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Serie A 04/10/2017, 09.18

Hughes: Il basket italiano si è fermato, ora solo tiri da tre punti e risultato ad ogni costo

L'ex NBA è assistente a Capo d'Orlando: Con Di Carlo parlo anche due ore al giorno. Ha voglia di crescere, è il coach giusto

Serie A
Kim Hughes, 65 anni e tanta NBA alle spalle, è oggi assistente a Capo d’Orlando. Il suo racconto è affidato a Salvatore Pintaudi de La Gazzetta dello Sport: «Con Di Carlo parlo anche due ore al giorno. Ci confrontiamo, è bravo ma soprattutto vuole crescere. Credo che sia l’allenatore giusto per questi ragazzi».

La sua missione è sempre insegnare ai giovani: «La pallacanestro in Italia si è fermata. Negli anni ’80 i campionati erano più combattivi, adesso c’è un’A2 a 32 squadre senza che ci siano giocatori e coach a sufficienza. Ai primi si chiede il tiro da 3 anche senza fondamentali, ai secondi il risultato ad ogni costo».
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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 54 Commenti

Pagina di 2

  • Seirin 05/10/2017, 10.22 Mobile
    Citazione ( OttoLamphred 05/10/2017 @ 09:42 )

    A me fa sinceramente cahare questo abuso del tiro da 3, ma vederlo come un problema del basket italiano mi pare quanto meno riduttivo

    Diciamo che la verità sta nel mezzo: sicuramente non è il problema però è vero che l'abuso del tiro "ignorante" può portare alla svalorizzazione degli altri fondamentali

  • OttoLamphred 05/10/2017, 09.42
    Citazione ( Seirin 04/10/2017 @ 11:03 )

    Ma questo non vuol dire che debba per forza piacere

    A me fa sinceramente cahare questo abuso del tiro da 3, ma vederlo come un problema del basket italiano mi pare quanto meno riduttivo

  • GalRODMI86 04/10/2017, 16.03
    Citazione ( sassari68 04/10/2017 @ 15:14 )

    No, no, il discorso è un altro: ogni treperdue si alza uno a cui l'Alzheimer ha dato un attimo di tregua, si ricorda che quando giocava lui, ovvero quando i punti si segnavano con i gessetti su di una lavagna, il gioco era diverso. Ecco, se evitass ...

    Il confronto di ere così diversi è assurdo per qualsiasi sport, soprattutto per il basket.
    Inutile dire meglio questo o quello, senza tenere conto del periodo storico. E' meglio apprezzare l'evoluzione che il gioco ha avuto, e capire come i grandi del passato hanno sdoganato le cose che ora sono "normali".
    Ti forzo un esempio: Saltiamo in NBA un secondo....tutti tendono a paragonare Lebron a Jordan (Diatriba su chi sia il migliore di sempre...discorso da bar per certi versi), ma nella mia mente malata, James lo vedo più come l'evoluzione di Magic. E' lui, ma 30 anni dopo, e strutturato per il basket attuale. Un giocatore totale e avanti rispetto ai suoi tempi, così come lo era il 32 a suo tempo. Però sarebbe assurdo dire chi tra i due è meglio, perché parliamo di ere geologiche diverse.


    Ps: so del tuo amore per Magic....però spero capisca il mio discorso. ;)

  • GalRODMI86 04/10/2017, 15.55
    Citazione ( Harlock12 04/10/2017 @ 14:52 )

    La qualità del tiro gliela devi insegnare gia da quando son piccoli pero'. sia saper il riconoscere quando c'è il tiro sia quando non c'e, sia dal punto di vista puramente di meccanica del tiro. TUTTO il mondo giovanile italiano è orientato sul ...

    Qui sfondi una porta aperta.
    Torniamo alla discussione di qualche tempo fa, e del buco nero che sono le nostre giovanili. I problemi nascono qui, e la differenza con gli altri paesi hai potuto annotarla tu stesso.

  • GalRODMI86 04/10/2017, 15.53
    Citazione ( DuduMcAdu 04/10/2017 @ 13:40 )

    È vero, ma quasi più nessuno fa arresto e tiro da 2. A giochi rotti (o in assenza di schemi) si spara da 3. E lo stesso vale quando si va sotto nel punteggio. Invece di stare bassi sulle gambe e cercare di recuperare un punto x volta si tira da die ...

    Verissimo che tutte le soluzioni dalla media stanno scomparendo. Infatti i giocatori che usano questa soluzione hanno qualcosa in più.
    Il discorso è il medesimo. Il tiro da 3 ha senso quando è un tiro con senso, e si hanno ottimi specialisti della materia. Se metto in miei tiratori in condizioni di sfruttare le loro abilità, allora sto facendo della buona pallacanestro. Il palleggio 24 secondi senza fare nulla è un cattivo attacco anche se tirassi da mezzo metro.
    Altra cosa fondamentale, spesso sono gli avversari a influenzare un maggior o minor uso del tiro da fuori. Se vicino ai tabelloni non ho un vantaggio concreto, devo per forza aprire l'area e costringere gli avversari a uscire. Devo usare il tiro da 3 per portare la partita sul mio terreno.
    Tempo fa venne pubblicata una statistica molto interessante. Le migliori squadre nel tiri da sotto erano quelle molto propense al gioco perimetrale, e che spesso aprivano l'area. L'uso del tiro da 3 non esclude altre soluzioni.
    La differenza è sempre in come le fai le cose.

  • Harlock12 04/10/2017, 15.51
    Citazione ( sassari68 04/10/2017 @ 15:14 )

    No, no, il discorso è un altro: ogni treperdue si alza uno a cui l'Alzheimer ha dato un attimo di tregua, si ricorda che quando giocava lui, ovvero quando i punti si segnavano con i gessetti su di una lavagna, il gioco era diverso. Ecco, se evitass ...


    a maggior ragione, visto che oggi rispetto a ieri si va ai 1000 all ora che bisogna aver dei fondamentali ancora più solidi di un tempo.
    I fondamentali di Dragic e Doncic ,per esempio,sono molto old school.
    Fanno i movimenti, sapendoli fare, di 20 anni fa.
    E che li fanno a 1000 all ora rispetto a 20 fa.
    Qui in Italia cosi non ne abbiamo e non ne avremo perché il focus addestrativo non è fondato sull impostare correttamente i ragazzi sui fondamentali

  • GalRODMI86 04/10/2017, 15.46
    Citazione ( sassari68 04/10/2017 @ 14:34 )

    È che inizia ad essere fastidioso questo succedersi di dichiarazioni di vecchi catafalchi, sepolcri imbiancati e vecchie glorie che non si capacitano di cosa sia diventato il gioco, oggi. Bravissimi! Questo è il gjoco di OGGI. IERI, quando i treni ...

    Su questo concordo anche io. Il gioco si evolve e bisogna sempre considerare il contesto attuale. Certe soluzioni al momento sono anacronistiche, ma qui si entra nel solito discorso di lana caprina.
    Il concetto di fondo che però mi sento di condividerlo, ossia che se vogliamo una maggiore competitività, dobbiamo dare tempo alle squadre di crescere, formando i giocatori e lavorano su un nucleo per più anni. Soprattutto per le squadre con meno possibilità economiche, ma anche per le più blasonate, è il modo migliore per essere competitivi nel lungo periodo. Non limitarsi a qualche stagione "fortunata".

  • sassari68 04/10/2017, 15.14
    Citazione ( Harlock12 04/10/2017 @ 14:58 )

    ma non è che Kim Huges si stava riferendo a cosa va insegnato ai ragazzi e di come va insegnato per farli diventare giocatori per davvero ( ..si chiede tiro da tre -una volta che 'arrivano' anche senza fondamentali ' che non gli sono stati insegnat ...


    No, no, il discorso è un altro: ogni treperdue si alza uno a cui l'Alzheimer ha dato un attimo di tregua, si ricorda che quando giocava lui, ovvero quando i punti si segnavano con i gessetti su di una lavagna, il gioco era diverso.
    Ecco, se evitassero di maciullarci le balle con queste asserzioni, che si basano sul in quanto le ere geologiche non sono le stesse, personalmente gliene sarei grato.
    Come quelli che parlano del calcio degli anni '80: peccato che un Platini, un Falcao, ora non toccherebbero palla, perché quello che facevano, fantastico, necessitava di 30 secondi, per essere fatto; ora, in 30 secondi, si fanno due azioni, e non è che Neymar, Ronaldo o Messi non sappiano giocare a calcio. Per cui, vadano tranquillamente a Reuma Park, invece di sparare fesserie e consumare ossigeno altrui.

  • Harlock12 04/10/2017, 14.58
    Citazione ( sassari68 04/10/2017 @ 14:34 )

    È che inizia ad essere fastidioso questo succedersi di dichiarazioni di vecchi catafalchi, sepolcri imbiancati e vecchie glorie che non si capacitano di cosa sia diventato il gioco, oggi. Bravissimi! Questo è il gjoco di OGGI. IERI, quando i treni ...


    ma non è che Kim Huges si stava riferendo a cosa va insegnato ai ragazzi e di come va insegnato per farli diventare giocatori per davvero ( ..si chiede tiro da tre -una volta che 'arrivano' anche senza fondamentali ' che non gli sono stati insegnati per bene a suo tempo ' )
    non è che inizi a insegnare fondamentali a gente che gia sta in roster di A o A2 e che salvo pochissimi casi contabili sulle dita di una mano ha gia superato i 20 anni

  • Harlock12 04/10/2017, 14.52
    Citazione ( GalRODMI86 04/10/2017 @ 13:15 )

    Il cattivo tiro va oltre il concetto di tiro da due o da tre. Un tiro del genere è sbagliato anche se preso dai 5 m. Il tiro da 3 è solo uno dei modi per giocare, e la differenza la fa sempre la qualità del tiro.


    La qualità del tiro gliela devi insegnare gia da quando son piccoli pero'.
    sia saper il riconoscere quando c'è il tiro sia quando non c'e,
    sia dal punto di vista puramente di meccanica del tiro.
    TUTTO il mondo giovanile italiano è orientato sul non stressare i ragazzi sul movimento-tiro con l'errata supposizione che ognuno troverà da solo la SUA meccanica corretta, man mano che passerà il tempo.
    Il realtà ognuno trova il SUO tiro solo se è stato a suo tempo impostato ad un tiro meccanicamente corretto, ad un tiro classico ( piedi paralleli,gambe, schiena dritta , avambraccio, dita polso e mano d appoggio scolasticamente corretti ).
    Gia detto: chi vuole imparare a giocare a basket è nato nel momento sbagliato e nel posto sbagliato se è un italiano tra i 12 e i 18 anni.

  • Harlock12 04/10/2017, 14.43
    Citazione ( sassari68 04/10/2017 @ 14:34 )

    È che inizia ad essere fastidioso questo succedersi di dichiarazioni di vecchi catafalchi, sepolcri imbiancati e vecchie glorie che non si capacitano di cosa sia diventato il gioco, oggi. Bravissimi! Questo è il gjoco di OGGI. IERI, quando i treni ...


    Basta portare la linea da 3 in Europa alla stessa distanza che c'è in Nba.
    E il problema è risolto.
    La scorsa settimana guardavo una partita U13 tra una squadra italiana e una serba.
    indovina chi ha vinto?
    i piccoli serbi hanno tirato 3 volte dall arco in tutto il match e solo a 3 minuti dalla fine, quando la partita era gia in ghiaccio.
    gli italiani una trentina di volte, stando anche a discrete percentuali per la loro eta.
    la Differenza che tra i piccoli serbi ce n erano 2/3 che sapevano palleggiare, saltare e passare più uno con fondametali fatti e finiti nonostante l'età.
    I piccoli italiani erano tutti figli degli higthligths Nba

  • sassari68 04/10/2017, 14.34 Mobile
    Citazione ( GalRODMI86 04/10/2017 @ 13:13 )

    Credo che la dichiarazione vada vista nell'insieme dell'intervista, e non solo per lo stralcio riportato qui. Sono più propenso a pensare che il nocciolo del discorso non è che prima non era importante vincere, ma che in Italia siamo più propensi ...

    È che inizia ad essere fastidioso questo succedersi di dichiarazioni di vecchi catafalchi, sepolcri imbiancati e vecchie glorie che non si capacitano di cosa sia diventato il gioco, oggi. Bravissimi! Questo è il gjoco di OGGI. IERI, quando i treni andavano a carbone e si scriveva intingendo il pennino nel calamaio, era tutto diverso. Vadano tutti indistintamente, ma Tanjevic in primis (per non dimenticare a madre di tutte le stronxate) a cercare un giaciglio in un ospizio, così potranno rivedersi le gesta di Belostenny e la Nazionale di Paratore tutte le volte che vorranno, senza massacrarci l'apparato riproduttivo.

  • Seirin 04/10/2017, 14.08
    Citazione ( SteveRose 04/10/2017 @ 13:20 )

    Sisi il roster cambia ogni anno questo è un dato di fatto. Personalmente peropreferisco vedere giocatori giovani europei piuttosto che americani usciti dal college. Infatti il risultato dell’altra sera dimostra che si può avere un ottimo livello ...

    Ah ok.
    Concordo con te, penso sia anche più facile trovare europei motivati e disposti ad allenarsi duro che USA disposti a farlo, i quali per la maggior parte delle volte emigrano solo per raccattare qualche soldo e non sono culturalmente predisposti a vivere in Europa.

  • DuduMcAdu 04/10/2017, 13.40 Mobile
    Citazione ( GalRODMI86 04/10/2017 @ 13:15 )

    Il cattivo tiro va oltre il concetto di tiro da due o da tre. Un tiro del genere è sbagliato anche se preso dai 5 m. Il tiro da 3 è solo uno dei modi per giocare, e la differenza la fa sempre la qualità del tiro.

    È vero, ma quasi più nessuno fa arresto e tiro da 2. A giochi rotti (o in assenza di schemi) si spara da 3. E lo stesso vale quando si va sotto nel punteggio. Invece di stare bassi sulle gambe e cercare di recuperare un punto x volta si tira da dietro l'arco. Una specie di droga che come tutte le droghe dà dipendenza...

  • SteveRose 04/10/2017, 13.20 Mobile
    Citazione ( Seirin 04/10/2017 @ 12:07 )

    Premetto che la mia non è una critica a Capo d'O ma non capisco cosa cambia a livello di programmazione. I giocatori di Capo che fanno una buona stagione l'anno dopo se ne vanno in ogni caso, il roster cambia per la maggior parte ogni anno come per ...

    Sisi il roster cambia ogni anno questo è un dato di fatto. Personalmente peropreferisco vedere giocatori giovani europei piuttosto che americani usciti dal college. Infatti il risultato dell’altra sera dimostra che si può avere un ottimo livello anche senza americani a roster

  • GalRODMI86 04/10/2017, 13.15
    Citazione ( DuduMcAdu 04/10/2017 @ 12:21 )

    Sul tiro da 3 concordo. Non per stigmatizzarlo, ma come "religione". Se il tiro viene alla fine di una circolazione efficace per smarcare l'uomo libero, un sano gioco dentro/fuori, lo scarico illuminante di un play è un conto. Se tutto si riduce a p ...

    Il cattivo tiro va oltre il concetto di tiro da due o da tre. Un tiro del genere è sbagliato anche se preso dai 5 m.
    Il tiro da 3 è solo uno dei modi per giocare, e la differenza la fa sempre la qualità del tiro.

  • GalRODMI86 04/10/2017, 13.13
    Citazione ( sassari68 04/10/2017 @ 10:25 )

    Eh, sì, una cosa stranissima questa del risultato, in uno sport in cui una vince ed una perde, ed alla fine si stila una classifica. Proprio incomprensibile.

    Credo che la dichiarazione vada vista nell'insieme dell'intervista, e non solo per lo stralcio riportato qui.
    Sono più propenso a pensare che il nocciolo del discorso non è che prima non era importante vincere, ma che in Italia siamo più propensi a voler il risultato subito, che a costruire in prospettiva. Sono poche le squadre che tengono allenatori e giocatori per più anni, e che soprattutto hanno la possibilità di crescere. Cosa molto più comunque in Spagna.

  • Stroke84 04/10/2017, 13.06 Mobile

    La tendenza ad esteremizzare il gioco da oltre l'arco ho come la sensazione sia partita dal campionato" piu bello del mondo", e poi di conseguenza è arrivata qui....poi magari mi sbaglio

  • Nosistem 04/10/2017, 12.48 Mobile

    Analisi che condivido ; molto più facile lavorare nel cercare la tripla che sui fondamentali , sulla fase difensiva e su schemi che portino ad attaccare il ferro ecct .

  • DuduMcAdu 04/10/2017, 12.21

    Sul tiro da 3 concordo. Non per stigmatizzarlo, ma come "religione". Se il tiro viene alla fine di una circolazione efficace per smarcare l'uomo libero, un sano gioco dentro/fuori, lo scarico illuminante di un play è un conto. Se tutto si riduce a palleggiare per 24 secondi prima di sparare da dietro l'arco..
    Sulle strutture sono d'accordo con SteveRose. A Monza, terza città di Lombardia per abitanti, non c'è una singola società con una palestra di proprietà. Si gira allora per istituti scolastici, in strutture che definire fatiscenti è un eufemismo. Risultato? L'anno scorso nella squadra di mio figlio (7 anni) c'erano 20 iscritti. Quest'anno la metà.

  • ColoVarese87 04/10/2017, 12.11

    HA COTTO IL RAZZO IL TIRO DA TRE
    VOGLIO VEDERE SOLO SCHIACCIATE E TERZI TEMPI IN SLALOM

  • Seirin 04/10/2017, 12.07
    Citazione ( SteveRose 04/10/2017 @ 11:39 )

    Concordo con te, Capo D’orlando sta facendo veramente un gran lavoro puntando su giovani stranieri, se non sbaglio non ha americani nel roster. Peccato che molte squadre ogni anno pensino solamente alla salvezza cercando nuovi americani usciti dal ...

    Premetto che la mia non è una critica a Capo d'O ma non capisco cosa cambia a livello di programmazione.
    I giocatori di Capo che fanno una buona stagione l'anno dopo se ne vanno in ogni caso, il roster cambia per la maggior parte ogni anno come per quasi tutte le altre medio/piccole e ogni anno si riparte da (quasi) zero.

  • SteveRose 04/10/2017, 11.43 Mobile

    Purtroppo una cosa che non viene detta molto è che qui da noi mancano le infrastrutture per far crescere i giovani. Molte volte si ha solo una palestra, e gli allenamenti vengono gestiti in base alla prima squadra.
    Noi ce li sogniamo i campi di allenamento che hanno in spagna per esempio

  • SteveRose 04/10/2017, 11.39 Mobile
    Citazione ( VecchioDea 04/10/2017 @ 10:30 )

    anche Capo prende i migliori giovani che trova sul mercato, Milano nemmeno ci prova :P Programmare non vuol dire retrocedere, mi pare che Capo non sia retrocessa ultimamente. Si preferiscono cinque rookie ignoranti e ci si salva al'ultima giornata. C ...

    Concordo con te, Capo D’orlando sta facendo veramente un gran lavoro puntando su giovani stranieri, se non sbaglio non ha americani nel roster. Peccato che molte squadre ogni anno pensino solamente alla salvezza cercando nuovi americani usciti dal college, pronti si ma non abituati alla pallacanestro europea.

  • Seirin 04/10/2017, 11.31
    Citazione ( VecchioDea 04/10/2017 @ 11:21 )

    i contratti annuali è la società a farli, non sono un obbligo.I vari Ihring e Stojanovic hanno firmato contratti da 8 e 7 anni se non sbaglio. Se crescono tanto e hanno offerte da squadre più blasonate si paga un buyout

    Beh, deve anche accettare il giocatore un contratto lungo.
    Per quanto riguarda Capo si, può prendere dei buyout, però non riuscirà comunque a tenere i giocatori forti più di 1/2 anni, è questo che intendevo.

  • icaro 04/10/2017, 11.29
    Citazione ( Ilsignoredellanello 04/10/2017 @ 09:53 )

    In tutti gli sport agonistici il risultato è fondamentale. L'ideale sarebbe combinare risultati e divertimento. Sulla tecnica ed in particolare sull'eccessivo utilizzo del tiro da 3 concordo

    Fondamentale è la crescita!!....il risultato ne è la conseguenza.

  • VecchioDea 04/10/2017, 11.21
    Citazione ( Seirin 04/10/2017 @ 11:10 )

    Non è una giustificazione, però con l'elevatissimo numero di contratti annuali è difficile programmare. Anche Capo tutto sommato quest'anno ha dovuto cambiare parecchi giocatori, quelli che avevano altre richieste con contratti probabilmente migli ...

    i contratti annuali è la società a farli, non sono un obbligo.I vari Ihring e Stojanovic hanno firmato contratti da 8 e 7 anni se non sbaglio. Se crescono tanto e hanno offerte da squadre più blasonate si paga un buyout

  • Seirin 04/10/2017, 11.10
    Citazione ( VecchioDea 04/10/2017 @ 10:30 )

    anche Capo prende i migliori giovani che trova sul mercato, Milano nemmeno ci prova :P Programmare non vuol dire retrocedere, mi pare che Capo non sia retrocessa ultimamente. Si preferiscono cinque rookie ignoranti e ci si salva al'ultima giornata. C ...

    Non è una giustificazione, però con l'elevatissimo numero di contratti annuali è difficile programmare.
    Anche Capo tutto sommato quest'anno ha dovuto cambiare parecchi giocatori, quelli che avevano altre richieste con contratti probabilmente migliori (tipo Iannuzzi) li ha persi, l'unica differenza con le altre è che "rischia" (e sono convinto sia un rischio calcolato e ben ponderato) di più con i giovani e tiene l'età media più bassa.

  • robydinamoss 04/10/2017, 11.08 Mobile

    In poche parole ha fatto una sintesi del gioco della nostra nazionale

  • Seirin 04/10/2017, 11.03
    Citazione ( OttoLamphred 04/10/2017 @ 10:56 )

    Ah beh, perché invece in NBA tutto gioco interno e gran circolazione di palla....mi sembra un po' tutto il basket, tranne qualche rara isola felice, sia ormai impostato cosi

    Ma questo non vuol dire che debba per forza piacere

  • OttoLamphred 04/10/2017, 10.56 Mobile

    Ah beh, perché invece in NBA tutto gioco interno e gran circolazione di palla....mi sembra un po' tutto il basket, tranne qualche rara isola felice, sia ormai impostato cosi

  • bubu170 04/10/2017, 10.32 Mobile

    Tutte giuste letture, ma sai caro Kim, qui al posto di pensare a come migliorare i nostri giocatori, pensiamo a come salvaguardarli

  • VecchioDea 04/10/2017, 10.30
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    anche Capo prende i migliori giovani che trova sul mercato, Milano nemmeno ci prova :P
    Programmare non vuol dire retrocedere, mi pare che Capo non sia retrocessa ultimamente. Si preferiscono cinque rookie ignoranti e ci si salva al'ultima giornata. Capo quest'anno ha tre '98 e un '97 in squadra (e non sono gli italiani delle giovanili che tipicamente si usano per arrivare a 5 italiani, sono giocatori veri), non credo che lotteranno per la salvezza

  • ominostrakko 04/10/2017, 10.28
    Citazione ( VecchioDea 04/10/2017 @ 10:15 )

    Milano ha i soldi per prendere giocatori già affermati (comunque Real e Barcellona, che hanno bisogno di risultati immediati, puntano molto di più sui giovani di Milano). Credo che se le varie Pesaro, Varese, Cantù, Brindisi eccetera facessero un ...

    Parole su cui concordo, ma il discorso va articolato anche sulle giovanili. All'estero puntano sui giovani perché arrivano in prima squadra già molto più avanti dei nostri. Li formano, in una parola. Qui, li usano, che è ben diverso.

  • sassari68 04/10/2017, 10.25

    Eh, sì, una cosa stranissima questa del risultato, in uno sport in cui una vince ed una perde, ed alla fine si stila una classifica. Proprio incomprensibile.

  • ilovethisgame5 04/10/2017, 10.21
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    ti faccio un esempio... una classica partita di serie a di fine stagione tra due squadre che ormai sono salve e non hanno velleità di playoff. un allenatore piuttosto che lanciare in campo dei giovani, farli crescere e vederli all'opera, preferisce portare a casa i due punti per evitare di sentire i mugugni della gente, pensando inoltre al suo mercato in chiave futura. è questo che in italia non va... non si rischia, c'è l'ossessione di arrivare assolutamente a questi benedetti playoff per fare chissà poi cosa. per uscire con un secco 3-0 contro la milano di turno (magari non come l'anno scorso). piuttosto che lanciare i nostri ragazzi si preferiscono stranieri sconosciuti. mi si dice si ma gli stranieri hanno qualche anno di esperienza... e ci credo, dalle altre parti li buttano in campo a 16 anni. qui da noi a 23/24 anni sono ancora considerati giovani. ecco questo è quello che volevo dire :)

  • VecchioDea 04/10/2017, 10.15
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    Milano ha i soldi per prendere giocatori già affermati (comunque Real e Barcellona, che hanno bisogno di risultati immediati, puntano molto di più sui giovani di Milano). Credo che se le varie Pesaro, Varese, Cantù, Brindisi eccetera facessero un lavoro come Capo in pochi anni il livello del campionato si alzerebbe parecchio

  • ilovethisgame5 04/10/2017, 10.04
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    ma io non parlavo di un raffronto con la nba... sono due mondi non paragonabili, lì c'è una cultura totalmente diversa dello sport

  • settebagni 04/10/2017, 10.01

    Caro Kim giusta osservazione ma alla base esiste una realtà nel settore giovanile non vi sono tecnici validi che sappiano insegnare e gestire un gruppo dei giovani per quanto riguarda poi la seconda osservazione il perchè è spiegato dalla assoluta mancanza di programmazione e della insipienza dei dirigenti che spesso non conoscono il valore degli atleti che spesso non sono dei fenomeni

  • VecchioDea 04/10/2017, 09.57
    Citazione ( Ilsignoredellanello 04/10/2017 @ 09:53 )

    In tutti gli sport agonistici il risultato è fondamentale. L'ideale sarebbe combinare risultati e divertimento. Sulla tecnica ed in particolare sull'eccessivo utilizzo del tiro da 3 concordo

    secondo me il punto fondamentale è che si guarda al risultato della singola partita adesso senza fare un programma a lungo termine. Capo ha fatto un paio di stagioni puntando alla salvezza ma facendo crescere i giovani che ha in casa e adesso si ritrova in CL e con la partecipazione ai playoff l'anno scorso, ma questa lungimiranza spesso manca

  • Ilsignoredellanello 04/10/2017, 09.53

    In tutti gli sport agonistici il risultato è fondamentale. L'ideale sarebbe combinare risultati e divertimento. Sulla tecnica ed in particolare sull'eccessivo utilizzo del tiro da 3 concordo

  • ilovethisgame5 04/10/2017, 09.43

    ha centrato il punto, non è difficile capire perchè i nostri giovani non crescono: "risultato ad ogni costo"... manca cultura sportiva!

  • AldoRaine 04/10/2017, 09.33

    Dovrebbe fare l'assistente di Sacchetti.

  • RedDragon 04/10/2017, 09.32

    A chi critica l'affermazione sul tiro da 3: il punto è che se uno tira da 3 può essere comunque un cesso che non sa palleggiare, passare e difendere; non per niente si parla di insegnare ai giovani.

  • DogSoldier 04/10/2017, 09.31

    Invece la NBA si è evoluta già !!

  • 09knicks 04/10/2017, 09.24

    Sul risultato ad ogni costo ha assolutamente ragione, ma basta leggere i commenti dei tifosi che bocciano giocatori fin dalla prima amichevole. Fosse per loro cambierebbero il roster ad ogni sconfitta.

    Sul tiro da 3, è una naturale conseguenza in tutto il mondo, ormai il tiro da 3 decide tutto.

  • laspadanellaroccia 04/10/2017, 09.23

    L'intervista è degli anni '90?

  • gusmanedemattei 04/10/2017, 09.21 Mobile

    Concordo che Di Carlo sia l'allenatore giusto. Soprattutto dopo aver visto la partita contro i russi!

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