Reggio torna alla vittoria battendo Brindisi 98-84
Ottima prestazione di Polonara e Della Valle che guidano i compagni fino al successo
Reggio senza Aradori e Gentile, Brindisi almeno apparentemente al completo, compreso Moore anche se parte dalla panchina.
Nel primo quarto è Reggio che parte con le marce alte. Della Valle con il lavoro uscendo dai blocchi, e Polonara molto aggressivo nell’attaccare il ferro. Il 16-7 di metà quarto è però subito buttato alle ortiche dai padroni di casa che subiscono un 9-0 firmato Goss e Carter, quest’ultimo in pieno ritmo anche col tiro da fuori.
Nel finale Reggio si rimette in ritmo e riesce a rimettersi davanti chiudendo il quarto 23-19.
Nel secondo quarto parte meglio Brindisi, ma arriva solo fino al +2 e poi è costretta a subire la sfuriata di Reggio, grazie all’energia di Reynolds che è devastante su entrambi i lati del campo. Reggio arriva fino al +7, con in campo Strautins e Lever, due ragazzi classe 98 dell’interminabile settore giovanile reggiano. Nel finale Reggio riesce a scavare un altro piccolo solco e chiudere il tempo 48 a 39, con Della Valle miglior marcatore con 14 punti.
Terzo quarto. Reggio prova a dare la spallata per atterrare la squadra di Sacchetti e vola sul +13, con Kaukenas molto attivo e segna e propizia canestri per i compagni. Brindisi torna sotto fino al -7 ma di nuovo Reggio la tiene a distanza. Il quarto si chiude sul +10 per i padroni di casa sul 68-58.
Nell’ultimo quarto di gioco, Brindisi ci mette un minuto a mettere paura a Reggio con il parziale di 4-0 che riavvicina gli ospiti fino al -6. Reggio ristabilisce le distanze, nonostante Moore la cerchi di azzannare con una tripla, grazie alla partita perfetta di Polonara dall’arco, 5 su 5 al trentacinquesimo. Ma nel finale Brindisi si riavvicina e a 1:30 dal termine si trova sul -6, ma Kaukenas chiude la pratica mettendo il jumper del +8, che con 1 minuto dal termine diventano troppi per i ragazzi di Sacchetti da recuperare. Il finale recita 98-84
MVP
Polonara 25 punti. Il tiro dalla lunga entra perché si mette in ritmo dall’inizio gara attaccando il ferro con continuità. Nelle ultime uscite aveva cercato di fare il contrario ed erano arrivate prestazioni negative
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