campo, né noi lo possiamo sperare, e subito essere in grado di fare venti o trenta punti. Ci vuole pazienza, aspettare magari che sia la partita a venire da te e non viceversa, e lavoro in palestra. E lo stesso discorso vale, ad esempio, per Diawara, al rientro dopo 5 mesi di inattività".
Il tecnico chiude poi con uno sguardo al futuro: "Abbandoniamo per cortesia i sogni di gloria: Final Eight, playoff, eccetera, in questo momento non sono obiettivi alla nostra portata. Concentriamoci sul fatto che abbiamo un calendario di grandissima difficoltà da qui alla fine del girone di andata: se ripetiamo gli errori fatti stasera, evidentemente non abbiamo ancora capito che c'è da lottare duramente per questa salvezza".
Esposito scende poi nei dettagli: "Trento è una squadra di grande energia. Se pensi di andare a fare canestro nei primi dieci secondi dell'azione, trovi enormi difficoltà: non ne è stata capace nemmeno Venezia lo scorso anno... Avevo chiesto ai ragazzi -spiega il coach- di non avere fretta, di attaccare sui venti secondi, perché conosco bene la loro intensità. Questo non è stato fatto, ma anzi ci siamo affidati a individualismi che non sono nelle nostre corde, perché non abbiamo il talento per vincere le partite in questo modo. Non si può parlare di singoli dopo partite come stasera, ma McGee che è stata fuori quaranta giorni, non può pensare di rientrare in campo, né noi lo possiamo sperare, e subito essere in grado di fare venti o trenta punti. Ci vuole pazienza, aspettare magari che sia la partita a venire da te e non viceversa, e lavoro in palestra. E lo stesso discorso vale, ad esempio, per Diawara, al rientro dopo 5 mesi di inattività".
Il tecnico chiude poi con uno sguardo al futuro: "Abbandoniamo per cortesia i sogni di gloria: Final Eight, playoff, eccetera, in questo momento non sono obiettivi alla nostra portata. Concentriamoci sul fatto che abbiamo un calendario di grandissima difficoltà da qui alla fine del girone di andata: se ripetiamo gli errori fatti stasera, evidentemente non abbiamo ancora capito che c'è da lottare duramente per questa salvezza".
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