#LBAPlayoff Semifinali - La lettura di Luca Bechi sulle due serie al via in settimana
Un ospite speciale per raccontare la fase calda della stagione. L'ex coach di Biella e Torino opinionista d'eccezione per Sportando
Nei prossimi giorni, Luca Bechi, sarà il nostro opinionista speciale sulla fase calda, caldissima dei playoff di A2. Ma avvistato sugli spalti di Tortona, l’ex coach di Biella e Torino lancia per noi questa lunga, lunghissima settimana di attesa per le semifinali scudetto. Ecco dunque le sue letture per Sportando delle due serie pronte a prendere il via.
REYER VENEZIA – SCANDONE AVELLINO
«Differenze sottilissime, tanto da ritrovare nel pronostico finale una domanda senza risposta definitiva. Ad un primo sguardo, ad una prima sensazione, Venezia è la squadra e Avellino l’individualità. Nessun riferimento negativo in questo per il lavoro di Sacripanti, solo la constatazione di come oggi Venezia non possa contare su un giocatore del talento di Joe Ragland. Ecco perché pongo il mio punto di vista su quello di De Raffaele. In una piazza non semplice come Venezia ha saputo prendere il comando delle operazioni, e oggi è padrone di un sistema e di una piena conoscenza della sua squadra. Per vincere la Reyer dovrà controllare il ritmo, reggere i p&r difensivi, sviluppare quell’acume tattico che la rende per caratteristiche una squadra più ”europea” rispetto all’avversario. Non è un caso come, spesso, abbia saputo rispondere ad avvii negativi di gara: ha giocatori in grado di leggere e sviluppare “reazioni”. Ovviamente, oltre a Ragland, Avellino può contare su un vincente come Logan, e un centro come Fesenko. Ecco perché sarà interessante anche capire lo stato di forma di Esteban Batista…»
OLIMPIA MILANO – AQUILA TRENTO
«Un’introduzione dovuta su Milano. Capo d’Orlando era squadra vera, pericolosa, forte. Dopo la sconfitta di gara-1, Jasmin Repesa ha trovato una risposta importante, e tutt’altro che scontata. E oggi può contare su giocatori più in forma rispetto al recente passato. Come nel caso di Venezia, mi metto nell’ottica di Trento. Squadra che è nata male, ma ha trovato certezze con il passare dei mesi, e che ora può sfruttare una fiducia nuova e superiore (Sutton è leadership), grazie all’affermazione solida nei quarti di finale con Sassari. Contro Milano servirà durezza, fondamentale per competere 40’ e partita per partita. Molto uscirà da qui, dal confronto fisico, e senza Baldi Rossi e Moraschini sarà ancora più difficile per Buscaglia. Raduljica? Giocare sempre, allenarsi poco, concentrare lo sforzo in poche settimane, competere e non pensare in un campionato di un livello fisico più basso rispetto all’EuroLeague: tutti aspetti che possono aiutarlo in un risveglio».
REYER VENEZIA – SCANDONE AVELLINO
«Differenze sottilissime, tanto da ritrovare nel pronostico finale una domanda senza risposta definitiva. Ad un primo sguardo, ad una prima sensazione, Venezia è la squadra e Avellino l’individualità. Nessun riferimento negativo in questo per il lavoro di Sacripanti, solo la constatazione di come oggi Venezia non possa contare su un giocatore del talento di Joe Ragland. Ecco perché pongo il mio punto di vista su quello di De Raffaele. In una piazza non semplice come Venezia ha saputo prendere il comando delle operazioni, e oggi è padrone di un sistema e di una piena conoscenza della sua squadra. Per vincere la Reyer dovrà controllare il ritmo, reggere i p&r difensivi, sviluppare quell’acume tattico che la rende per caratteristiche una squadra più ”europea” rispetto all’avversario. Non è un caso come, spesso, abbia saputo rispondere ad avvii negativi di gara: ha giocatori in grado di leggere e sviluppare “reazioni”. Ovviamente, oltre a Ragland, Avellino può contare su un vincente come Logan, e un centro come Fesenko. Ecco perché sarà interessante anche capire lo stato di forma di Esteban Batista…»
OLIMPIA MILANO – AQUILA TRENTO
«Un’introduzione dovuta su Milano. Capo d’Orlando era squadra vera, pericolosa, forte. Dopo la sconfitta di gara-1, Jasmin Repesa ha trovato una risposta importante, e tutt’altro che scontata. E oggi può contare su giocatori più in forma rispetto al recente passato. Come nel caso di Venezia, mi metto nell’ottica di Trento. Squadra che è nata male, ma ha trovato certezze con il passare dei mesi, e che ora può sfruttare una fiducia nuova e superiore (Sutton è leadership), grazie all’affermazione solida nei quarti di finale con Sassari. Contro Milano servirà durezza, fondamentale per competere 40’ e partita per partita. Molto uscirà da qui, dal confronto fisico, e senza Baldi Rossi e Moraschini sarà ancora più difficile per Buscaglia. Raduljica? Giocare sempre, allenarsi poco, concentrare lo sforzo in poche settimane, competere e non pensare in un campionato di un livello fisico più basso rispetto all’EuroLeague: tutti aspetti che possono aiutarlo in un risveglio».
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A. Maggi
@AlessandroMagg4
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