Matteo Bonetti: 'Domenica a Cremona sarà per me una grande festa'
Il derby Vanoli-Germani segnerà il ritorno da avversario del patron della Leonessa nella sua Cremona
Si avvicina la sua prima a Cremona da avversario, e in Serie A. Come sta vivendo questa settimana di attesa?
“Serenamente, nel senso che per me è sempre bello tornare a Cremona. Cremona è casa mia, quindi sarà l’occasione per stare con mia madre e con gli amici a pranzo. Sarà per me una festa, l’occasione per vedere tante persone che mi vogliono bene”.
Campionato da incorniciare fin qui, e squadra ancora in corsa per un posto ai play-off.
“Abbiamo disputato un’annata al di sopra delle aspettative, alla luce dei pronostici estivi in base ai quali eravamo la principale candidata alla retrocessione”.
Mi permetta: non per tutti. La qualità e l’esperienza dei giocatori messa assieme con indubbia competenza, già in estate lasciava pensare ad un campionato al di sopra della zona rossa della classifica.
“Dopo le prime sei giornate in cui abbiamo raccolto una sola vittoria, effettivamente per lunghi tratti abbiamo espresso una pallacanestro da play-off. Poi è arrivato l’infortunio a Michele Vitali. Il mese di marzo è stato terribile: i giocatori infortunati son divenuti quattro, e non abbiamo vinto una partita. Nell’amichevole di ieri disputata a Bologna abbiamo dovuto ancora tenere a riposo Moore, Moss e Bushati, che stanno giocando sul dolore. Lo stesso Luca Vitali, dopo avere giocato una media di oltre 30 minuti/partita risulta un po’ stanco, pur in buone condizioni e pronto per la Nazionale. Mi concedo di affermare che Brescia si prende il merito di avere restituito fisicamente Luca alla Nazionale.
Per noi a Cremona passa l’ultimo treno per i playoff. Secondo me la quota playoff è a 30/32 punti, con classifica avulsa decisiva. Le prime sette squadre sono già dentro. Pistoia e Torino hanno buone chance, ma Brindisi su tutti. Anche Varese può dire la propria: oggi è una squadra quadrata, forte fisicamente, con Johnson divenuto giocatore da Eurolega”.
Grande passione nel corretto e caloroso pubblico bresciano. Al netto del limite dei 400 biglietti riservati al pubblico ospite, potenzialmente, quanti sarebbero potuti essere i tifosi bresciani al PalaRadi per domenica?
“Basta pensare a quanti erano presenti a Milano: 1500. Pure 100 a Sassari e Capo d’Orlando, senza scordare i 700 dello scorso anno a Scafati. E un pubblico che si distingue per correttezza e sportività”.
Che tipo di partita si aspetta?
“Penso che la Vanoli sia ovviamente salva, perché la vittoria di Pesaro è stata una vittoria spartiacque, e avendo dominato la partita. Oggi la Vanoli è una squadra in salute; ha perso tante partite all’ultimo, ma se l’è giocata con tutti. Alla Vanoli può essere sufficiente una sola vittoria, in quanto Pesaro, sia in campo che fuori, presenta condizioni tali da non essere in grado di vincere una sola partita. Se Torino dovesse vincere a Caserta, allora anch’essa sarà risucchiata definitivamente nella lotta per non retrocedere. Noi andremo a giocare la partita dando tutto quanto nelle nostre possibilità con la consapevolezza di affrontare una partita difficile. L’asse Johnson-Odom-Turner oggi è tanta roba. Lo sforzo economico profuso per l’ingaggio di Johnson-Odom sta pagando dividendi importanti. Oggi è una squadra che ruota dieci giocatori, ed in buone condizioni di salute”.