Della Valle è super: Reggio Emilia doma l'impeto di Pistoia 77-68
I reggiani con rotazioni molto corte, riescono a imbrigliare la squadra di Esposito che si gioca tutto nell'ultima giornata
Nel primo quarto Reggio prova subito a scappare: Della Valle e De Nicolao sono i più caldi e trascinano i compagni nel primo parziale reggiano di 12-6. Anche Polonara sembra su di giri con due triple che scavano ulteriormente il solco, mentre Pistoia sembra arrancare, sopratutto nelle scelte di tiro che portano spesso sul ferro le conclusioni degli ospiti. Dopo il massimo vantaggio reggiano sul 21-14 di fine primo quarto, Pistoia si avvicina nel secondo quarto fino al 23-20, grazie all’energia portata da Lombardi. Anche Jenkins sale di giri e inizia a costruire per sé e per la squadra. Reggio prova a scrollarsi di dosso Pistoia, ma il terzo fallo di Reynolds mette in difficoltà le rotazioni già ristrette di Menetti. Ma nel finale di quarto, dopo un quasi 10 minuti di punteggio in equilibrio, Reggio riesce a creare un solco, grazie ad Amedeo Della Valle, che piazza 19 punti in 17 minuti di gioco. Il finale di tempo vede avanti Reggio, per 46-37, con i ragazzi di Esposito che entrano nello spogliatoio parecchio sfiduciati.
Pistoia inizia il quarto con un parziale di 8-2, ma Esposito ha il problema Della Valle, che indipendentemente da come viene marcato, sembra segnare in ogni caso. Reggio torna fino al +11, ma soffre per due fattori: Aradori che sembra spaesato, che totalizza zero punti dopo tre quarti e i falli di Reynolds che costringe Menetti a giocare con Williams, altro giocatore che non è riuscito ad entrare in partita (-9 di plus/minus). Pistoia arriva fino al -1 a 8 minuti dal termine con la tripla di Okereafor. Ma a 5 minuti dal termine Reggio trova il parziale decisivo che ammazza morale e ancora Della Valle è protagonista: 27 punti a fine match per la guardia da Alba.
Il finale recita 77-68 per Reggio in una partita dove Pistoia resta l'amaro in bocca per non averci creduto fino in fondo
MVP
Della Valle: la guardia della nazionale mostra tutto il suo repertorio. In una partita dove Aradori è pallido, la firma sulla vittoria è sua. E che firma.
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