Avellino vince il derby 82-86 e rifila a Caserta la quarta sconfitta consecutiva
Decisiva una tripla di Green che spariglia il punteggio, splendida prestazione di Leunen
Il derby campano va in sceno il primo dell'anno con in palio due punti di una certa rilevanza: Caserta, reduce da tre sconfitte consecutive, vuole tornare a muovere la classifica anche per provare ad acciuffare le Final Eight di Coppa Italia; Avellino ha invece intenzione di candidarsi al ruolo di anti-Milano e, anche in virtù della sconfitta casalinga di Venezia al cospetto di Sassari (71-84 il risultato finale), ha ancora maggiori motivazioni per agganciare in classifica i veneti.
PRIMO QUARTO.
Nessuna sorpresa nei due starting five delle formazioni: Caserta si presenta su parquet con Giuri, Sosa, Gaddefors, Putney e Watt, coach Sacripanti schiera Ragland, Obasohan, Thomas, Leunen e Fesenko.
La Pasta Reggia è la prima ad andare a segno, con un canestro nato da un ottimo pick'n'roll tra Giuri e Watt. Non tarda ad arrivare la risposta di Avellino, che trova con due liberi di Obasohan l'immediata parità. Nei primi minuti Watt sembra essere quello dei giorni migliori, con Fesenko che fatica a contenerlo: i primi sette punti casertani sono così tutti suoi. Non appena anche Sosa va a referto la Pasta Reggia è sul 9-2 e Scripanti decide di spendere il suo primo timeout.
La Sidigas torna a muovere il punteggio grazie ad una tripla di Thomas, ma è una Juvecaserta a tratti incontenibile, che produce un parziale di 8-0 arrivando sul massimo vantaggio (+12, 17-5).
Avellino, tramortita, si affida all'estro di Ragland, che infila una conclusione pesante e prova a non far sprofondare gli irpini. L'ingresso di Marques Green aumenta la qualità dei tiri degli ospiti e così, poco alla volta, la Sidigas dimezza lo svantaggio utilizzando nel miglior modo il tiro da tre. Sul 23-17 Dell'Agnello decide di chiamare timeout per preservare il gap accumulato. Un inarrestabile Ragland, già a quota 11 punti, riesce però ulteriormente a limare lo svantaggio, chiudendo il primo quarto sul 25-22.
SECONDO QUARTO.
Ragland inizia il quarto come aveva chiuso il periodo predenente, andando a segno con un tiro dall'arco. La parità è ristabilita a quota 25, ed addirittura Avellino riesce a mettere il naso avanti con una schiacciata di Leunen. Caserta non ci sta, trovando un 5-0 di parziale che la riporta in vantaggio. La partita è bella, spettacolare e veloce, e la Sidigas celermente, con il solito Ragland arriva a toccare il suo massimo vantaggio sul 30-34. Dell'Agnello non può che fermare nuovamente il match. La tripla di uno Zerini appena entrato aumenta ulteriormente il gap tra le due formazioni. Caserta prova a trarre qualche frutto dalla zona, che paga dividendi, ma in attacco la Pasta Reggia si mostra troppo frettolosa ed ansiosa di rentrare, affidandosi a conclusioni non sempre ottimali. Il PalaMaggiò si infuoca dopo un tecnico chiamato a Fesenko, che con un gesto alla Marco Delvecchio porta la mano all'orecchio dopo un canestro: per lui tecnico e terzo fallo a carico. Costa cara ad Avellino questa ingenuità dell'ucraino dato che Gaddefors punisce con la sua terza personale triple, su altrettante conclusioni, riportando la Pasta Reggia a strettissimo contatto sul 42-43. Una tripla dall'angolo di Zerini chiude il primo tempo sul 43-48.
TERZO QUARTO.
Caserta prova sin dalle prime battute della ripresa a recuperare la distanza accumulata, arrivando nuovamente sul -1 (49-50) con una schiacciata poderosa di Watt. Alcuni banali errori difensivi di comunicazione lasciano però spazio a Leunen per colpire con il tiro da tre punti, e la Pasta Reggia si trova nuovamente a sei lunghezze di distanza sul 49-55. Avellino è bravissima nel saper sfruttare ogni piccola indecisione dei padroni di casa, qualità propria solo delle grandi squadre.
Nonostante tutto la Juvecaserta riesce a produrre un nuovo 5-0 di parziale, rimettendo il match in equilibrio e, quando Sosa lancia Putney in contropiede, la Pasta Reggia si ritrova a condurre dopo molti minuti (56-55). La leadership dura peròmolto poco, visto che un pungente Green, dall'angolo, trova la tripla del nuovo vantaggio irpino. Nel frattempo Putney è entrato definitivamente all'interno del match e prima con una schiacciata, poi con una stoppata rifilata a Ragland, fa alzare i decibel all'interno del PalaMaggiò. Un successivo canestro in post di Cinciarini manda nuovamente Caserta sul +2 ma, come successo in precedenza, una tripla avellinese spegne la foga casertana. Servono due magie di Edgar Sosa per regalare ancora un vantaggio ai padroni di casa, che arrivano così sul 63-60. Altro giro, altra tripla, altro pareggio ospite. Si va così ad affrontare gli ultimi dieci minuti sulla perfetta parità a quota 66.
ULTIMO QUARTO.
È la Sidigas ad andare per prima a segno nell'ultimo periodo con quella che è la terza tripla di Zerini, silenziosissimo killer dell'incontro. A Zerini si accoda Fesenko che, dopo la sciocchezza del secondo quarto, piazza un break di 5-0 che manda Avellino sul massimo vantaggio (66-74) ad 8' dalla sirena finale. Dell'Agnello chiama timeout per fermare l'emorragia e provare a gioarsi le sue ultime carte. Putney riesce a muovere il punteggio per Caserta dopo molti minuti con un ottimo passo d'incrocio. Watt appoggia successivamente al tabellone il suo ventiduesimo punto che vale il 70-74 e regala ancora speranze ai padroni di casa. Un libero di Fesenko stoppa il parziale casertano, ma Giuri con una tripla fissa il punteggio sul 73-75. Avellino è costretta per gli ultimi 3'11" a fare a meno di Ragland, in panchina per 5 falli, e Watt dalla lunetta trova il pareggio. IGli dei del basket sembrano essere dalla parte di Caserta visto che il ferro decide di non accogliere una tripla di Randolph, scoccata con metri di vantaggio, e dall'altro lato Sosa va a segno con l'aiuto del tabellone, non propriamente dichiarato. Leunen è intelligente a lucrare un fallo che lo porta in lunetta, firmando la nuova parità, e successivamente a recuperare il pallone che permette a Green di scagliare da otto metri il canestro del +3 (77-80) ad 1'04" dal termine. Con 23" da giocare Watt dalla lunetta fa 1/2 e, sul 78-80, la Pasta Reggia è costretta a rifugiarsi nel fallo sistematico. Dopo la girandola di liberi l'incontro termina 82-86.
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