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Serie A 07/03/2011, 13.13

Striscioni contro Ray, il Comune e la società

Gran fermento da parte della curva sutorina

Serie A


-Il Resto del Carlino-

Non ha mai "parlato" così tanto la curva quanto ha fatto ieri. I tifosi avevano preparato striscioni di vario tenore, in cui a parte quello esposto durante il minuto di silenzio, "Rispetto e commozione per le vittime dell’alluvione", non hanno risparmiato nessuno: qualche giocatore, il Comune, la società.
La tensione si è sentita fin dall’inizio di partita quando la curva ha intonato "Vogliamo il palazzetto" a ripetizione, e poi "Noi siamo Montegranaro", a rivendicare un’identità che nulla ha a che fare con altre realtà vicine o lontane che siano.
La prima vera mina è scoppiata con un altro striscione, stavolta in inglese (forse per timore che il giocatore americano non ne comprendesse il significato):

"Allan Ray: ci vergogniamo di te per come giochi, per quello che scrivi. Va a casa".

Non erano piaciute ai tifosi alcune frasi offensive scritte da Ray su Twitter.

Una contestazione che non è stata apprezzata dal Gm, Gianmaria Vacirca, né dal coach Pillastrini che, dinanzi ai fischi a Ray, si è rivolto in malo modo alla curva.

E ancora: "Mai a Roseto. Per un ideale da condividere e rispettare", hanno scritto i tifosi ricordando alla società che i rapporti con la tifoseria rosetana non sono mai stati buoni.

Non poteva mancare l’attacco al Comune di Montegranaro sull’eterna vicenda del palazzetto:

"Basso, Gismondi: solo bugie nei nostri confronti" per ricordare i tanti impegni presi e mai mantenuti.

  Il pubblico ha applaudito e un imbarazzato sindaco Gismondi, in tribuna, si è limitato a scuotere la testa.

  L’ultimo, infine:

"... e che nessuno ci giudichi
 

 

 

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

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