Cantù, Jeremy Chappell si racconta: Kevin Garnett il mio idolo
In casa Pallacanestro Cantù prosegue il conto alla rovescia: manca sempre meno al 14 agosto, giorno in cui la formazione del presidente Irina Gerasimenko si radunerà come da programma
In casa Pallacanestro Cantù prosegue il conto alla rovescia: manca sempre meno al 14 agosto, giorno in cui la formazione del presidente Irina Gerasimenko si radunerà come da programma.
Dopo gli americani Randy Culpepper e Jaime Smith, tocca a Jeremy Chappell raccontarsi. Il nativo dell’Ohio ha sposato il progetto biancoblù con convinzione ed entusiasmo, spiegando comunque i motivi della sua scelta: «So che Cantù ha una storia ricca di grandi vittorie in Europa – ricorda con grande ammirazione Jeremy –in bacheca ci sono un paio di titoli di EuroLeague, oltre ovviamente a tante altre coppe. Cosa mi ha convinto ad accettare la proposta del club? Le grandi aspettative per la stagione».
L’esterno di Cincinnati, classe ’87 ex Banvit, è stato allenato in passato da coach Kirill Bolshakov. Biennio 2011-‘12/2012-’13, in Ucraina, con i colori del Ferro-ZNTU. Da Zaporižžja, a Cantù: in Lombardia Jeremy ritroverà anche Randy Culpepper, compagno di squadra proprio in quel biennio sulle rive del fiume Dnipro. «Credo che la Serie A sia una delle leghe più competitive d’Europa, l’ho capito anche solo per quelle volte che ho giocato contro le squadre italiane. Sono eccitato per la mia prima stagione in Italia, così come non vedo l’ora di giocare contro alcuni dei miei ex compagni di squadra», ha affermato Chappell, all’esordio assoluto nel nostro campionato.
E infine, una chicca: «Il mio idolo è sempre stato Kevin Garnett – svela Jeremy -è il motivo per cui indosso la maglia numero 21. Quando giocava dava davvero tutto in campo, ad ogni possesso, sia offensivo che difensivo. Già questo basta per farmi innamorare di un giocatore, per non parlare di tutte quelle piccole cose che faceva durante una partita, non presenti nelle statistiche ma comunque fondamentali. Ho sempre cercato di essere quel tipo di giocatore, in grado di portare tutto questo alla propria squadra».