Ramagli: Capo d'Orlando avversario duro ma vogliamo far felice il nostro pubblico
Le parole del coach della Virtus Bologna
“Vogliamo fare buone cose davanti ai nostri tifosi, e siamo impazienti. Ma il clima di festa ed entusiasmo non dovrà coinvolgerci troppo, perché ci attende una sfida difficile, contro una squadra davvero solida che ha anche passato il turno di Champions League. Dovremo essere pazienti, equilibrati. Già nella prima giornata ci sono state diverse vittorie esterne. La prima partita in casa nasconde mille insidie”.
Capo d’Orlando ha cambiato molto, ma ha già dato prova di stabilità, soprattutto in Europa.
“Davanti abbiamo una squadra completamente rinnovata. E’ rimasto soltanto Delas, che in un contesto del genere è a sua volta “nuovo”. Ma è una squadra che sa completarsi, e per essere così nuova ha grande solidità. In Russia, contro il Saratov, è rientrata in partita quando sembrava tagliata fuori, completando poi il lavoro nel ritorno in Sicilia. Poi hanno pagato quella fatica in campionato, e può succedere: questo li farà arrivare a Bologna senza nulla da perdere, con una predisposizione mentale perfetta”.
In palestra, questa settimana, Virtus Segafredo ha continuato il suo percorso di crescita, nonostante qualche inconveniente.
“I punti di riferimento non ci mancano. Della partita di Trento ricordiamo tutti il finale, non come si è svolta. Il rammarico è in tutti noi, ma abbiamo dimostrato che quando abbiamo voglia di giocare insieme ci riusciamo e anche bene. Sabato scorso abbiamo anche visto un centro come Slaughter produrre sette assist, e in effetti lavorando con lui in palestra si ha la netta sensazione che possa essere un creatore di gioco. Diffido delle squadre che cercano di vincere solo col tiro da tre, se uno vuol vincere le partite deve avere molti punti in area. L’idea di andare in post basso con Slaughter, Lawson, Gentile, Rosselli e Klaudio paga e a Trento l’abbiamo fatto molto. Poi nel finaleci è mancato qualcosa, ma i segnali importanti restano ”.
Incidenti di percorso, si diceva: come uno scontro fortuito e doloroso che ha coinvolto Ale Gentile e Ndoja…
“Klaudio e Alessandro hanno avuto un incidente... stradale, più che di percorso. Senza constatazione amichevole… Scherzi a parte, si è trattato di un normale scontro di gioco: Ale si è rotto il sopracciglio, Klaudiio il naso e giocherà con la maschera, che certamente è un limite, ma il suo contributo non mancherà. Stefano Gentile non sarà in campo, ma questo si sapeva. Mi soffermerei su quello che è stato non averlo in partita a Trent. I compagni hanno capito che lui non sarebbe stato nel gruppo mentre suonava l’inno di Mameli. Ho allertato Rosselli e Pajola, ma Pajo aveva sulle spalle venti minuti giocati contro Reggio in precampionato, prima di farsi male. I compagni non lo conoscevano, per questo ho deciso di ridurre le rotazioni. Domani anche Alessandro avrà una settimana di lavoro in più dentro il gruppo”.
Si parla anche di mercato, naturalmente. La “ricerca del quattro” continua, assicura il timoniere, con convinzione ma senza controproducenti passi affrettati.
“L’autorizzazione a cercare un giocatore è arrivata dopo il torneo di Montichiari, da allora abbiamo vagliato quattro opzioni. Alcune non ci hanno convinto, altre non si sono concretizzate. Quindi la ricerca continua, e vaglieremo i free agent ma anche i tagli dai training camp dell’NBA. Siamo vigili, e intanto non aspettiamo il Messia ma cerchiamo di progredire e migliorare con questo gruppo, che si sta sbattendo, e la sconfitta di misura a Trento è lì a dimostrarlo. Domani sarà un’altra storia: andiamo in campo per dare una soddisfazione alla nostra gente”.