Cantù, coach Sodini presenta la sfida contro Venezia
Le parole del coach prima della sfida contro Venezia
REYER VENEZIA, L’AVVERSARIA
«Loro sono una squadra profondissima, con una struttura estremamente sostanziosa e con uno staff di altissimo livello. Io ho un’amicizia personale con Walter De Raffaele che, oltre a stimare come allenatore, apprezzo come persona fuori dal campo. Venezia è 5-1 nel campionato italiano e 4-1 in coppa, questo dimostra che è una squadra pronta a ripetere la stagione disputata lo scorso anno. Noi, invece, arriviamo da una gara dove siamo riusciti a competere lontano da casa, dando sostanza e giocando molto bene per 20’. Non è un caso comunque che Culpepper abbia giocato una gran partita contro Pistoia e che ci sia stato il miglior Crosariol. Alla squadra avevo proprio chiesto di giocare internamente ed esternamente, cosa che dobbiamo provare a fare anche contro una squadra che, insieme a Milano, si candida ad assumere un ruolo da protagonista».
IL ROSTER OSPITE
«La Reyer ha un quintetto importante, composto da Haynes, Johnson, Bramos, Peric e Watt, senza dimenticare che può permettersi un giocatore dalla panchina come Orelik, il quale sembra essere nato nel sistema di coach De Raffaele, oltre ad essere attualmente il miglior giocatore della Serie A. Poi ci sono Jenkins, Biligha e Ress, che migliora con il passare degli anni, come il vino. Per non parlare di Cerella e di De Nicolao. Mi risulta davvero difficile individuare un loro punto debole, tirano benissimo sia da due che da tre, oltre ad essere la prima squadra del campionato per punti segnati. Noi per punti realizzati siamo la terza ma non per questo possiamo dire di essere sullo stesso livello della Reyer. Una cosa, però, possiamo farla: provare a competere».
PIANO PARTITA
«Dobbiamo provare ad essere aggressivi contro Venezia. Loro, nonostante il doppio impegno settimanale, riescono a mettere tanta intensità in ogni singola partita, anche se chiaramente gli risulta più semplice con una squadra così profonda. Cosa comunque affatto scontata perché altre formazioni non riescono a farlo, pur essendo strutturate come Venezia. Vogliamo aggredirli per tutta la partita, anche perché giocheremo in casa. Mentalmente dobbiamo essere forti, duri di testa. Dobbiamo accettare gli scontri individuali per capire se siamo più o meno bravi di loro. Stiamo facendo un buon lavoro in campo, pur con qualche piccolo acciacco come quello di Thomas. La qualità ed il lavoro in campo sta crescendo, così come sta migliorando la conoscenza reciproca in campo tra i giocatori».