Vincenzo Esposito: Ho visto una squadra con testa e anima
Le parole del coach di Pistoia dopo la vittoria su Torino
E' giustamente soddisfatto coach Esposito: la partita con Torino ha restituito al tecnico biancorosso la faccia migliore della sua squadra e soprattutto i due punti, che mancavano da quasi due mesi.
"Non sono mai stato un grosso amante delle statistiche -esordisce il coach- ma quando una squadra come la nostra riesce a tenere Torino a 65 punti, perdendo solo 11 palloni e collezionando 16 assist, credo ci sia da essere molto soddisfatti. Abbiamo dimostrato questa sera di esserci sia con la testa che con l'anima e penso che quando si è vivi sia nella testa che nell'anima, con il tempo e con il lavoro le cose si possono aggiustare. Oggi ci siamo presentati a una partita difficile, contro una squadra lunga e talentuosa, con la faccia giusta e le idee chiare. Siamo stati bravi difensivamente, in attacco abbiamo trovato protagonisti diversi di volta in volta e devo dire che battere in questo modo una squadra come Torino deve rappresentare per i ragazzi motivo di grande soddisfazione".
E dire che la serata non sembrava essersi aperta nel modo migliore: "Mezz'ora prima della partita, Gaspardo allacciandosi le scarpe ha avvertito il classico colpo della strega, rimanendo bloccato con la schiena -confessa Esposito- e onestamente c'era il rischio di vedere nei ragazzi un po' di scoramento, visto il periodo particolare che stiamo vivendo dal punto di vista fisico. Invece abbiamo risposto bene sul campo, a cominciare dallo stesso Raphael, che ha stretto i denti e ha giocato sul dolore. Con questo tipo di atteggiamento e il lavoro settimanale, ovviamente si può vincere o si può perdere, ma sono sicuro che ne verremo fuori".
Indubbiamente si tratta di due punti di un certo peso: "E' un successo molto importante -spiega Esposito- perché ottenuto in un momento molto particolare e contro un avversario di grande valore. Adesso concediamoci 24 ore di recupero, poi sotto a pensare a Pesaro... Ai ragazzi, dopo stasera, posso solo fare i complimenti, dal primo all'ultimo, per come hanno interpretato la partita, caratterialmente, e l'ho già detto, ma anche tatticamente: dovevamo curare molto l'aspetto dell'uno contro uno difensivo e controllare il ritmo quando attaccavamo, perché sapevamo che Torino sa difendere molto bene nei primi secondi dell'azione. Devo dire che l'abbiamo fatto con buona costanza e alla fine penso il risultato lo testimoni. I nostri avversari ci hanno provato, hanno anche cercato di tornare sotto nel quarto periodo, ma lì siamo stati bravi mentalmente a non perdere fiducia, sicurezza e voglia di lottare. A me -conclude il tecnico- non interessa avere necessariamente una squadra di talento, ma una squadra con testa e attributi, quello sì. Ecco, da questo punto di vista vorrei che questo fosse per tutti un punto di partenza"...
"Non sono mai stato un grosso amante delle statistiche -esordisce il coach- ma quando una squadra come la nostra riesce a tenere Torino a 65 punti, perdendo solo 11 palloni e collezionando 16 assist, credo ci sia da essere molto soddisfatti. Abbiamo dimostrato questa sera di esserci sia con la testa che con l'anima e penso che quando si è vivi sia nella testa che nell'anima, con il tempo e con il lavoro le cose si possono aggiustare. Oggi ci siamo presentati a una partita difficile, contro una squadra lunga e talentuosa, con la faccia giusta e le idee chiare. Siamo stati bravi difensivamente, in attacco abbiamo trovato protagonisti diversi di volta in volta e devo dire che battere in questo modo una squadra come Torino deve rappresentare per i ragazzi motivo di grande soddisfazione".
E dire che la serata non sembrava essersi aperta nel modo migliore: "Mezz'ora prima della partita, Gaspardo allacciandosi le scarpe ha avvertito il classico colpo della strega, rimanendo bloccato con la schiena -confessa Esposito- e onestamente c'era il rischio di vedere nei ragazzi un po' di scoramento, visto il periodo particolare che stiamo vivendo dal punto di vista fisico. Invece abbiamo risposto bene sul campo, a cominciare dallo stesso Raphael, che ha stretto i denti e ha giocato sul dolore. Con questo tipo di atteggiamento e il lavoro settimanale, ovviamente si può vincere o si può perdere, ma sono sicuro che ne verremo fuori".
Indubbiamente si tratta di due punti di un certo peso: "E' un successo molto importante -spiega Esposito- perché ottenuto in un momento molto particolare e contro un avversario di grande valore. Adesso concediamoci 24 ore di recupero, poi sotto a pensare a Pesaro... Ai ragazzi, dopo stasera, posso solo fare i complimenti, dal primo all'ultimo, per come hanno interpretato la partita, caratterialmente, e l'ho già detto, ma anche tatticamente: dovevamo curare molto l'aspetto dell'uno contro uno difensivo e controllare il ritmo quando attaccavamo, perché sapevamo che Torino sa difendere molto bene nei primi secondi dell'azione. Devo dire che l'abbiamo fatto con buona costanza e alla fine penso il risultato lo testimoni. I nostri avversari ci hanno provato, hanno anche cercato di tornare sotto nel quarto periodo, ma lì siamo stati bravi mentalmente a non perdere fiducia, sicurezza e voglia di lottare. A me -conclude il tecnico- non interessa avere necessariamente una squadra di talento, ma una squadra con testa e attributi, quello sì. Ecco, da questo punto di vista vorrei che questo fosse per tutti un punto di partenza"...
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