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Serie A 15/06/2017, 14.29 Video

Salvatore Parrillo: Il rinnovo con Cantù mi inorgoglisce e rende felice

Le parole del giocatore di Cantù a Basket dalla Media

Serie A


Basket dalla Media è andata sulle tracce di Salvatore “Sasà” Parrillo, che di recente ha prolungato il proprio contratto con la Pallacanestro Cantù per altri due anni, dopo il primo appena trascorso nel quale, una volta trovato il suo spazio, ha contribuito alla salvezza della squadra in massima serie sotto la guida di Carlo Recalcati. Nella lunga intervista realizzata in Brianza, il 24enne campano ha parlato del suo rapido passaggio dalla B alla A fino alla salvezza ottenuta quest'anno con Cantù, toccando anche un tema insolito, quello del rapporto con i tifosi e i social network.

STAGIONE COMPLICATA, SALVATA DA CHARLIE - “E' stata una stagione particolare già all'inizio con il ritiro in Lituania. Non è stato semplice creare gruppo. Cambiati tanti giocatori, due allenatori. Poi alla fine è arrivato Charlie (Recalcati); noi italiano abbiamo iniziato ad avere un po' più di spazio e siamo riusciti a ottenere la salvezza. Difficile, per la stagione che abbiamo avuto, fare di più”.

RINNOVO E FIDUCIA - “La società ha apprezzato il lavoro che ho fatto e ha deciso di puntare su di me per un progetto pluriennale. Questo mi inorgoglisce e mi rende felice”.

DAL FALLIMENTO DI NAPOLI ALLO SCUDETTO SFIORATO - “La situazione a Napoli è stata strana. Partiti carichi, convinti di giocarci il campionato. Poi sono iniziati i problemi societari, non si capiva più se si poteva arrivare al giorno dopo. Un giorno squilla il telefono, è Reggio Emilia… proprio io? Avevo avuto la fortuna di giocare con Frosini a Caserta, che aveva un bel ricordo di me e mi ha portato a Reggio. Sono stato molto fortunato. E' stata un'esperienza bellissima; il salto è stato incredibile, inaspettato e bello”.

IL RAPPORTO CON LA FAMIGLIA GENTILE - “Giocavo con Alessandro, Nando allenatore. Loro abitavano tra casa mia e Maddaloni (dove giocavano), passavo sempre da casa loro prima di allenamento e ricordo memorabili partite alla PlayStation. Allora giocavo da playmaker e con Nando allenatore è stato un bel banco di prova. Chi meglio di lui può insegnarti quel ruolo”.

NAZIONALE DI 3 CONTRO 3 (DA POCO DISCIPLINA OLIMPICA) - “Ho fatto il primo raduno, una bel modo alternativo di indossare la maglia azzurra”.

RAPPORTO COI TIFOSI - “Siamo persone normali: passiamo tante ore sul campo però fuori da esso veniamo a bere le birre con voi (scherza facendo riferimento al tema del programma, ndr). Il rapporto coi tifosi e le critiche? Loro si arrabbiano, ma quelli più arrabbiati siamo noi dopo una sconfitta, perché non siamo riusciti nel nostro lavoro. Se la domenica sera andiamo fuori a mangiare dopo la partita è perché ci aiuta a non pensare, c'è bisogno di staccare la testa. Purtroppo non tutti lo capiscono e dobbiamo rispettare il loro pensiero, quindi dopo una sconfitta magari mangiamo a casa (dice sorridendo). Siamo tutta la settimana tra le righe, la domenica sera ci sta che ti rilassi un po', stando nei limiti delle responsabilità che noi giocatori abbiamo verso il nostro club”.
© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 5 Commenti
  • LupoLupo 15/06/2017, 20.25 Mobile
    Citazione ( GaragePianella2 15/06/2017 @ 14:52 )

    Brau bagaj

    Bagài andate a leggere articolo su provincia relativo a settore giovanile, quel risvolto non lo conoscevo....e non mi piace.

  • Arrestigu50 15/06/2017, 17.28

    Una persona veramente squisita...

  • GaragePianella2 15/06/2017, 14.52 Mobile

    Brau bagaj

  • santa73 15/06/2017, 14.41 Mobile

    Conscio dei suoi limiti, quindi utile

  • capletinbrod 15/06/2017, 14.38 Mobile

    Vai Sasá!