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Serie A 01/04/2011, 13.45

Accordo Sabatini-Romagnoli sull' utilizzo del PalaDozza

Le parole dei due patron al termine dell' accordo

Serie A

Già in altre occasioni c’erano state tra loro strette di mano attorno ai tavoli di un pub, lontani dai fotografi ma vicino ai crostini. Questa volta, però, tra Giulio Romagnoli e Claudio Sabatini, la firma è stata su qualcosa di più importante che non una Brusca Sostanziosa. Infatti, il patron della Fortitudo e quello della Virtus, ben spronati dal Comune che da tempo aspettava un impegno concreto da parte dei due contendenti, hanno trovato un accordo sull’utilizzo del Paladozza: c’è già l’avallo di Palazzo d’Accursio, e quindi la cosa si può dare già per definitiva. A partire già da oggi primo aprile, il Paladozza sarà dato in gestione a Giulio Romagnoli, che di fatto prenderà il posto di Gilberto Sacrati – sui sei milioni da recuperare è un altro paio di maniche, ma nulla verrà chiesto alla nuova Fortitudo – in modo inappellabile. Romagnoli si è già accordato con Sabatini, che giocherà in Azzarita i playoff e, dal prossimo anno, sposterà le partite della Virtus nella storica arena del centro di Bologna. Quindi, così come era stato per tanti anni fino alla metà dei ’90, le due principali squadre della città torneranno a giocare proprio nel “Piccolo Madison”. “Fino a 15 anni fa la convivenza non aveva dato nessun problema, e negli ultimi tempi addittura sia la Fortitudo che la Virtus avevano il doppio impegno di campionato e coppa: per questo, siamo convinti che questa scelta non darà nessun problema” ha detto Giulio Romagnoli. “E’ quello che ho sempre sognato - gli fa da spalla Sabatini - perché in questo modo tutto lo sport sarà concentrato in una unica sede, permettendo quindi alla Futurshow Station di diventare luogo ad esclusivo utilizzo di spettacoli. Ringrazio Romagnoli per questa opportunità: mi farà pagare un affitto non da poco, ma di certo con l’implemento dei concerti a Casalecchio sarà facile rientrare della spesa”. Due, ora, i problemi da risolvere. La concomitanza degli impegni – quando erano in serie A entrambe, era naturale che non ci fossero sovrapposizioni casalinghe – e come collocare gli abbonati Virtus, che ad oggi sono più di quanto il Paladozza non ne possa tenere. “Su questo secondo punto siamo abbastanza tranquilli - afferma Claudio Sabatini - perché è nel contratto da noi stipulato che, già da fine maggio, verranno fatti lavori d’urgenza e di emergenza per aggiungere almeno tre file di posti nell’anello superiore dell’impianto, così da recuperare qualche posto. In previsione di un ulteriore allargamento per far tornare la capienza ad almeno 7000 posti, magari seguendo le direttive dell’Eurolega. Anzi, se Siena avesse bisogno, siamo pronti ad ospitarla”. Sui calendari, prende la parola Romagnoli. “Intanto dovremo avere la certezza della categoria che andremo a disputare, ma non sarà difficile chiedere che non ci siano problemi: potrà capitare di giocare qualche partita di sabato sera, ma la cosa era di prassi qualche anno fa, tra gli anticipi di Sky e la necessità di dover poi giocare in Coppa di martedì”. E, a proposito della wild card, Romagnoli si sente tranquillo: “Abbiamo avuto garanzie che ci verrà attribuito un posto in Legadue, e stiamo già lavorando per una squadra che dia soddisfazioni al pubblico: abbiamo il Paladozza, e sono sicuro che anche con i tifosi troveremo l’accordo, perché burocraticamente siamo e saremo la Fortitudo”. Sviluppi anche per la Pallacanestro Budrio, che probabilmente rileverà il diritto del Gira Ozzano: “E’ un gentlemen agreement che definisce la voglia di non farci più la guerra - sorride Sabatini - perché non è un segreto che io abbia sempre sperato in una Fortitudo antagonista viva e non certo morta. Bologna ha sempre vissuto della nostra rivalità, una Bologna senza derby non può esistere, per cui quando c’è stata la possibilità di questo accordo sono stato felice di farne parte: voglio battere Giulio sul campo, perché quel tiro di Vukcevic non sia la fine della storia, ma solo un momento di passaggio ad una Fortitudo finalmente sana e pronta per essere da noi sconfitta!”. Ozzano ripartirà dalla C1, ma con l’intenzione di allestire una squadra pronta a risalire il prima possibile.

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E. Carchia

E. Carchia

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