Vincenzo Esposito: Proviamo a giocare una gara vera. Mercato? In Italia c'è troppa frenesia
Le parole del coach di Pistoia
Coach Esposito, alla vigilia della gara di Venezia, non nasconde la difficoltà del momento in casa biancorossa: "Siamo in una situazione complicata -afferma il tecnico- ed è inutile negarlo. Sapete che non è questione di pretattica: andare ad affrontare i campioni d'Italia senza tre giocatori come McGee, Sanadze e adesso anche Kennedy sarebbe dura per chiunque, a maggior ragione per noi, in un momento come questo. Non voglio però che l'ambiente si pianga addosso e allora dico che il nostro obiettivo per domani non potra essere realisticamente quello della vittoria, ma di giocare una gara quanto più possibile di sostanza e di impatto, quello sì! Voglio, in altre parole, che la squadra, pur in questa situazione, giochi una partita vera -chiarisce Esposito- in modo tale che poi, quando le cose si saranno sistemate, o affronteremo squadre della nostra fascia, l'abitudine acquisita a giocare in condizioni deficitarie, difficili, estreme, ci possa far sembrare la strada in discesa".
Un test per la tenuta, soprattutto mentale dei suoi ragazzi: "Tutti siamo sotto esame e sotto pressione, è normale. Ai ragazzi chiedo un extra-sforzo sia fisico che psicologico perché ci sarà da adattarsi a giocare anche fuori ruolo, ma come sempre ho incontrato la massima disponibilità da parte di tutti. Purtroppo chi allena in realtà come la nostra -afferma il coach- sa bene che ci possono essere momenti estremamente complicati: sapevo che questo sarebbe potuto succedere, prima o poi, fin da quando, due anni e mezzo fa, ho scelto di venire a Pistoia. Non rimpiango assolutamente nessuna scelta, anzi: ho detto spesso, anche quando le cose negli anni scorsi andavano bene, che per noi niente era scontato... I fatti di quest'anno mi danno ragione: ci vuole la consapevolezza da parte di tutti che ci sarà da lottare fino alla trentesima giornata per rimanere in serie A. L'importante è che ognuno ne sia cosciente"...
Esposito parla poi anche di mercato: "In Italia c'è troppa frenesia. La scorsa settimana, alla sesta giornata, c'erano quattro allenatori sulla graticola! Non è pensabile... Lo stesso dicasi per i giocatori: sbagliano un tiro e c'è chi chiede di tornare sul mercato! Non è il mio, il nostro modo di fare: ovviamente, nel momento in cui siamo, è ovvio che ci aspettiamo un certo tipo di risposta, ma non è che se non vinciamo a Venezia per forza le risposte non ci possano esser state"...