Poeta: La sconfitta con l'Italia fa malissimo. Torino? Non vedo l'ora. Certo che sarà grande annata
Le parole del neo play della Manital Torino
La mancata qualificazione della Nazionale Italiana al termine del Torneo Preolimpico di Torino brucia ancora negli animi dei giocatori e dei tifosi. Un’occasione mancata, ma anche un modo per ripartire da zero e provare a capire le cause della sconfitta.
Peppe Poeta, playmaker della Nazionale e nuovo acquisto dell’ Auxilium Cus Torino ha vissuto a pieno questa esperienza potendo assaporare da una parte, l’entusiasmo e il calore del pubblico del Pala AlpiTour e, dall’altra, l’amarezza dell’insuccesso in campo. “Questo Preolimpico è stato uno degli eventi più importanti della mia carriera – commenta il numero 2 azzurro -. Se fossimo riusciti a conquistare la qualificazione alle Olimpiadi sarebbe stata la “ciliegina sulla torta” in chiave personale. Se lo meritava il movimento, se lo meritavano i tantissimi tifosi che ci hanno assistiti durante la manifestazione; purtroppo la Croazia è stata più brava di noi e per un supplementare, per un canestro in più, un’azione migliore, è riuscita a strapparci via il sogno. Bisogna dare merito a loro per aver compiuto l’impresa. Non abbiamo alibi”.
Le emozioni, in eventi di questo tipo, sono tante. Cosa hai provato al fischio dell’arbitro e quali i passi da compiere nel medio termine per cambiare le cose?
“E’ innegabile che l’ultima sconfitta e quello che ne sarebbe derivato ci ha fatto soffrire molto. Adesso abbiamo tutto il tempo per riprenderci. Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno: si deve ripartire proprio dall’entusiasmo e dalla bellissima atmosfera che si è respirata a Torino in questi giorni. A noi giocatori continuerà a fare male a lungo questa esperienza. Purtroppo però non siamo stati abbastanza bravi da meritarci il pass per Rio 2016”.
Il pubblico ti ha accolto con tanto entusiasmo e trasporto. Tutte le volte che sei entrato in campo non sono mancati cori d’incitamento e grande affetto nei tuoi confronti. Come hai vissuto quei momenti? “E’ stato a dir poco emozionante. Solo a ripensarci mi viene la pelle d’oca. 15.000 persone che urlano il tuo nome è una sensazione che non avevo mai provato e che difficilmente riproverò. Non posso che ringraziare di cuore i tifosi per questa splendida accoglienza promettendo di impegnarmi a dare il massimo la prossima stagione come ho sempre fatto nella mia carriera”.
Per la prima volta dopo tanti anni Peppe può godersi un po’ di vacanza prima di iniziare la stagione con l’Auxilium. “Certo avrei decisamente preferito non fare vacanze e volare a Rio ma purtroppo è andata così. Quello che posso dire per chiudere l’argomento Preolimpico è che nonostante la nostra prova in campo, questo evento ha messo sotto i riflettori la vera forza del nostro movimento. Le famiglie, i giovani e i bambini, tutte le persone che hanno riempito il PalaAlpitour per una settimana, che non hanno mai smesso di incitarci, che hanno dato prova di grande sportività applaudendo la Nazionale vincitrice; tutte quelle persone sono il motore propulsore della pallacanestro e da lì dobbiamo ripartire”.
Dopo un po’ di meritato riposo Poeta tornerà a Torino per iniziare l’avventura con la sua nuova squadra. “Non vedo l’ora. Torino mi è piaciuta tantissimo e sono entusiasta di questa nuova stagione. Sono certo che sarà una grande annata”.