Sutor Montegranaro, la curva sospende lo sciopero

-Il Resto del Carlino-

Lo ammette, coach Pillastrini, a fine partita: «E' troppo evidente per tutti che su questo campo, il pubblico è un fattore. Per il bene della squadra, che vogliamo tutti, credo che sia importante che qui ci sia questo clima, ai di là delie simpatie e delie antipatie». E un contributo importante anziché no, alia brillante prestazione della Fabi Shoes, è arrivato dalla curva tornata a infiammarsi come non accadeva ormai da diverso tempo. Finito uno sciopero della tifoseria che sarà ricordato come il primo e il più breve della storia della Sutor, la curva ieri è tornata calda, incitante, rumorosa e, infine, festosa. Gli striscioni messi al loro posto, le bandiere sono tornate a sventolare e tra gli uitras si è rivisto qualche tifoso 'storico', Luigi Tri-sciani tra tutti, che mancava da tempo e che, dinanzi a una partita dai risultato fondamentale in chiave salvezza, non ha potuto non esserci. Curva caldissima quella gialloblù, anche se non gremita ma capace di trascinare tutto il palazzetto. Sul fronte opposto del parquet, si sono fatti sentire anche i 500 tifosi della squadra ospite che hanno fatto la loro parte finché non hanno visto profilarsi la débàcle e a 5' dalla fine, hanno iniziato la sciamata. Poco prima, gli uitras suto-rini avevano saiutato con affetto l'ex capitano Giuliano Maresca. Infine, i tifosi hanno cantato: «Vogliamo il palazzetto»: un vecchio refrain che, da anni, resta senza risposta, purtroppo per loro e per la Fabi Shoes.