Bulgheroni: Non si può più prescindere dai vivai. Varese? Priorità è fare qualcosa che rimanga
Le parole di Antonio Bulgheroni che è tornato a far parte della Pallacanestro Varese
Pallacanestro Varese. La priorità è fare qualcosa che rimanga. Ha senso spremersi sapendo che ti sovrasteranno altre realtà? Sì: il basket è nel Dna della città e lavorando bene potremo riportare la squadra ad alto livello, coppe incluse. Il 27 e il 29 settembre, contro il Benfica, cercheremo la qualificazione alla Champions League.
Guerra FIBA-ECA. Spero in un ragionevole compromesso. E’ una guerra economica e su quella base si trovi un accordo.
Basket Italiano. Abbiamo vissuto anni importanti, ma al di sopra delle nostre possibilità. Ora non possiamo più prescindere dai vivai, anche se poi c'è il problema di trattenere i giocatori. Però ci servono i giovani e ci serve una buona Nazionale. L’eliminazione al preolimpico è stata gravissima.ci costerà in termini di immagine. In chiave tecnica, ci sono mancati un vero play e un vero pivot.
Impiantistica. È impensabile che il 'pubblico' abbia oggi, men che meno da solo, le risorse per costruirli. Perché provvedano i privati, però, è necessario che crescano modelli diversi, all'insegna della polifunzionalità. Spero che il Coni e il Governo riformulino nuovi bandi per finanziare ristrutturazioni 0 per realizzare palasport low cost e flessibili
Bulgheroni presidente di FIP o Legabasket. Nessuno me l'ha mai chiesto. D'altra parte, capisco di essere un personaggio scomodo, non disposto ai compromessi: è il mio limite. Detto questo, in Lega ho conosciuto personaggi straordinari: Gigi Porelli e Gianni De Michelis in primis. Ma all'epoca la priorità era il movimento e non il proprio club. Il nuovo corso del presidente Egidio Bianchi? Porelli e De Michelis erano avanti di 10 anni, mi auguro che lui lo sia di 15. E spero che gli abbiano dato solide deleghe.