Tercas, battere l'Air per sperare ancora

-Il Messaggero-

Non è stata una "chiamata alle armi" ma la Tercas in settimana ha cercato in ogni modo di coinvolgere i tifosi affinchè il PalaScapriano alle 18,15 sia pronto per la sfida con Avellino. Pronto a incitare i propri beniamini dall'inizio alla fine per portare a casa una vittoria fondamentale, sia per il morale che per tenere in vita la speranza: «Questa partita - dice Ramagli - rappresenta un passaggio obbligato della nostra stagione. Abbiamo bisogno di tornare a fare punti e di continuare il nostro percorso con l'obiettivo della salvezza. Sarà importante in questa ottica ricreare nel PalaScapriano quel clima caloroso delle ultime gare casalinghe». Dopo la bella vittoria sulla Benetton, ci si attende un'iniezione di fiducia per un gruppo che in settimana è finalmente tornato ad allenarsi al completo, cosa che nelle ultime settimane non era quasi mai successa. Recuperati tutti per il match. Anche De La Fuente è parso in netto miglioramento. E l'ala spagnola potrebbe rappresentare l'ago della bilancia. La sua esperienza e il suo carisma, se supportati da un'adeguata tenuta fisica, possono pesare. E contribuire non poco contro uno degli stranieri più "utili" di questa stagione. Omar Thomas sta infatti disputando un campionato al di sopra di ogni previsione (con 17,7 punti di media è il secondo realizzatore della A e il primo per recuperi). Come l'Air, d'altronde. Basterebbe citare un unico dato statistico. Avellino è la seconda squadra per valutazione dopo la Montepaschi per capire che annata sta costruendo la formazione di Vitucci. Tappa decisiva per la salvezza A conferma della qualità di un gruppo "infastidito" da problemi economici, ma che a un certo punto ha deciso di concentrarsi solo su quello che accade sul parquet. La squadra campana ha stupito e oggi può vantare un quarto posto che la lancia nel rush finale per i play-off. Un capolavoro per certi versi, aiutato non solo dalle prestazioni del già citato Thomas, ma anche dal rendimento di Marques Green. Il play "tascabile", leader in Serie A per gli assist (6,8), è noto per la sua lucidità nel servire lunghi come Szweczyk (solo Rakovic fa meglio del suo 65,3% da due) o esterni dalla mano calda come l'ex teramano Lauwers (e fino a qualche settimana fa, prima degli infortuni, si potevano aggiungere alla lista anche Dean e Troutman). Un fattore insomma, che bisognerà riuscire a contenere. Per vincere. E sperare.