Federico Pasquini: A Pistoia non dobbiamo permettere fiammate
Le parole del coach di Sassari
“Andiamo d affrontare la solita partita a Pistoia. Dico la solita perché è una squadra che a prescindere da quelli che sono stati i protagonisti degli ultimi anni - hanno cambiato come noi tanti giocatori - siamo ben consapevoli che andiamo a giocare in un campo in cuii sono permessi pochissimi errori di fila: quel palazzetto è capace di accendere l’energia incredibile ai padroni di casa e questa condizione ambientale può fare la differenza accendendo dei break molto pericolosi. Ne sappiamo qualcosa dall’anno scorso, quando sono bastate alcune giocate offensive e difensive sbagliate alla fine del secondo quarto per prendere un break importante. E la stessa cosa che è successa con quella cornice di pubblico quest’anno nelle due gare che hanno vinto in casa contro Brindisi e Varese. Sarà importante l’approccio che daremo alla partita e nel contesto che ho appena descritto dovremo essere bravi a spegnere eventuali fiammate, andare in esecuzione e a controllare il ritmo dal punto di vista difensivo”.
Pistoia tra le squadre affrontate sembra quella con meno forza sotto canestro
“Alla fine Boothe che gioca da 4 è un giocatore molto tecnico che sta facendo molto bene e secondo me ha grande qualità, sarà un elemento importante nel campionato. Crosariol e Magro stanno facendo gran lavoro sporco a livello di rimbalzi e di stoppate però con Varese sono stati molto bravi contro Anosike e Pelle per cui penso che se da una parte è vero che Petteway, Moore e Hawkins sono i tre giocatori di maggior talento, quelli che fanno la giocata estemporanea, dall’altra il lavoro sotto canestro sia di Boothe che si Lombardi, che giocherà molto da 4 vista la possibile assenza di Antonutti, e la presenza di Crosariol e Magro penso che li tenga ben coperti anche sotto canestro”.
Andamento opposto casa-trasferta da cosa dipende?
“Credo che giocare in casa aiuti, che sia una componente importante perché aiuta a essere più leggeri e permette di attaccarsi al pubblico, all’ambiente familiare, all’abitudine del palazzetto, che ovviamente fuori casa non hai. Basta guardare i risultati del campionato italiano per rendersi conto che ad oggi non ci sono tantissime vittorie esterne, tolte quelle che sono le squadre più garantite, quelle che hanno avuto la possibilità di lavorare più anni su un nucleo duraturo. Io non ho psicosi da trasferta, cerco di essere il più oggettivo possibile: abbiamo perso tre partite di cui due all’ultimo tiro e c’erano delle assenze. Vediamo, sono tranquillo, vedo che la squadra è serena, che lavora bene. Chiaramente se riusciamo a vincere fuori casa ci alleggeriamo anche su quel fronte ma quello che conta è che stiamo crescendo, che i ragazzi hanno un buon spirito”.
La gara contro Atene?
"Andremo a giocare contro una squadra che ha il roster più profondo della Champions League, ha dieci giocatori di grande esperienza europea, giocheremo in un campo storico, in una situazione in cui loro saranno ben agguerriti per aver perso in casa contro il Besiktas. Stanno facendo molto bene nel campionato greco, sono solidi, strutturati. Ora pensiamo a Pistoia, poi sarà un’altra bella sfida andare a giocare ad Atene”.
Infermeria: “Carter non ha niente di rotto, si tratta di un trauma da valutare di giorno in giorno, decideremo all’ultimo minuto se utilizzarlo”.