Torino ci prova, Avellino soffre e vince: al Del Mauro finisce 86-83
Esordio con successo per la Sidigas di Sacripanti, che spreca un vantaggio di diciotto punti e rischia di capitolare nel finale contro un'ottima Torino
Cronaca. Torino parte fortissimo (5-12 al 4’), guidata da Wright e Washington. Avellino fatica a trovare il ritmo in attacco, tirando molto e male da oltre l’arco. Gli ospiti toccano il +9 (7-16) e appaiono in pieno controllo. Serve un time-out di Sacripanti per svegliare la Sidigas, che piazza un parziale di 11-0, firmato da Randolph e Ragland, che ribalta la situazione portando gli irpini sul +2 dopo 7’ (18-16). Zerini e Poeta monopolizzano gli ultimi due minuti del primo quarto, che si chiude sul 26-24 per la Scandone. Avellino prova la fuga in apertura di secondo periodo, bombardando il canestro avversario con tre triple di Randolph, Green e Thomas. Le rotazioni premiano i lupi, con Torino che si affida al solo Wright per rimanere in scia, senza però trovare risposte in difesa alla buona circolazione di palla dei biancoverdi. Randolph, Leunen e ancora Thomas scavano il solco (48-31 al18’). Vitucci decide di affidarsi ad una zona match-up che consente a Wright e compagni di ricucire in parte il gap. Si va all’intervallo lungo sul 50-40. Il secondo tempo si apre all’insegna dell’equilibrio. Randolph raggiunge quota 20 punti segnati al 25’, ma dall’altra parte sale in cattedra White che propizia quasi da solo il rientro della Fiat (62-59 al 29’). Un antisportivo fischiato a Washington permette alla Sidigas di respirare ed entrare negli ultimi dieci minuti sul +4 (67-63). Ragland batte un colpo in apertura di quarto periodo, piazzando la seconda tripla del suo match. Poeta però gli risponde con la stessa moneta e suona la carica per i suoi. Nonostante la gran serata da oltre l’arco di Zerini, l’inerzia del match sembra essere nelle mani degli ospiti che toccano il -1 con due punti di Washington e compiono il sorpasso con un gancio di White (73-74 al 37’). Wilson commette un ingenuo fallo antisportivo su Fesenko, che consente alla squadra di Sacripanti di rimettere la testa avanti. L’ucraino viene mandato in lunetta in tre azioni consecutive, ma le scarse percentuali dalla linea della carità dell’ex Cantù tengono a contatto la Fiat. Due punti di Ragland valgono il 79-76 per la Sidigas a 1’35’’ dalla fine. Washington commette il suo quinto fallo a 42’’ dal termine e si becca anche il tecnico protestando platealmente all’indirizzo degli arbitri. Ragland non sbaglia dalla lunetta e porta i suoi sul +6 a 20’’ dal termine. Il finale è convulso, con Poeta che prima segna due liberi e poi sfrutta la persa banale di Green per segnare la tripla del -1 (84-83) con 7’’ sul cronometro. Torino manda Leunen in lunetta. L’ex Cantù non trema e riporta i suoi sul +3. Poeta con 5’’ a disposizione prova a regalare il pareggio ai suoi, ma la sua tripla da otto metri si spegne sul ferro. Avellino può festeggiare il successo all’esordio, a Torino rimane l’amaro in bocca per un match perso soltanto nel finale dopo una prestazione coraggiosa.
Avellino: Zerini 12, Ragland 16, Green 6, Esposito n.e., Leunen 12, Cusin 2, Severini 0, Randolph 22, Obasohan 2, Fesenko 8, Thomas 6, Parlato n.e.
Torino: Wilson 9, Harvey 8, Wright 14, White 19, Parente n.e., Alibegovic 2, Poeta 16, Washington 11, Okeke n.e., Fall n.e., Mazzola 4.
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