Petrucci attacca Tavecchio: Si passi dal Coni, non siamo peones
Il numero uno della Fip lancia un messaggio alla Figc con un invito a Malagò: Non si faccia a gara per andare dal governo a chiedere qualcosa. Non siamo al Palio di Siena, dove si apre una porta e ognuno è libero di partire
Come noto, un mese fa l’abolizione della fondazione creata dalla Legge Melandri privò il basket nazionale di contributi per 900.000 euro. Tuttavia, a stretto giro di posta Petrucci recuperò la cifra perduta grazie ad un nuovo accordo con il governo poi caduto, nel caso particolare con il sottosegretario Lotti.
Nel corso del Consiglio Nazionale di martedì, Gianni Petrucci non ha risparmiato una dura stilettata allo stesso Tavecchio rivolgendosi al numero uno del Coni Malagò: «Non si faccia a gara per andare al governo a chiedere qualcosa. O dici chiaramente che si deve passare attraverso il Coni oppure è come al Palio di Siena, si apre una porta e ognuno è libero di partire. Non siamo dei peones, il colpo di mano che è stato fatto alla Fip non si deve ripetere» le parole riportate da La Gazzetta dello Sport.
«Non accadrà più» la risposta di Malagò, mentre Tavecchio non si è fatto troppo attendere: «La misura è colma, ma è Natale, e io mantengo il mio stile».