Massimo Bulleri: Onorato di indossare questa maglia
Le parole del neo giocatore di Varese
«Quando quest’estate ho ricevuto la chiamata di Claudio Coldebella che mi chiedeva una mano per gli allenamenti ho accettato subito dando la massima disponibilità. E il giorno dopo ero già in campo ad allenarmi. Poi è arrivata la firma. Oggi sono qui per mettere a disposizione della squadra la mia esperienza in campo e fuori. Con grande piacere posso dire di essere davvero contento e onorato di essere a Varese e di rimettermi alla prova in Serie A. Devo ringraziare la società, lo staff tecnico e i miei compagni di squadra per avermi dato questa chance e per avermi accolto benissimo. Nello spogliatoio si respira un’aria favolosa, di freschezza e in queste settimane in biancorosso ho percepito grande calore e affetto da parte di chi ruota attorno al mondo della Pallacanestro Varese. Questo fa veramente piacere. Quando giocavo da avversario qui non ero molto applaudito ma oggi, essere accolto così, mi riempie di orgoglio. Fra le tante partite da avversario ricordo una recente Varese-Brindisi, era la stagione 2013/2014. Grazie a quella partita riuscimmo a far bene e a chiudere il girone di andata al primo posto. Nessuno mi ha messo davanti un contratto dicendomi quello che devo o non devo fare, ho una certa età e so bene quale sarà il mio ruolo. Cercherò di portare grande positività ed energia sia in campo sia nello spogliatoio e se poi ci sarà l’occasione di dare un consiglio a qualcuno non mi tirerò di certo indietro. La squadra ha grandi margini di miglioramento e mi auguro che cresca per stare nella parte alta della classifica. Milano è sicuramente la super favorita mentre Reggio, Venezia e Sassari vengono subito dopo. In generale però vedo un campionato molto equilibrato. Mantenendo sempre i piedi ben saldi a terra, l’ambizione è quella di rientrare nella parte alta della classifica, sperando di arrivare il più vicino possibile al quinto e al sesto posto. La coppa è sicuramente un impegno importante sia a livello fisico sia a livello mentale e nel bene e nel male la chiave per fare bene sarà trovare il giusto equilibrio».