Cantù si risolleva ed espugna Masnago, mandando Varese sull'orlo del baratro
I biancoblu dominano i primi venti minuti arrivando fino al +25 in avvio di ripresa. Maynor ed Avramovic provano la rimonta disperata ma alla fine è 82-92
E per Varese è notte fonda. Non basta un terzo quarto da 31-13, non basta la reazione d’orgoglio dopo i fischi assordanti dell’intervallo chiuso dai padroni di casa su un imbarazzante -20 (38-58) che diventerà poi addirittura -25, facendo venire in mente ai tifosi biancorossi il -35 del 2004/2005.
Per venti minuti è dominio biancoblu. Gli ospiti trovano la verve di Waters (23 punti e 9/21 al tiro) oltre alla presenza a rimbalzo sia di JaJuan Johnson che di Tremmel Darden: 27 i rimbalzi totali in due ma soprattutto 43 punti alla sirena finale con il divario che, per Varese, si fa sempre più imbarazzante.
La reazione c’è, e a guidarla sono i playmaker: Maynor scrive 32 punti alla sua serata (13/22 al tiro), Avramovic (16 punti) cavalca il momento positivo quando Masnago diventa bolgia e mette il mattoncino ma Varese non ha nulla da Melvin Johnson (tre punti in undici minuti) ed anche Eyenga e Kangur sono dannosi (4 punti e 2/10 per il primo, 3 con 1/8 il secondo) Risultato? Varese sfiora la rimonta ma non riesce mai a mettere la testa avanti con Waters e Johnson che scavano nuovamente il solco mentre la tripla di Kariniauskas fissa l’82-92 finale. Che consacra Cantù e che manda Varese sull’orlo del baratro.
OPENJOBMETIS VARESE-RED OCTOBER CANTU’ 82-92
OpenJobmetis Varese: Anosike 11, Maynor 32, Avramovic 16, Pelle 4, Bulleri 5, De Vita ne, Cavaliero 4, Kangur 3, Canavesi ne, Ferrero, Eyenga 4, Johnson 3. Allenatore Paolo Moretti.
Red October Cantù: Acker 2, Maresca ne, Baparapé ne, Parrillo, Laganà ne, Pilepic 11, Waters 25, Callahan 4, Karinlauskas 7, Darden 19, Quaglia, Johnson 24. Allenatore Kiril Bolhsakov.
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