Vitucci: Ce la siamo giocata a testa alta. Impareremo a essere più cinici
Il coach della Fiat Torino commenta la sconfitta arrivata al Del Mauro contro la Sidigas Avellino
In sala stampa si presenta un coach Vitucci soddisfatto per la prestazione della sua Torino, nonostante la sconfitta arrivata nel finale contro Avellino, in trasferta, col punteggio di 86-83. "Sapevamo ci sarebbe servita una prestazione di grande livello per giocarcela su un campo così difficile contro questa Sidigas. Dopo il vantaggio iniziale, la qualità dei nostri avversari è venuta fuori, ma siamo stati bravi a rialzare la testa. Mi è piaciuto il nostro atteggiamento, anche se dobbiamo imparare ad essere più cinici e furbi, non sciupando le occasioni che si presentano".
Il rammarico per non essere riusciti a conquistare i due punti dopo la rimonta del secondo tempo è infatti tangibile nelle parole del coach della Fiat: "Abbiamo tirato meno liberi dei nostri avversari e ci sono stati fischiati contro due antisportivi a mio avviso eccessivi. Nel finale, Washington si è lasciato prendere dal momento e non è riuscito a limitarsi per evitare di prendere un fallo tecnico. Rimane uno dei nostri leader, insieme a Poeta, Wright e White. Sono loro a dover trascinare la squadra. Harvey invece ha bisogno di maturare, così come altri ragazzi del nostro roster".
Il rammarico per non essere riusciti a conquistare i due punti dopo la rimonta del secondo tempo è infatti tangibile nelle parole del coach della Fiat: "Abbiamo tirato meno liberi dei nostri avversari e ci sono stati fischiati contro due antisportivi a mio avviso eccessivi. Nel finale, Washington si è lasciato prendere dal momento e non è riuscito a limitarsi per evitare di prendere un fallo tecnico. Rimane uno dei nostri leader, insieme a Poeta, Wright e White. Sono loro a dover trascinare la squadra. Harvey invece ha bisogno di maturare, così come altri ragazzi del nostro roster".
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A. Bonazzi
@Ale_Noir
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