Pasquini: Dobbiamo cercare la consistenza e la continuità a livello di prestazione in trasferta
Le parole del coach di Sassari
Questo pomeriggio il tecnico biancoblu Federico Pasquini ha incontrato i giornalisti di televisione, carta stampata e agenzie in vista della sfida del primo dell’anno con Venezia. Domenica, 1° gennaio, alle 18:15 al Taliercio, i suoi ragazzi incontreranno la Reyer nella sfida valida per la 14° giornata di campionato.
“Sappiamo che Venezia in questo momento è una squadra in fiducia che ha una serie aperta di sette risultati positivi. Hanno girato la stagione in Champions League e sicuramente arrivano da due mesi importanti. Conosciamo il valore e la profondità del loro roster, con un nucleo che arriva dallo scorso anno, ma credo sia importante concentrarci su di noi: vogliamo fare una prova vera fuori casa, in questo momento è quello che ci serve per capire se siamo sulla giusta strada. Dobbiamo cercare la consistenza e la continuità a livello di prestazione in trasferta”.
Qual è la chiave contro Venezia?
“Venezia è una squadra dalle tante possibilità sia a livello difensivo, dove possono cambiare, essere aggressivi e giocare la zona 3-2, sia a livello offensivo, perché possono correre, abbassarsi e giocare con Ejim e Peric insieme, o acquisire fisicità cercando il gioco interno con Peric da 4 e Hagins da 5. La vera differenza secondo me la farà il riuscire a imporre il sistema Sassari su quello di Venezia”.
Qual è il sistema Sassari?
“Credo che la differenza la faccia un attacco bilanciato, quello che ti permette di essere sempre in grado di avere buona transizione difensiva ed essere pronto a fare ciò che serve per mettere in difficoltà gli avversari. Se numericamente parlando siamo la miglior difesa del campionato è perché siamo stati molto equilibrati nel gioco dentro-fuori in alcune partite, riuscendo ad attaccare nei primi 8 secondi o ultimi 8, con la capacità di avere pazienza e andare e avanti, con precisione a livello di spaziature”.
Cosa vi portate dietro dalla partita con Torino?
“La svolta vera ce l’hai nel momento in cui raggiungi un equilibrio nel rendimento. Con Torino sicuramente abbiamo fatti 35 minuti di alto livello, tolti i 5’ del secondo tempo in cui ci siamo disuniti. Se riusciamo ad avere intensità con costanza nei 40’, soprattutto senza disunirci nei momenti difficili, possiamo pensare a una svolta importante e capiremo di essere sulla buona strada. Sicuramente se siamo quelli di Torino siamo una bella squadra ma non dimentichiamo che arrivavamo dalle sfide con Charleroi e Capo d’Orlando, quindi in questo momento è difficile dire se siamo guariti del tutto. Contro Venezia servirà una grande partita”.
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