Maltinti: Massima fiducia in staff e giocatori. E' il momento di dimostrare quanto tengono alla A
Conferenza stampa di presidente e allenatore. Esposito: "Non ci sono problemi che vanno al di là delle difficoltà tecniche e caratteriali di una squadra che in questo momento fa fatica. La cosa fondamentale è la fiducia reciproca".
Si è appena conclusa (di fronte a una platea davvero numerosa) l'attesa conferenza stampa di Roberto Maltinti e Vincenzo Esposito. Presidente e allenatore hanno voluto affrontare con chiarezza la situazione all'indomani della pesantissima sconfitta di Reggio Emilia: stima e fiducia reciproca confermata, al pari di quella nei confronti dei giocatori.
"Quando ho detto in estate che avremo voluto provare ad alzare l'asticella -ha esordito Roberto Maltinti- qualcuno forse ha frainteso le mie parole: non parlavo di obiettivi, ma della possibilità, per la prima volta, di avere a disposizione per il mercato un budget leggermente maggiore del solito. Le cose purtroppo non sono andate nel verso giusto, a cominciare dai problemi fisici di Czyz, passando per quelli di Sanadze fino alla grana McGee e quindi, per una volta che pensavamo di far meglio degli altri anni, le cose, almeno finora, stanno andando peggio. Faccio il dirigente sportivo dal 1970 e so che purtroppo a volte queste cose capitano, come per fortuna capita di gettare dei semi a casaccio e ritrovarci poi con un bellissimo giardino: è il bello e il brutto dello sport. Quello che ci tengo a sottolineare -chiarisce il presidente- è che non ci sono problemi che vanno al di là di questioni di campo: non ci sono ritardi nei pagamenti degli stipendi, non ci sono giocatori che giocano contro l'allenatore, non ci sono problemi di nessun genere fra i membri dello spogliatoio. C'è purtroppo un momento di difficoltà oggettiva, ma è in questo momento che mi piacerebbe ci fosse quell'unità che ci deve essere quando c'è il rischio di perdere il bene più importante. E questa categoria, per ognuno di noi, è il bene più importante e nessuno, ne sono certo, vuole perderla".
Alle parole del presidente hanno fatto eco quelle del tecnico: "Questa conferenza stampa -ha affermato Vincenzo Esposito- non la si fa per chiedere aiuto alla piazza, dal momento che questo non è mai mancato, né per mettere le mani avanti o pararsi il sedere. Siamo qua per ribadire che, pur dopo una serie di cinque sconfitte, pur dopo una partita persa in maniera tremenda come quella di sabato, c'è grande fiducia reciproca e unità. Purtroppo ci sono state fin dall'estate dei problemi che ci hanno costretto cammin facendo a rifare i conti e a ridefinire gli equilibri che avevamo immaginato, ma, come ha detto il presidente, non ci sono problemi che vadano al di là di questioni di natura tecnica e caratteriale di una squadra che in questo momento è piombata in uno stato di grave difficoltà e ha bisogno di ritrovare fiducia e serenità. Penso, senza voler sembrare presuntuoso, che in una simile situazione io possa essere l'uomo giusto: credo di avere personalità, grinta e capacità per raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati tutti insieme, che è quello della salvezza da raggiungere, magari prima possibile o magari anche all'ultima giornata. Non ho nessuna intenzione di mollare -prosegue il coach- anche perché siamo alla settima giornata e non mi sono mai esaltato dopo le vittorie. Con il lavoro, tecnico e mentale, ne usciremo, ma la cosa fondamentale è la fiducia reciproca fra società, allenatore, giocatori e piazza. E' chiaro che in un momento come questo, mi aspetto una reazione da parte dei ragazzi, che non vuol dire necessariamente andare a sbancare Venezia, ma dare un segnale soprattutto a livello caratteriale di un certo tipo. La società ha tranquillizzato ieri lo spogliatoio, ma è normale che nella vita capitano prima o poi situazioni negative: la differenza la fa la capacità di reagire in un modo o in un altro".
Il presidente ha poi anche parlato di prospettive: "Perdere la categoria -ha affermato senza mezzi termini Maltinti- sarebbe una tragedia, forse ancora più grande che sforare il nostro budget. Siamo una società sana, che nonostante le poche risorse non fa mancare niente ai propri giocatori: in questa situazione abbiamo voluto tranquillizzare in primis i giocatori, ma, senza mettere nessuno sul banco degli imputati, ci aspettiamo una risposta. Se le risposte non dovessero arrivare, ovviamente prenderemo provvedimenti, intervenendo, se necessario, anche sul mercato: siamo vigili, ma non pensiamo di aver sbagliato così tanto le nostre valutazioni in estate da dover rifare una squadra".