Pesaro, intervista a Marco Ceron
Le parole del giocatore
Marco, domenica hai giocato una vera partita in maglia VL, ma è successo qualcosa di non tecnico che ti chiediamo di spiegarci.
Domenica era una partita molto importante. Venivamo dalla sconfitta di Pistoia che non meritavamo e avevamo bisogno tutti di riscattarci soprattutto in casa davanti a i nostri tifosi.
Dentro di me avevo una gran rabbia perché vengo da un periodo difficile durante il quale le mie medie sono scese, E’ come per un calciatore che non fa gol….entri in una vortice non bello che ti disorienta.
Sembra che il tuo feeling con i tifosi si sia incrinato
Assolutamente! Sono a Pesaro da tre anni, e quando giochiamo in casa ci aspettiamo sostegno dai nostri tifosi. In quel momento non ho sopportato i mugugni e così ho reagito forse in maniera un po’ troppo forte. Sono una persona sensibile, e nel bene e nel male questo mi condiziona, ma per certo io sono legato a Pesaro, alla città, alla maglia ed ai suoi tifosi.
Quindi possiamo stare tranquilli?
Da parte mia non c’è stato nulla. Ne tantomeno sono vere e voci di una mia insofferenza con la città ed escludo categoricamente che sono andato da Ario e Stefano per chiedere di andar via.
Queste sono falsità e cattiverie!
Allora te la senti di mandare un messaggio ai tifosi?
Certo…dico a tutti di stare tranquilli ma soprattutto di stare vicino alla società ed a noi giocatori in particolare. Ne abbiamo bisogno e vorremmo sentire sempre l’affetto come ieri sera in mezzo ai ragazzi (alla festa dei Bees, ndr).